banner bcc calabria

La guerra demagogica

banner bcc calabria

banner bcc calabria

Proseguendo la collaborazione con il Dott. Leonid Yarovenko, trovando altri spunti di condivisione didascalici, ho tradotto in italiano affinché venga divulgato, il suo nuovo articolo, una profonda riflessione sul discorso tenuto da Vladimir Putin, il 9 Maggio u.s., in occasione della grande parata militare tenuta annualmente nella Piazza Rossa, per celebrare la vittoria sovietica nel secondo conflitto mondiale.

– Perché Putin non ha detto proprio nulla della Guerra in Ucraina, durante la parata di Mosca del 9 Maggio? –
E cosa avrebbe potuto dire? Le operazioni militari non sono ben coordinate, non ci sono vittorie schiaccianti e durature; si intuisce che l’esercito russo sarà allontanato dalla città di Kherson in un modo o nell’altro, né Zaporozhye né Kharkov saranno conquistate e non sarà in grado di tenere Melitopol per molto tempo. Non parliamo nemmeno delle città di Nikolaev e Odessa; a Mariupol, città ormai distrutta, di cui al leader russo ha recentemente resocontato il Ministro della Difesa, Sergei Shoigu, la resistenza ostinata all’interno dell’acciaieria Azov-stal, non è stata ancora debellata. Con una tale situazione e davanti a tali rapporti provenienti dalla linea del fronte, di cosa dovrebbe mai dovuto parlare al popolo riunito a Mosca? Alla fine hanno comunque trovato un buon argomento da esporre per lui e così ha preferito rifarsi al passato e collegare la vittoria ottenuta nella seconda guerra mondiale con la cosiddetta attuale “operazione speciale”. Così, abilmente, nel suo stile, raffronta un bel cavallo con un brutto scimmione! Nascondendosi dietro il demagogico patriottismo, salta volutamente, 77 anni di storia, rispolverando il riferimento alla Vittoria del 1945 come fosse tutt’uno con il persistere della guerra in Ucraina, cercando forzatamente un trait-d’union agli stessi principi ed agli stessi ideali di allora. La maggior parte della popolazione russa potrà crederci e gli scettici rischiano persino di essere imprigionati; Putin chiamerà traditori coloro che sono riusciti a lasciare l’Ucraina e con l’appoggio ideologico del patriarca Kiril, si aggrapperà a tale reato di empietà e immoralità. Ma quello che si può dire con certezza è che risulta attualmente difficile definirlo allegro e soddisfatto. Putin ha cercato di sorridere, ma sembrava piuttosto invecchiato e malaticcio. Accanto a lui, si è visto, il suo omologo, il ministro della Difesa Shoigu, come sempre, serio e apparentemente calmo. (forse il berretto originale di Hitler, che tiene in casa, gli dà forza, ma sembra che non sia in grado di indossarlo poiché la taglia è troppo piccola per lui) Concludo asserendo che a mio avviso, la grande parata militare del 9 maggio 2022, per Putin potrebbe essere considerata come una delle sue ultime apparizioni trionfalistiche.

– Leonid Yarovenko, noto scrittore e giornalista ucraino, vive ad Odessa ed è nostro gradito ospite a Cittanova, insieme alla sua famiglia che è riuscita a raggiungerlo da pochi giorni. Cristiano ortodosso, è laureato in filosofia e giurisprudenza, ha servito, in passato, nel corpo dei marines, nei servizi speciali diplomatici ed è stato consulente per la sicurezza geopolitica internazionale.