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TAURIANOVA (RC), DOMENICA 05 MAGGIO 2024

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“La forza negli sport oggi, contributi e spunti di riflessioni dalla FIPE” Successo per il convegno promosso dal Coni

“La forza negli sport oggi, contributi e spunti di riflessioni dalla FIPE” Successo per il convegno promosso dal Coni
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Vitalità e nutrita partecipazione al convegno “La forza negli sport oggi, contributi
e spunti di riflessioni dalla FIPE” tenutosi presso la SRdS Calabria, sabato 10 Febbraio
2018 inorgogliscono il Direttore Scientifico della Scuola Regionale dello Sport Calabria,
Mimmo Albino.
Nel vedere, infatti, tra i partecipanti una folta rappresentanza femminile il prof.
Albino può ritenersi soddisfatto dell’attecchimento del messaggio iniziale del C.R.
CONI Calabria, ovvero alimentare costantemente quella voglia di migliorarsi, aggiornandosi
e formandosi, senza mai arrestare un processo in fieri.
Anche il Presidente C. R. CONI Calabria, Maurizio Condipodero ritorna sull’importanza
dell’aggiornamento, affermando che il messaggio lanciato dal C.R. CONI Calabria di
un ritorno allo sport, a quello sport positivo, ricco di valori, virtuoso dalle conclusioni
virtuosi, avventura da vivere in relazione con gli altri è stato fortemente recepito
dal contesto calabrese, anche in questa occasione numeroso e voglioso di intraprendere
un percorso di crescita culturale sportiva.
Alle parole di apertura seguono quelle di Antonio Urso, Presidente Nazionale FIPE,
che sottolineano le importanti differenze tra ieri e oggi; un processo organizzativo
complesso, fortemente burocratizzato, ricco di figure professionali nuove che si
scontra con un passato delle invenzioni.
Un paradigma, quello dello Sport, strutturato con al vertice l’organizzazione, oculatamente
attenta alle novità, prontamente viva nel rispondere alle nuove esigenze.
Il convegno entra nel vivo con le parole del Presidente Urso il quale sottolinea
che per molti anni si è creduto a teorie scientificamente mal dimostrate, senza distinguere
tra deduzione e scienza, in particolar modo sulla questione del sovraccarico dei
giovani in eta prepuberale.
Antonio Urso continua focalizzando la propria attenzione sullo sviluppo della forza
come risultato dell’allenamento programmato per i giovani e le teorie connesse alla
diminuzione della frequenza e della gravità degli infortuni. Sottolinea inoltre che
una serie di risposte provengono dalle neuroscienze, sempre più determinanti per
comprendere specificatamente quei processi dalle fondamenta scientifiche messi in
discussione.
Da 3 a 6 anni non c’è nulla in termini di programmazione sportiva in nessun contesto
tra asilo e scuola; una storia motoria che non può prescindere da una parentesi così
importante sulla quale si dovrebbe lavorare anche in termini cognitivi per specializzare
un numero sempre più elevato di neuroni e interconnessioni, rappresentanti la parte
funzionale.
Pretendendo i campioni olimpici del domani si dovrebbe quindi concentrare il lavoro
sugli stimoli che assolutamente non dovrebbero essere riduzionistici ma più complessi
possibile.
La gestione moderna dell’attività giovanile è stato l’argomento centrale trattato
da Francesco Riccardo, Psicologo, Psicoterapeuta e Tutor squadre nazionali FIPE.
Uno sport che non sempre svolge un ruolo educativo e che dovrebbe mettersi al passo
con la scienza, tenendo conto dell’importanza dei neuroni specchio applicati all’attività
sportiva per quel processo legato allo sviluppo cognitivo.
Questi gli argomenti principali del convegno che hanno motivato, ancora una volta,
i partecipanti a riflettere sul ruolo che quotidianamente svolgono nello sport.