La denuncia del sindacato di Polizia, “Emergenza Giustizia, Errori Giudiziari, oltre mille innocenti in carcere ogni anno”
Apr 20, 2022 - redazione
Più di 30mila casi di “errori giudiziari” in 30 anni, con una media di mille l’anno; 50 euro di
risarcimento ogni minuto per “ingiusta detenzione”, per una spesa complessiva vicina al miliardo di
euro (27 milioni di euro l’anno): sono dati che esprimono con chiarezza l’altra faccia della medaglia
dell’emergenza sistema giustizia che si ripercuote direttamente sul sistema penitenziario italiano
aggravandone le criticità, evidenziando ancora una volta le storture del sistema carcerario e penale
del nostro paese in cui il mondo della politica è incapace di affrontare il drammatico problema. È
quanto sostiene il segretario generale del S.PP. – Sindacato Polizia Penitenziaria – Aldo Di Giacomo
sottolineando che se la faccia della medaglia più conosciuta è quella del comando dei capi clan dalle
celle da dove continuano a dirigere i traffici e le continue aggressioni agli agenti, questa
dell’ingiusta detenzione, meno nota, crea ulteriore allarme, innanzitutto per quanti da innocenti
subiscono provvedimenti di detenzione. Una vera e propria situazione di inciviltà indegna per un
Paese occidentale. Nella “speciale” classifica degli errori giudiziari tra le città con il maggior numero
di casi indennizzati sette su dieci sono al Sud con Napoli (101 casi nel 2020, con il record di 5 anni di
ingiusto carcere), Reggio Calabria (90), Bari (68), Catanzaro (66) e nella graduatoria delle città dove
lo Stato ha speso di più in risarcimenti ai primi tre posti ci sono Reggio Calabria (circa 8 milioni di
euro complessivi), Catanzaro (più di 4,5 milioni) e Palermo (4,3 milioni).
Nel 2021 i casi di ingiusta detenzione sono stati 565, per una spesa complessiva in indennizzi di cui
è stata disposta la liquidazione pari a 24,5 milioni di euro. Tutto questo accade – commenta Di
Giacomo – mentre nessuno risponde degli “errori giudiziari” e la Ministra Cartabia è “incartata”
dalle vicende relative alle riforme che sembrano sempre ad un passo dalla conclusione per tornare,
come nel gioco dell’oca, alla casella di partenza. È anche questa la prova provata dell’incapacità
della politica di dare risposte ai problemi del sistema giudiziario e di quello penitenziario.
Basterebbe prendere esempio dal Belgio dove lo Stato spende in risarcimento circa 20 volte in
meno dell’Italia”.
Conclude Di Giacomo: “vale la pena ricordare che le valutazioni di professionalità positiva dei
magistrati italiani è del 99,2%”.