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TAURIANOVA (RC), DOMENICA 05 MAGGIO 2024

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La continua e crudele crocifissione di Cristo

La continua e crudele crocifissione di Cristo

Editoriale di Alberto Acquaro

La continua e crudele crocifissione di Cristo

Editoriale di Alberto Acquaro

 

 

Nella lettera aperta “I miei migliori amici” del 3/4/2007 (Sito dante2000, Versione italiana, Capitolo “Agli Italiani”) dichiaro che i miei migliori amici sono Cristo e Dante e ne spiego il motivo, dicendo, fra l’altro, che io, individuo abitualmente molto calmo, “perdo la calma e, a volte, il lume della ragione quando mi accorgo che qualcuno reca loro offesa.”. . . .”Da dove giungono le offese che mi tolgono la tranquillità? Dalla gerarchia della Chiesa di Roma e dal popolo fiorentino.”. Nel Sito citato, dell’argomento, si tratta anche ne “Il cammino del Pensiero umano” (prelevabile liberamente). Diciamo qualche parola a proposito di Cristo. Gesù di Nazareth ha con insistenza predicato e vissuto sino in fondo due valori: la Povertà e la Laicità. A tal proposito, ad esempio, è emblematica la sua frase: «Rendete dunque a Cesare quello che è di Cesare e a Dio quello

che è di Dio» (Matteo Cap.22, v.21). In particolare, sul valore della Povertà dice: «Ve lo ripeto: è più facile che un cammello passi per la cruna di un ago, che un ricco entri nel regno dei cieli» (Matteo Cap.19, v.24). Ebbene, aldilà delle tante belle parole, nei fatti, come risponde la Chiesa di Roma alla predicazione di Gesù? Rispetto al valore della Povertà, essa ha

operato per divenire, da tempo, una delle maggiori potenze finanziarie del pianeta ; rispetto al valore della Laicità, addirittura, ha costituito lo Stato del Vaticano per stipulare Concordati con diversi regimi dittatoriali e, in Italia, condiziona apertamente da decenni la Politica del nostro povero Paese. Tutto ciò non costituisce una continua e crudele crocifissione di Cristo? Sono certo che Egli, a cento messe cantate, preferirebbe le venisse tolta una soltanto di queste spine. Veniamo ora al dunque. Il vero motivo del mio attaccamento al nostro Partito Democratico è nella constatazione che nella stragrande maggioranza dei suoi simpatizzanti ho riscontrato comportamenti in sintonia con i valori predicati da Cristo. Forse molti di loro non ne sono consapevoli, ma cosa importa? Sono abituato a non dar retta alle parole, ma solamente ai fatti.

Buon 2013, Alberto Acquaro