Image Image Image Image Image Image Image Image Image Image

TAURIANOVA (RC), VENERDì 19 APRILE 2024

Torna su

Torna su

 
 

La comunicazione persuasiva in medicina Il dott. Amuso parla dell'interazione che influenza l'opinione pubblica

La comunicazione persuasiva in medicina Il dott. Amuso parla dell'interazione che influenza l'opinione pubblica
Testo-
Testo+
Commenta
Stampa

La comunicazione persuasiva in generale ma soprattutto nella medicina, è un tipo di interazione tra uomini che ha lo scopo di influenzare l’opinione del prossimo tramite messaggi costruiti apposta per lo scopo.
Vi sono diversi esempi quotidiani di questo tipo di tecnica, sottile e pericolosa se conduce a decisioni errate e che spesso è rivolta non al singolo individuo ma ad interi gruppi, anche popolazioni.
Ad esempio la recente vicenda Stamina ha molto a che fare con la comunicazione persuasiva, primo perché è stata un esempio di come una storia televisiva senza alcuna valenza medica sia diventata in brevissimo tempo malata, tendenziosa,virale, abbia coinvolto l’ambiente scientifico anche ad alto livello ed abbia smosso le coscienze e le masse….tipo terapia Di Bella.
Il protagonista di questa storia, Davide Vannoni, docente di ergonomia cognitiva all’università di Udine, ha scritto un libro proprio sull’argomento: “Manuale di Psicologia della comunicazione persuasiva”, Utet Libreria, Torino, 2001, ovvero di come si caratterizza, si sfrutta e si manipola la comunicazione con lo scopo di convincere,passatemi il termine fregare il prossimo.
La persuasione , un mezzo molto utilizzato, in campo pubblicitario (il marketing pesca a piene mani dalle regole della persuasione) ma anche nella quotidiana informazione.
L’esperimento Stamina quindi, può essere visto come un gigantesco test di persuasione delle masse che ha avuto successo ma che non è andato oltre al fenomeno di costume capace però di creare risvolti gravi.
In Italia di storie simili ce ne sono state tante e non solo in campo medico, hanno coinvolto numerose persone e sono state sfruttate quasi sempre per scopi economici, la vicenda Stamina, in particolare, è stata accostata e quella Di Bella, una storia simile ma che invece della cura per tutte le malattie neurodegenerative parlava di una cura per tutti i tumori (e di tante altre malattie). Una vergogna.
Anche in quel caso avvennero manifestazioni di piazza, si mossero politici e magistrati, si crearono fazioni, associazioni, trasmissioni televisive che erano occasione di scontro e polemiche a non finire.
Anche in quel caso, solo alla fine, dopo che i danni erano stati fatti si era capito che si era caduti tutti in un enorme isteria collettiva, originata da un umano desiderio di speranza ma poi sfuggito al controllo per l’amplificazione regalata ( permettetemi, sbaglia il medico paga, sbaglia l’ingegnere paga, il giornalista fetente che sbaglia deve pagare) dai media e per l’interferenza di politici e personaggi pubblici che con la salute c’entrerebbero poco ma che in tema di consenso popolare sono spesso protagonisti.
Sembrerà strano, ma nonostante Vannoni sia un esperto di comunicazione di massa e persuasione, in questo caso ha sbagliato molte azioni, una in particolare e nel paragone tra lui e Di Bella ne esce completamente sconfitto.

Di Bella Vannoni, che differenze?

Le storie delle due vicende hanno alcuni punti in comune ma poi si differenziano per altri. Luigi Di Bella era un docente universitario di fisiologia, Davide Vannoni un docente universitario di psicologia , ilprimo almeno era un MEDICO.
Di Bella affermò di aver scoperto la cura sicura per tutti i tumori (ma anche per altre malattie), Vannoni, la cura per tutte le malattie neurodegenerative (ed altre).
Il primo non pubblicò nessun lavoro scientifico,pensate che anche nel nord capace ed efficace ci sono primari che non hanno nemmeno una pubblicazione, ( grazie a direttori generali incapaci , politicamente messi la a dirigere) ma non si vergognano fanno della viscitudine il loro orgoglio , il secondo nemmeno, nessuno dei due ha sperimentato la sua idea per controllarne la correttezza e nessuno dei due ha mostrato dei risultati (anche personali) da sottoporre al controllo scientifico, così come il primo sosteneva che le sue idee fossero insabbiate per colpa di un complotto mondiale (dei medici, scienziati, magistrati, esperti, le case farmaceutiche) e lo stesso fa il secondo.
Nello stesso momento il primo usava farmaci prodotti e venduti da case farmaceutiche (quindi perché le stesse avrebbero dovuto insabbiare una scoperta che le avrebbe favorite?, il secondo ha ricevuto sovvenzioni e denaro da una casa farmaceutica ,quindi perché parlare di complotto delle case farmaceutiche se una di queste fornisce denaro?
Passiamo agli effetti delle due cure.
Quella di Di Bella avrebbe guarito ,ai tempi della storia, più di 10.000 persone ,si parlava di oltre 20.000 pazienti curati già negli anni ’90: all’analisi delle cartelle cliniche nello studio del professore però emerse un numero ben preciso di guariti: zero.
La cura di Vannoni, praticata da anni e per la quale c’è un’inchiesta in corso, avrebbe guarito diverse persone e molte starebbero migliorando ,ma se la cura è somministrata da anni, dove sono questi guariti o migliorati? Alla richiesta di prove, mostrare un guarito da una malattia inguaribile è semplice… questi miracolati sono scomparsi, mostrando un tasso di guarigione molto chiaro: zero.
Infine il giudizio degli esperti che hanno esaminato le due cure: la prima, quella di Di Bella non funzionò, la sperimentazione nazionale diede un esito indiscutibile: zero sopravvissuti.
Nel caso di Vannoni la sperimentazione non è stata avviata perché gli esperti hanno notato parecchie lacune nel metodo che dovevano esaminare, non vi era addirittura chiarezza nemmeno nel tipo di cellule che si dovevano infondere nei pazienti.
A queste analisi i due hanno obiettato: Di Bella dicendo che il metodo applicato non era il suo originale ed era stato stravolto, Vannoni dicendo che il metodo analizzato non era il suo originale ed era stato stravolto per poterlo presentare agli esperti.

Gli argomenti dell’uno somigliano in maniera clamorosa a quelli dell’altro, le scuse del primo sono identiche a quelle del secondo.

Ma c’è un particolare che ha fatto la differenza e che nel campo della persuasione è fondamentale, per questo stupisce che proprio Davide Vannoni non lo abbia capito subito.
La medicina è una cosa seria e per usare un claim pubblicitario del passato…. Meditate gente… meditate.
Ringrazio il Dott Salvo Di Grazia per l’ispirazione, in parte lo scritto è interamente riprodotto dal suo articolo originale.