La Cassazione ordina di restituire 51 mila euro a Zagari
redazione | Il 25, Mar 2011
La seconda sezione penale della Corte di Cassazione, accogliendo il ricorso dell’avvocato Antonino Napoli, ha annullato senza rinvio il decreto di sequestro di 51.500 Euro, eseguito dal Commissariato di Taurianova e successivamente convalidato dalla Procura della Repubblica di Palmi, nei confronti del taurianovese Carmelo Zagari
La Cassazione ordina di restituire 51 mila euro a Zagari
La seconda sezione penale della Corte di Cassazione, accogliendo il ricorso dell’avvocato Antonino Napoli, ha annullato senza rinvio il decreto di sequestro di 51.500 Euro, eseguito dal Commissariato di Taurianova e successivamente convalidato dalla Procura della Repubblica di Palmi, nei confronti del taurianovese Carmelo Zagari
TAURIANOVA – La seconda sezione penale della Corte di Cassazione, accogliendo il ricorso dell’avvocato Antonino Napoli, ha annullato senza rinvio il decreto di sequestro di 51.500 Euro, eseguito dal Commissariato di Taurianova e successivamente convalidato dalla Procura della Repubblica di Palmi, nei confronti del taurianovese Carmelo Zagari.
In seguito ad una perquisizione personale e dell’autovettura su cui viaggiava Carmelo Zagari, soggetto di interesse operativo per essere fratello dei più noti Pasquale e Giuseppe Zagari, gli uomini del Commissariato di Taurianova avevano rinvenuto, a marzo dello scorso anno, all’interno di una busta gialla posta sul lato passeggero, banconote di vario taglio per un totale di 51.500 euro.
La somma, dopo i primi accertamenti, era stata stata sottoposta a sequestro e Carmelo Zagari denunciato per il reato di riciclaggio poiché si era ritenuto che lo stesso fosse intento a compiere operazioni tese ad ostacolare l’identificazione della provenienza delittuosa della cospicua somma denaro.
Avverso il decreto di sequestro il difensore dello Zagari, avvocato Antonino Napoli, aveva proposto ricorso al Tribunale della Libertà che, ritenendo legittimo l’operato del Pubblico Ministero e non fondate le osservazioni e le giustificazioni alla detenzione del denaro fornite a difesa, aveva confermato il sequestro.
Avverso l’ordinanza del Tribunale della Libertà lo Zagari Carmelo, tramite il proprio difensore, aveva proposto ricorso in Cassazione contestando la legittimità del sequestro ed evidenziando che la circostanza che l’indagato trasportasse una così ingente somma di denaro in contanti a bordo della sua autovettura non può rendere verosimile, ciò sola, l’ipotesi accusatoria secondo cui egli si apprestava a compiere operazioni volte ad occultarne la provenienza.
All’udienza davanti il Supremo Collegio, il Procuratore Generale presso la Cassazione, ritenendo fondato e condivisibile il ricorso del difensore in ogni sua parte, ha concluso per l’annullamento senza rinvio.
La seconda sezione penale della Corte di Cassazione, dopo la discussione dell’avvocato Antonino Napoli, che ha illustrato i motivi di legittimità giustificativi dell’accoglimento del ricorso, ha annullato senza rinvio il sequestro del denaro ordinando l’immediata restituzione a Carmelo Zagari.
redazione@approdonews.it