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TAURIANOVA (RC), DOMENICA 05 MAGGIO 2024

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La Calabria leghista incontra Salvini ad Altafiumara Cena con il ministro dell'interno durante la sua visita nel reggino

La Calabria leghista incontra Salvini ad Altafiumara Cena con il ministro dell'interno durante la sua visita nel reggino
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di Diego Licopoli

Una serata decisamente diversa dalle altre quella di lunedi 9 luglio al castello di Altafiumara. Una di quelle occasioni che non capitano certo tutti i giorni sia per lo status maggiore della Calabria leghista, sia per gli altri commensali facenti seguito al partito. Tutto ciò grazie ad un’organizzazione che definire efficiente sarebbe solo riduttivo, formata dai membri della sezione del partito leghista di Taurianova, coadiuvati dal coordinatore provinciale Michele Gullace, che è riuscito nonostante le difficoltà, a fare in modo che procedesse tutto alla perfezione, organizzando in tre giorni una serata paragonabile al miglior matrimonio calabrese. I commensali non hanno potuto fare a meno di sentirsi allietati, da un locale che ha accolto sia loro che il loro ministro prediletto, rimembrando l’ospitalità e gli antichi fasti di un tempo ormai remoto, quando la Calabria faceva parte della cosiddetta “Magna Grecia”.

E proprio nell’antica Ellade, quando si doveva accogliere un sovrano, lo si faceva con tutto il decoro necessario, in segno di rispetto e di onore verso l’egemone in questione. Proprio così è stato accolto Matteo Salvini, che ha avuto modo di degustare i prelibati piatti di mare tipici della cucina autoctona calabrese. Una sala gremita al suo cospetto, formata dall’elite dei calabresi onesti e per bene che lo hanno sempre sostenuto e lo sosterranno in futuro, e che non hanno certo lesinato di alzare i calici in suo onore. La cena in questione ha costituito senza ombra di dubbio un volano per il rinsaldo del legame tra il ministro degli interni, e la nostra bella e martoriata terra, un legame deciso a spazzare via per sempre a partire dalle prossime elezioni regionali l’ormai decadente e fallimentare politica sinistroide di Oliverio, che ha senza ombra di dubbio devastato la Calabria negli ultimi anni. La Lega ancora una volta ha dimostrato di essere presente sul territorio, ma non da semplice comparsa, bensì da protagonista, decisa a cambiare in maniera definitiva l’intelaiatura politica della regione Calabria, eliminando alla radice quel postribolo di corruzione e favoritismi che affligge la nostra beneamata regione.

E tutto ciò si farà costruendo un alleanza coesa, rivolta al ripristino della vera democrazia, che affronterà a viso aperto le prese di posizione assolutiste o monarchiche del tipo“ L’etat c’est moi” Ad aprire la cena, non poteva che essere lo splendido Onorevole Furgiuele, che con il suo intervento ha non solo ringraziato i commensali, ma anche menzionato quali sono le prospettive in chiave futura per la regione dei Bronzi di Riace: “Io ringrazio tutti voi, da Tortora fino a Palizzi per essere qui stasera, la vostra presenza è molto significativa ed importante, poiché tutti voi per essere presenti sacrificate la famiglia ed il lavoro. Siete una platea di fronte alla quale mi dovrei inchinare” Esordisce Furgiuele e poi ancora: “Viviamo in un momento cruciale per la nostra regione. Tra un anno ci saranno le elezioni regionali, e dobbiamo darci molto da fare affinché il partito abbia i consensi che merita, poiché la Lega non può fare da comparsa a nessuno. Perciò teniamo duro e manteniamo la posizione. Io dico che nascere calabresi è un destino, ma essere calabresi e leghisti è uno stile di vita, basato su tre punti cardine ovvero: Legalità, ostinazione e lealtà.”.

Il discorso di Furgiuele è stato accolto da una marea di applausi e consensi, ma non da meno è stato quello di Salvini, che dopo aver girato per i tavoli e scattato foto insieme ai suoi sostenitori, ha detto:” Io sono sempre felicissimo di tornare in Calabria, e ringrazio tutti voi di essere presenti qui stasera, con la promessa che mi vedrete più spesso nella vostra bella terra, dove sono stato eletto senatore. A me fa molto arrabbiare il fatto che la Calabria sia conosciuta agli occhi dell’Italia e del mondo come sinonimo di malavita e ‘ndrangheta, e farò il possibile per togliere ai mafiosi anche le mutande.. Inoltre non accetto che in Calabria vi siano casi di malasanità, e voglio che i calabresi possano usufruire di strutture mediche adeguate onde evitare di spostarsi al nord Italia o addirittura all’estero per i loro problemi di salute. Oltretutto andrò in visita sia a Palmi, ad inaugurare le strutture confiscate alla ‘ndrangheta, che alla baraccopoli di San Ferdinando, dove mi hanno riferito che ci sono casi eclatanti di migranti che vengono pagati due euro all’ora e di conseguenza vengono sfruttati. Si dice che i giovani non siano disposti più a fare certi lavori. Io penso che ci siano molti ragazzi e ragazze che farebbero qualsiasi tipo di lavoro purché venga giustamente retribuito”. Dopo lo splendido discorso, il nostro ministro degli interni si è congedato accennando alla stanchezza fisica e mentale dopo una lunga giornata, lasciando così i commensali a godersi il resto della festa. Per tutti coloro che hanno vissuto quest’esperienza, ed hanno potuto essere illuminati dalla luce di Salvini, la serata di ieri sera rimarrà un ricordo indelebile, ed un incentivo a perseguire la strada che il partito ha già segnato.