Editoriale di Corrado Tocci
Italia, cinquanta anni dopo la storia si ripete
Editoriale di Corrado Tocci
Come Popolari Glocalizzati un anno fa, in previsione delle elezioni politiche, abbiamo redatto un manifesto politico, da sottoporre all’attenzione dei candidati al Parlamento, dove mettevamo in evidenza le cinque emergenze che il Paese vive.
Le cinque emergenze evidenziate erano: l’emergenza democrazia, l’emergenza informazione, l’emergenza economica, l’emergenza burocratica e l’emergenza rappresentatività .
Ad un anno di distanza nessuna di queste emergenze è stata affrontata, a contesti che hanno bisogno del bisturi ci si accontenta di intervenire con un poco di “maquillage”.
L’emergenza democrazia si è ulteriormente aggravata, basta vedere l’empasse che vive il Parlamento, il quale non solo non riesce a “sfornare” uno straccio di riforma elettorale, inoltre se ne è ben guardato dall’attuare tagli agli sprechi della politica, non solo a livello nazionale, ma a tutti i livelli, soprattutto degli Enti Locali, dove migliaia di società e consorzi garantiscono posti nei consigli di amministrazione e consulenze agli amici, gravando più che mai sulle tasche dei cittadini, non ultimo il caso del Comune di Roma che continua ad aumentare le aliquote.
L’emergenza informazione, in Italia in questo momento si può parlare di libertà di informazione solo sulla rete ma non di libertà di informazione in senso generale. La libertà di informazione è una cosa seria e non deve essere confusa con tre linee di informazione il cui unico scopo è quello di accreditare il pensiero della componente sponsorizzata e non quello di informare i cittadini. A breve i cittadini si porranno il problema se ha ancora senso pagare il canone RAI per permettere a persone ideologicamente orientate di promuovere il loro pensiero bloccando sistematicamente l’oratore che parla se le sue affermazioni non sono funzionali all’obiettivo del conduttore.
L’emergenza economica, la crisi è sotto l’occhio di tutti, aumentano le organizzazioni che fanno Banco Alimentare, aumentano le mense per garantire almeno un pasto agli indigenti, aumentano i luoghi dove andare a reperire del vestiario in buone condizioni, aumentano le forme di sostegno alle famiglie che non riescono a pagare le utenze energetiche, continuano a chiudere migliaia di piccole imprese e lavoratori autonomi, ma i partiti politici non sono in grado di proporre soluzioni, ne le cerca la dirigenza considerato che ogni soluzione toglierebbe loro potere.
L’emergenza burocratica, il ministero della Funzione Pubblica continua a dichiarare che è in atto un processo di semplificazione portato avanti da consulenti, purtroppo sul piano operativo gli imprenditori e i cittadini si debbono misurare con le solite modalità comportamentali della Pubblica
Amministrazione, la quale, sorda alla semplificazione, continua con le sue circolari e i decreti attuativi a pensare a se stessa e non ai disagi che crea ai cittadini.
L’emergenza rappresentatività, i fatti di questi giorni dimostrano che i cittadini non si sentono più rappresentati e spinti dal bisogno mettono in evidenza le loro sofferenze e i loro disagi partecipando a manifestazioni di piazza. La maggiore colpa è dei partiti politici che non hanno voluto prendere in considerazione le motivazioni dell’assenteismo degli elettori e hanno pensato solo alla rappresentanza garantita dal sistema elettorale, ma hanno perso di vista la differenza tra rappresentanza e rappresentatività.
L a storia si ripete, anche cinquanta anni fa durante la prima metà degli anni sessanta iniziarono una serie di manifestazioni popolari dove la gente chiedeva più equità sociale, anche allora alle grandi manifestazioni di massa si unirono gli studenti, che nei vari istituti diedero vita a comitati di lotta che poi passarono alla storia come Movimento Studentesco. Quando l’ingiustizia e il sopruso superano determinate soglie il popolo, superando barriere culturali ed ideologiche, ritiene che è il momento di riprendersi la gestione della propria vita. Allora la storia ci premiò con uomini dello spessore di La Pira, Dossetti, Nenni, Togliatti, Moro, Fanfani, Montini, che seppero, pur scontrandosi, proporre delle soluzioni che ci hanno permesso di diventare una delle grandi potenze economiche mondiali.
Guardando il panorama politico possiamo solamente sperare che tra le nuove generazioni ci siano persone con caratteristiche umane solidali, sociali, altruistiche, capaci di vincere gli egoismi personali, in grado di pensare al bene comune e non solo al proprio tornaconto.
CORRADO TOCCI
SEGRETARIO POLTICO POPOLARI GLOCALIZZATI