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TAURIANOVA (RC), MERCOLEDì 01 MAGGIO 2024

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Italcementi e lavoratori in mobilità, Mangialavori (CdL) presenta un’interrogazione “Nonostante le risorse umane e politiche impiegate a tutt’oggi non è stato avviato alcun piano di rilancio industriale e/o economico dell’area"

Italcementi e lavoratori in mobilità, Mangialavori (CdL) presenta un’interrogazione “Nonostante le risorse umane e politiche impiegate a tutt’oggi non è stato avviato alcun piano di rilancio industriale e/o economico dell’area"
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“Ho presentato una dettagliata interrogazione sulla questione dell’Italcementi e sulla vicenda dei lavoratori in mobilità che ancora non hanno trovato collocazione di lavoro, né percepito la cassa integrazione straordinaria in deroga”.

A renderlo noto è il consigliere regionale della CdL, Giuseppe Mangialavori ricordando che “Il colosso operante nel settore edile, di rilevanti dimensioni economiche ha chiuso battenti oltre ventiquattro mesi fa. Una vicenda che ha avuto importanti riflessi, specie sotto il profilo ambientalistico e lavorativo. L’obiettivo dichiarato da tutti i soggetti coinvolti nella vertenza (sia istituzionali che di associazioni varie) ha avuto, quale finalità precipua, la reindustrializzazione dell’area e la riconversione produttiva del sito. A tal fine sono stati elaborati vari progetti, mai però attuati”.

Mangialavori riepiloga le cifre: “In merito alle sorti dei lavoratori occorre precisare che 60 unità sono state reimpiegate in altri stabilimenti o strutture; per altri è stato incentivato il prepensionamento; 10 dipendenti, invece, sono stati collocati in mobilità. I lavoratori dell’indotto colpiti sono stati circa 400”.

“Nonostante le risorse umane e politiche impiegate – afferma il consigliere regionale – a tutt’oggi non è stato avviato alcun piano di rilancio industriale e/o economico dell’area. Il Tavolo già attivato per la vertenza, presso il ministero dello Sviluppo economico, non è mai stato chiuso, né però risulta operativo. L’intervento politico si fonda sul presupposto per cui non è ipotizzabile una crescita dell’economia locale che prescinda da progetti di rilancio dell’attività industriale, da ancorare ad un’inderogabile e preliminare esigenza di salvaguardia ambientale. L’impoverimento costante che imperversa in ogni area della regione rappresenta, d’altronde, una priorità politica, la quale – conclude Giuseppe Mangialavori – va affrontata con determinazione, concretezza ed efficacia”.