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TAURIANOVA (RC), MARTEDì 07 MAGGIO 2024

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Italcementi di Vibo Valentia, Nesci (M5S): “La rinuncia al Css avvia l’unità politica”

“Produrre il css sarebbe stato impossibile per ragioni amministrative, oltre che molto dannoso a causa dell’inquinamento. Si sarebbe perso del tempo, e già se n’è perso tanto sulla vertenza che tiene col fiato sospeso decine di lavoratori cassintegrati”

Italcementi di Vibo Valentia, Nesci (M5S): “La rinuncia al Css avvia l’unità politica”

“Produrre il css sarebbe stato impossibile per ragioni amministrative, oltre che molto dannoso a causa dell’inquinamento. Si sarebbe perso del tempo, e già se n’è perso tanto sulla vertenza che tiene col fiato sospeso decine di lavoratori cassintegrati”

 

 

«È la prova che ha inciso molto il contributo delle associazioni e degli attivisti Cinque Stelle, che è stato di partecipazione attiva, di responsabilità, di senso del lavoro e del bene comune». Lo dice la deputata M5S Dalila Nesci, a proposito del no definitivo al combustibile solido secondario (Css) presso lo stabilimento Italcementi di Vibo Valentia. La notizia è stata data a conclusione dell’ultimo tavolo tecnico sulle sorti del cementificio, svolto presso la prefettura della città.
La parlamentare aggiunge: «Produrre il css sarebbe stato impossibile per ragioni amministrative, oltre che molto dannoso a causa dell’inquinamento. Si sarebbe perso del tempo, e già se n’è perso tanto sulla vertenza che tiene col fiato sospeso decine di lavoratori cassintegrati. La rinuncia al css è una notizia positiva, come la collaborazione dichiarata da Italcementi per evitare la disoccupazione dei suoi operai».
La deputata Cinque Stelle sottolinea: «Spero che tutti comprendano, adesso, che i nostri moniti e ragionamenti avevano un fondamento preciso. Il css era la pista sbagliata, sicché con questa convinzione ci eravamo uniti alla società civile, al Comune e alla Regione, per impedire pesanti tossicità a Vibo Marina. Avevamo sostenuto un modello di sviluppo concertato, considerando le necessità dei lavoratori, che nessuno può ricattare».
Nesci conclude: «Adesso occorre lavorare nell’unità, con limpidezza. Mi auguro, perciò, che il sottosegretario dello Sviluppo economico Claudio De Vincenti voglia coordinare il tavolo romano partendo dalla voce, dalle risposte del territorio».