Il Capitano dei Carabinieri di Locri Nico Blanco ha incontrato gli studenti della scuola media di Gerace
Istruzioni per difendersi dal bullismo
Il Capitano dei Carabinieri di Locri Nico Blanco ha incontrato gli studenti della scuola media di Gerace
A distanza di poco più di un anno il capitano Nico Blanco, comandante della Compagnia Carabinieri di Locri, ha incontrato nuovamente gli alunni della Scuola Media “Domenico Scoleri” di Gerace, discutendo con loro sulla tematica del bullismo.
Già nel febbraio del 2012 il capitano Blanco era stato protagonista di una vera e propria lezione di legalità durante un incontro nell’ambito del Progetto MIUR-UNAR Presidenza del Consiglio dei Ministri “Dedicato a Lea e a tutte le donne calabresi”; in quell’occasione al centro dell’attenzione erano stati alcuni dei reati che, attivamente o passivamente, riguardano il rapporto che i minori hanno con Internet: dalla condivisione on-line di file coperti dal diritto d’autore alla diffamazione, allo stalking e al furto d’identità attraverso i social network.
L’incontro odierno, invece, è stato incentrato sul bullismo, fenomeno fortunatamente estraneo alla realtà scolastica geracese, ma sul quale è certamente opportuno vigilare e relativamente al quale è necessario formare coloro che potrebbero esserne vittime o testimoni.
Accolto da Vito Pirruccio e Giuseppe Varacalli, nelle rispettive vesti di dirigente dell’Istituto Comprensivo “Cinque Martiri” – cui appartiene la scuola teatro dell’incontro – e di Sindaco di Gerace, e assistito dal maresciallo capo Giacomo Chimienti, comandante della locale Stazione dei Carabinieri, il capitano Blanco ha illustrato ai ragazzi riuniti nell’aula magna quali sono i principali atti di bullismo, quali i segnali grazie a cui è possibile riconoscere una vittima di bullismo e, infine, quali azioni è possibile intraprendere per chiedere aiuto e per denunciare atti di bullismo di cui si è vittima o a cui si è assistito.
«Confidatevi con i vostri genitori e i vostri insegnanti, e rivolgetevi tranquillamente alle forze dell’ordine qualora individuiate delle situazioni pericolose per voi o per altri» è stato l’invito ai giovani studenti da parte del capitano Blanco. «Inoltre, sostenete i vostri compagni e amici quando rischiano di sbagliare e aiutateli col vostro esempio a rispettate le leggi, le regole e, soprattutto, il vostro prossimo. E ricordate: non è chi siete, ma ciò che fate che vi qualifica».