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TAURIANOVA (RC), DOMENICA 06 OTTOBRE 2024

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Intimidazione con un proiettile spedito al vescovo di Mileto, “Ma vinceremo il male con il bene” Solidarietà unanime da più parti condannando il vile gesto nei confronti dell'alto prelato

Intimidazione con un proiettile spedito al vescovo di Mileto, “Ma vinceremo il male con il bene” Solidarietà unanime da più parti condannando il vile gesto nei confronti dell'alto prelato

La ‘ndrangheta alza ulteriormente il livello di minacce e, dopo le intimidazioni ai parroci di Cessaniti, don Felice Palamara e don Francesco Pontoriero, ha fatto recapitare un bossolo di pistola direttamente al vescovo di Mileto-Nicotera-Tropea, Attilio Nostro. Il pesante avvertimento è avvenuto nei giorni scorsi ma è stato reso noto questa mattina, in occasione della Messa in duomo, a Vibo, per il santo patrono Leoluca, dallo stesso presule, anche il vescovo di Mileto Attilio Nostro ha ricevuto un bossolo nella cassetta delle lettere, e lo stesso afferma, “Ma vinceremo il male con il bene”.
Tanti gli attestati di solidarietà:
Occhiuto: condanniamo con fermezza attacco alla comunità ecclesiale calabrese
“Dopo le intimidazioni ai danni dei parroci di Cessaniti, don Felice Palamara e don Francesco Pontoriero, dei giorni scorsi, apprendiamo che un grave avvertimento è stato inviato anche al vescovo della Diocesi di Mileto-Nicotera-Tropea, Attilio Nostro.
Nell’esprimere solidarietà e vicinanza al vescovo Nostro e ai parroci vittime di queste intimidazioni, condanniamo con fermezza questo vile attacco alla comunità ecclesiale calabrese, nella convinzione che la magistratura e le forze inquirenti sapranno assicurare alla giustizia gli autori di tali gesti criminali, che tendono a colpire e mortificare anche la società civile calabrese”.

Intimidazione al vescovo Nostro, il consigliere regionale Antonio Lo Schiavo: «La società civile vibonese faccia fronte comune»
«Ritengo sia estremamente preoccupante, e da non sottovalutare per nessuna ragione, quanto sta avvenendo nella provincia di Vibo Valentia. Non passa giorno che non arrivi notizia della recrudescenza di fenomeni intimidatori, aggressioni e minacce ai danni di chi è più esposto sul fronte professionale, sociale e perfino religioso. Medici, infermieri, operatori culturali, uomini di Chiesa, sembrano essere divenuti ormai il facile bersaglio di chi tenta biecamente di sovvertire le regole della democrazia e della partecipazione alla vita pubblica. Ultima in ordine di tempo la vile intimidazione all’indirizzo del vescovo della diocesi di Mileto-Nicotera-Tropea, monsignor Attilio Nostro, cui è stato recapitato un proiettile. Tale ignobile gesto è da rigettare con sdegno e tutta la società civile vibonese è chiamata ora a fare fronte comune per respingere ogni tentativo di sopraffazione e minaccia. A monsignor Nostro e a tutti i sacerdoti destinatari di atti intimidatori giunga la mia più aperta e solidale vicinanza».

Molinaro: ferma condanna delle minacce a mons. Attilio Nostro
Con fermezza condanno il deplorevole atto intimidatorio che questa volta, dopo le minacce ai parroci di Cessaniti nel vibonese, ha colpito il pastore della chiesa della diocesi di Mileto-Nicotera-Tropea mons. Attilio Nostro. Si è alzato ulteriormente quindi il livello di minacce e intimidazioni segno che l’azione pastorale e le iniziative che la comunità ecclesiale vibonese sta portando avanti, danno fastidio. Mi riferisco ad esempio all’incessante azione di presidio da parte delle forze dell’ordine dello svolgimento di manifestazioni religiose per evitare intromissioni della criminalità organizzata che ha bisogno, in queste occasioni, di farsi notare per dimostrare di essere in grado di continuare ad esercitare il controllo anche della comunità religiosa. Così come i diversi percorsi di legalità in tutta la diocesi che vedono impegnate le parrocchie. Mons. Nostro ha dalla sua la comunità che saprà reagire e continuerà a lavorare con il consueto apprezzato impegno al servizio di tutta la comunità del vibonese.

MACRÌ: BRUTTE PAGINE DI DEGRADO E PREPOTENZA
Esprimiamo sdegno, ci stringiamo in un forte abbraccio e confermiamo, così abbiamo avuto modo di testimoniare nei giorni scorsi ai diretti interessati, la nostra più sincera vicinanza a Mons. Attilio Nostro, Vescovo della Diocesi di Nicotera – Mileto – Tropea, a don Felice Palamara e don Francesco Pontoriero, vittime nei giorni scorsi di vili atti intimidatori.
Desta sconcerto – sottolinea il Sindaco Giovanni Macrì – la sequela di fatti che stanno vedendo il territorio amaramente protagonista di una brutta pagina di degrado e prepotenza. Non riusciamo a capire né a giustificare perché sia stata presa di mira con modalità così crude, la comunità ecclesiastica.

La CNA Calabria esprime la propria vicinanza al vescovo della diocesi di Mileto, Nicotera, Tropea Attilio Nostro destinatario di una busta con proiettili. Un gesto vigliacco che si affianca a quelli nei confronti di altri parroci del vibonese delineando una chiara strategia di intimidazione nei confronti di uomini di Chiesa che si pongono come umili guide della comunità, punti di riferimento e di conforto in territori spesso poveri o isolati.
Anche alla comunità vibonese la CNA Calabria esprime solidarietà in questo momento di smarrimento che sta attraversando. La criminalità agisce con tracotanza e senza rispetto per uomini, donne, bambini e tanto meno abiti talari. Non è questo il momento di abbattersi, di cedere alla paura o, peggio, alla rassegnazione, ma quello di affidarsi alla giustizia, che certamente farà il suo corso, esprimendo nettamente il rifiuto di questo tipo di logiche e facendo emergere il volto sano delle comunità.

INTIMIDAZIONI ALLA CHIESA VIBONESE, DE NISI: «L’IMBARBARIMENTO NON VINCERÀ»
Il consigliere regionale e segretario di Azione in Calabria: “Atti che non incideranno sulla missione evangelizzatrice della Chiesa in territori difficili e di frontiera e nei quali operare non è mai facile”
VIBO VALENTIA – 1 MARZO 2024 – «Un imbarbarimento del vivere civile da condannare, che testimonia una deriva sociale e civile sulla quale riflettere in maniera seria e approfondita».
Lo afferma Francesco De Nisi, consigliere regionale e segretario di Azione in Calabria, esprimendo solidarietà personale ed istituzionale a mons. Attilio Nostro, vescovo della Diocesi di Mileto – Nicotera – Tropea, a cui nei giorni scorsi è stato fatto trovare un bossolo di pistola nella cassette delle lettere all’interno della Curia vescovile.
«Un gesto inquietante – aggiunge De Nisi – che segue alle intimidazioni ai danni dei parroci di Cessaniti, don Felice Palamara e don Francesco Pontoriero, che sicuramente non inciderà sulla missione evangelizzatrice della Chiesa in territori difficili e di frontiera, nei quali operare non è mai facile».
De Nisi, nel ribadire la sua vicinanza ai pastori della Chiesa Vibonese, conclude facendo «affidamento sull’operato delle forze dell’ordine per risalire ai colpevoli» e invita «i cittadini onesti e tutte le istituzioni a promuovere azioni di sostegno per arginare fenomeni di devianza che, nonostante tutto, in Calabria non vinceranno».

Solidarietà alla Chiesa vibonese dopo le minacce della ‘ndrangheta: Legambiente aderisce alla fiaccolata di Cessaniti
Legambiente, con la presenza dei circoli vibonesi, parteciperà alla fiaccolata silenziosa di Cessaniti per testimoniare la vicinanza alla Chiesa vibonese ed a tutti coloro che subiscono la prepotenza mafiosa. Le ultime violenze perpetrate ai danni di sacerdoti e del vescovo della Diocesi rappresentano un atto grave che deve scuotere le coscienze e suscitare, come già successo nel recente passato, un moto di ribellione deciso da parte di tutta la comunità contro ogni forma di violenza e ingerenza mafiosa.
“Legambiente è accanto ai parroci e al vescovo della Diocesi di Mileto-Nicotera-Tropea contro le intimidazioni della ‘ndrangheta. Aderiamo alla fiaccolata di Cessaniti e chiediamo il massimo impegno di tutte le istituzioni per rispondere con fermezza all’arroganza delle cosche vibonesi”. È quanto affermano in una nota congiunta Anna Parretta, presidente di Legambiente Calabria, e Stefano Ciafani, presidente nazionale di Legambiente unitamente ai circoli vibonesi. “La Calabria continua ad essere sfregiata dalle “esibizioni di potere” di una criminalità organizzata che sfida apertamente lo Stato, la Chiesa e tutta la società civile. Far sentire concretamente la solidarietà ai parroci e al vescovo che vengono minacciati solo per il coraggio delle loro parole – concludono gli ambientalisti- significa anche dire chiaro e forte alla ‘ndrangheta che non piegherà mai tutta la Calabria onesta e innamorata della propria terra”.