banner bcc calabria

Intervista al pittore Mimmo Morogallo

banner bcc calabria

banner bcc calabria

L’artista si confida sulle pagine di Approdonews

di CATERINA SORBARA

Intervista al pittore Mimmo Morogallo

L’artista si confida sulle pagine di Approdonews

 

1) M. Morogallo quando ha avuto inizio il suo percorso artistico?
Sin da ragazzo a me piaceva disegnare, però mio padre non voleva, perché desiderava che io frequentassi l’Istituto Nautico, infatti l’ho frequentato per due anni. Dopo i due anni ho lasciato la scuola e sono andato a Genova con l’intenzione di studiare lingue. Ho lasciato anche questa scuola e finalmente ho frequentato l’Istituto d’Arte, seguendo così la mia passione.
Ho iniziato a frequentare gallerie d’arte e pittori e ho così iniziato a dipingere.
Mi sono poi imbarcato sulle navi da crociera, dove truccavo i passeggeri per le feste in permesso di farmi conoscere ad un pubblico qualificato(collezionisti e critici d’arte).
Poi negli anni 60 ho sperimentato la tecnica dei bassorilievi con la sabbia ed è stato un successo. Nel 70 ho conosciuto Leonida Repaci, ho realizzato sculture in tutto il mondo, entrando così in un circuito internazionale, conoscendo persone importanti e soprattutto imparando cose nuove.

 

2) Che cos’è per lei la pittura?
Per me la pittura è fonte di vita, mi permette di immortalare su una tela le bellezze della natura. E’ qualcosa di sublime, soprattutto nel nostro Sud perché noi abbiamo il sole, il verde dei prati, l’azzurro del mare. La pittura è armonia, è amore è passione.

 

3)In un mondo in cui siamo continuamente stimolati da immagini che circolano soprattutto attraverso i mass-media,dalla tv e dai network,che ruolo ha oggi la pittura?
Il ruolo della pittura oggi è in secondo grado, perché ogni cosa ha un prezzo. Una volta il pittore dipingeva perché amava farlo. Dall’80 in poi i media hanno rovinato un pochino l’arte.

 

4)C’è un pittore in particolare a cui si ispira?
Prima amavo molto gli acquaioli livornesi, dopo gli impressionisti. Io mi definisco un pittore impressionista moderno. Anche perché ho studiato Renoir, Cèzanne e Van Gogh. Strada facendo mi sono creato tecniche mie. I miei soggetti vengono dal quotidiano, da dentro le case.
Argiroffi chiamava i miei dipinti”i quadri morogalliani”. Il mio forte sono i ritratti con la tecnica della velatura. Io ho studiato la tecnica del ritratto in Spagna con Luis Del CIerro.

 

5) Ci sono altre forme di arte visiva da cui trae l’ispirazione, magari il cinema, il teatro o la letteratura?
Solo la letteratura. In particolare i libri di Corrado Alvaro, per esempio “Gente in Aspromonte”. Ho esposto i quadri ispirati ad Alvaro a San Luca per il Centenario dello scrittore e poi in America. I giornali americani scrissero : “Con Morogallo Corrado Alvaro sbarca in America”.
Mi ha ispirato anche la vita di San Francesco da Paola.

 

6) Quali sono i suoi prossimi impegni?
C’è in programma una mostra all’Istituto Italiano di Cultura a Tokio, una a Piacenza a Novembre, da metà Ottobre al museo del Louvre insieme ad altri 9 pittori.
Attualmente sto dipingendo Papa Francesco e Papa Ratzinger, richiestomi dall’Associazione Culturale Cassiodoro che, consegneremo nel corso dell’anno al Vaticano. L’opera mi è stata commissionata dal Teologo Don Antonio Tarzia.

 

7)Qual è il quadro a cui è particolarmente legato?
Per me i quadri sono tutti belli, come una madre che partorisce un figlio.
I figli sono tutti belli.

 

8)Il suo colore preferito?
Il rosso bordeaux.

 

9) Un’ultima domanda Maestro: ci parli brevemente del Premio da lei istituito, “Il Premio Calabria-America” che tanto lustro dà alla Calabria.
Il premio è già giunto alla XVII edizione, ed è nato con l’intento di mettere in luce le eccellenze calabresi, che come me, si sono affermate in tutto il mondo.
Nel corso di questi anni ho portato a Gioia Tauro eccellenze di tutto il mondo ed è per me motivo di orgoglio e soddisfazione.