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TAURIANOVA (RC), LUNEDì 06 MAGGIO 2024

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Interdetto per mafia il presidente dell’impresa, stop ai lavori di Pizzo

Il provvedimento antimafia riguarda il presidente del consorzio di imprese che aveva vinto l’appalto per la riqualificazione del centro storico per un importo di 1,3 milioni. Ora sarà necessario procedere allo scorrimento della graduatoria della gara di appalto nel tentativo di non bloccare totalmente l’intervento

Interdetto per mafia il presidente dell’impresa, stop ai lavori di Pizzo

Il provvedimento antimafia riguarda il presidente del consorzio di imprese che aveva vinto l’appalto per la riqualificazione del centro storico per un importo di 1,3 milioni. Ora sarà necessario procedere allo scorrimento della graduatoria della gara di appalto nel tentativo di non bloccare totalmente l’intervento

 

 

PIZZO (VIBO VALENTIA) – I lavori del Contratto di quartiere di Pizzo, relativi al macro lotto 1 (Zona Carmine) sono stati sospesi a causa dell’intervenuta interdizione per mafia del presidente del consorzio di imprese Aedars, con sede a Roma, che a suo tempo si aggiudicò la gara. Il Comune ha immediatamente preso atto della comunicazione giunta dalla Prefettura della Capitale sospendendo i lavori e avviando la procedura per la rescissione del contratto. Non subiranno sospensioni, invece, secondo quanto ha riferito il Comune di Pizzo, i lavori di edilizia residenziale pubblica relativi al macro lotto 2, eseguiti da un’altra impresa. I lavori di riqualificazione del centro storico napitino furono assegnati dalla Stazione unica appaltante (Sua) di Vibo Valentia nel 2011, che seguì il normale iter previsto dalle normative antimafia, finalizzate a garantire l’esclusione delle imprese sospette. Oggi, a distanza di più di due anni, è stata comunicata l’interdizione del consorzio aggiudicatario. Ora la Stazione unica appaltante vibonese dovrà seguire la procedura prevista in questi casi, scorrendo a ritroso la graduatoria degli altri soggetti che a suo tempo parteciparono alla gara non aggiudicandosela. Se la seconda impresa in graduatoria non accetterà di completare i lavori, si procederà a interpellare le altre, fino alla quinta. Qualora tutte non accettassero, sarà necessario bandire un nuova gara. ”Siamo profondamente amareggiati – hanno commentato il sindaco di Pizzo, Gianluca Callipo, e l’assessore ai Lavori Pubblici, Maria Pascale – per questo stop improvviso, per il quale il Comune non ha alcuna responsabilità. Inevitabilmente ci saranno alcuni mesi di ritardo per il completamento dei lavori, ma faremo il possibile per sollecitare la massima celerità, affinché la Sua proceda immediatamente all’individuazione del nuovo aggiudicatario”.