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TAURIANOVA (RC), DOMENICA 28 APRILE 2024

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Inquinamento, acqua contaminata a Brindisi Vietato bere ed irrigare i campi

Inquinamento, acqua contaminata a Brindisi Vietato bere ed irrigare i campi
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Dopo le conferme dell’acqua di falda contaminata, i carabinieri del Noe hanno sequestrato
la discarica comunale di Brindisi sulla strada per San Vito dei Normanni. In particolare
l’acqua di falda è stata contaminata, con ferro, manganese e nichel. Si parla
di un sequestro per beni del valore di 50 milioni e di conseguenti problemi anche
per la già presente emergenza rifiuti nella zona. La discarica “Autigno” di Brindisi
è di proprietà comunale ed accoglie i rifiuti solidi urbani della Provincia di
Brindisi. L’Arpa aveva lanciato l’allarme per l’acqua contaminata a Brindisi:
la scoperta dei metalli pesanti nella falda acquifera in quel di Brindisi conferma
la gravissima situazione ecologica nella provincia ed è l’ulteriore prova di come
il Salento, pur non avendo grosse industrie, sia gravemente malato. Secondo gli inquirenti,
il liquido tossico derivante dalla decomposizione dell’immondizia, è presente
anche in superficie in vaste zone della discarica, dove sono stati rinvenuti rifiuti
non autorizzati e altro ancora. I carabinieri sono ora al lavoro per capire in che
modo sia avvenuta la contaminazione e quanto possano aver pesato eventuali mancanze
nei controlli.Il caso ecologico della discarica di Brindisi secondo Giovanni D’Agata
presidente dello “Sportello dei Diritti [1]” va oltre l’acqua contaminata.
E così il Salento del fotovoltaico, fiore all’occhiello dell’energia rinnovabile,
che ha visto passare sulla sua terra gli antichi greci,i bizantini, i messapi, i
romani, gli aragonesi, luogo in cui il mar Adriatico e lo Jonio si uniscono in uno
spettacolo dal blu intenso e senza respiro, terra rivolta a Oriente è anche una
terra martoriata dall’inquinamento ambientale, da progetti edilizi al limite dell’assurdo
e in cui il fenomeno delle discariche abusive o a cielo aperto è del tutto fuori
dal comune. Una terra denudata delle sue bellezze ambientali per l’ingordigia di
pochi.