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TAURIANOVA (RC), GIOVEDì 16 MAGGIO 2024

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Infrastrutture e mobilità: il Pd ha promosso un forum al quale ha partecipato il capolista al Senato Minniti

Dal confronto di idee sono venute fuori importanti analisi della difficile situazione esistente

Infrastrutture e mobilità: il Pd ha promosso un forum al quale ha partecipato il capolista al Senato Minniti

Dal confronto di idee sono venute fuori importanti analisi della difficile situazione esistente


 

Riceviamo e pubblichiamo:

Infrastrutture e mobilità sono fondamentali per una migliore vivibilità di Reggio, della Calabria e del Mezzogiorno. E le stesse lo sono altrettanto per un loro sviluppo. Per questo il Pd ha promosso un apposito forum al quale ha partecipato anche il capolista al Senato Marco Minniti. Dal confronto di idee sono venute fuori importanti analisi della difficile situazione esistente specialmente nella nostra provincia e nella nostra regione. E, soprattutto, proposte, sia elaborate dal Pd che raccolte dallo stesso dai contributi tecnici esterni. «La Calabria ha perso due anni di tempo, c’è confusione sui trasporti. La Regione, invece di completare il nostro lavoro e dopo le linee guida redigere il piano direttore ha fatto uno sforzo inutile ed incomprensibile rieditando le linee guida già approvate nel 2009. Quindi, invece di andare avanti e eseguire per esempio le delibere sui progetti pilota si sono fatti passi indietro. Nel frattempo le Ferrovie hanno continuato a tagliare i treni e ad investire altrove. Il Nord ha visto dimezzare le sue distanze interne, il Sud rimanere uguali. C’è un’assenza di politiche di trasporto e infrastrutture che penalizza il Sud. Perché il lavoro non si crea con spot, ma con infrastrutture e servizi, qualità e fattori che vedono il Mezzogiorno e la Calabria in difficoltà» ha detto Naccari portando come esempio le Ferrovie dello Stato che non vogliono progettare ed investire oltre Napoli. La Regione ha poi inspiegabilmente abbandonato il progetto pilota di collegamento metropolitano fra i capoluoghi calabresi. A Reggio poi si è continuato a giocare con il tapis roulant che pesa sulle tasche dei reggini per 300 mila euro l’anno e nel frattempo tra una discussione ed un’altra viene meno il progetto di un sistema metropolitano di trasporto cittadino che avrebbe cambiato la città. Il tutto mentre l’Atam vive in condizioni drammatiche ed assiste solo ad interventi tampone e ad una mancanza di cambio di strategie nel governo dell’azienda. Durante i lavori del Forum, al quale hanno preso parte anche i sindacalisti Valerio Romito (Uiltrasporti) e Nino Costantino e Pasquale Laganà (Filt-Cgil), e del docente di Trasporti dell’Università “Mediterranea” Francesco Russo, è stato sottolineato il fallimento delle politiche nazionali. E di quelle regionali che come detto hanno perso tempo riproponendo delle Linee Guida che sono incomprensibili nell’impostazione dei bacini del trasporto pubblico locale, non intervengono sul tema della comodalità e della sovrapposizione dei vettori di trasporto. Ma, soprattutto, si è pensato ad un futuro nel campo di infrastrutture e mobilità che sta particolarmente a cuore al Pd: dialogo con la Regione Sicilia guidata dal centrosinistra di Crocetta per i collegamenti sullo Stretto, azienda unica regionale di trasporto, intermodalità ed ecocompatibilità anche a livello cittadino e non solo regionale, valorizzazione del porto di Gioia Tauro lungo il corridoio “Helsinki-La Valletta”. «Occorre istituire un tavolo nazionale con governo e vettori per risolvere il problema dell’isolamento della Calabria. Non si può continuare a dire che si farà il ponte. Siamo al 42esimo anno di esistenza della società “Stretto di Messina”. Si può trarre un bilancio: bisogna scioglierla e quei pochi soldi rimasti metterli per le infrastrutture per Calabria e Sicilia. Va rilanciato il porto di Gioia Tauro come punto strategico dei trasporti per una Calabria e un Mezzogiorno in contatto con Mediterraneo e Nord Europa. Il 18 Bersani sarà lì, questo è un segnale che per il Pd il porto è strategico. Occorre riprendere un’A3 con chilometri ancora non progettati che difficilmente verrà ultimata nel 2014 come dice Ciucci e una 106 che versa in condizioni incredibili, ha affermato nell’intervento finale Minniti. E’ agghiacciante che gigantesche risorse siano passate da Sud a Nord in questi anni. Basti pensare ai 660 milioni di euro per la 106 utilizzati per togliere l’Ici ai ricchi o ai finanziamenti per le strade provinciali finiti agli allevatori settentrionali per pagare le multe delle quote latte. Votare per Berlusconi e Bossi è umano, perseverare è diabolico. Soprattutto perché nella partita di infrastrutture e mobilità si gioca la salvezza della Calabria. Altrimenti non ce la farà. Perciò queste sono due priorità del Pd. Perché se persone e merci si sa quando partono e non quando arrivano non può esserci sviluppo». Nei prossimi giorni le priorità sui Trasporti del PD saranno pubblicate per fare parte degli interventi su cui dovrà agire il nuovo governo.

PARTITO DEMOCRATICO REGGINO