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Incendiati terreni “Progetto Sud” don Giacomo Panizza

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Lamezia Terme – Incendiata, nella notte, una parte dei terreni presso “L’erbaio”, l’appezzamento a coltura biologica a disposizione della cooperativa sociale “Le Agricole”, che si trova in una traversa di via del Progresso, nella zona di Capizzaglie. La cooperativa “Le Agricole” fa capo alla Progetto Sud di Don Giacomo Panizza che già in passato aveva subito intimidazioni.

I terreni sono stati bruciati lungo tutto il confine e nella zona delle colture anche se, fortunatamente, l’incendio non ha colpito la totalità degli appezzamenti ma si è propagato a chiazze. Compromessa una delle serre dove si coltivano pomodori e, probabilmente per l’assenza di vento, le fiamme non hanno coinvolto anche le altre serre. Con l’incendio dell’erba, sono stati bruciati anche alcuni tubi di irrigazione. Il fatto è stato denunciato ai Carabinieri che hanno avviato indagini.

PICCIONI-VILLELLA

Lascia sgomenti l’ennesimo atto intimidatorio nei confronti di una delle realtà della Comunità della Progetto Sud, la cooperativa sociale “Le Agricole”, che ha colpito questa notte i terreni dell’ Erbario bruciando alcuni appezzamenti e delle coltivazioni. Alla presidente della Cooperativa Annamaria Bavaro, a Don Giacomo Panizza, agli ospiti e a tutti gli operatori della Progetto Sud va la nostra vicinanza e il nostro sostegno.

Si colpisce una realtà all’avanguardia, che in questi anni ha dato la possibilità a donne con disabilità, di etnia rom e donne che uscivano da varie situazioni di difficoltà e di disagio di riscattarsi e di sentirsi parte attiva della comunità, coltivando la terra e vendendo i prodotti biologici. Chi ha colpito quei terreni, ha colpito tutta la nostra comunità. Ha voluto bruciare non solo dei terreni, ma dei semi di cambiamento e di speranza per questa terra.

Con la passione, l’impegno e la determinazione, le donne della Cooperativa “Le Agricole” hanno dimostrato che sentirsi comunità è la risposta più efficace all’emarginazione sociale e ad ogni forma di illegalità. Ecco perché le forze criminali, quelle forze che vorrebbero che in questa terra tutto rimanesse sempre uguale, hanno visto e continuano a vedere nella cooperativa “Le Agricole” e nella missione svolta dalla Progetto Sud accanto ai più deboli, una quotidiana minaccia.

Come è avvenuto in passato, Don Giacomo e tutta la grande famiglia della Progetto Sud devono sentire accanto a loro la vicinanza di tutta la nostra comunità e una reazione corale contro un atto ignobile.
Noi non ci lasceremo intimidire. Faremo di tutto perché le donne della cooperativa, Don Giacomo e la comunità da lui fondata proseguano il percorso avviato ormai da 40 anni fa sul nostro territorio, che ha fatto della Progetto Sud una realtà d’eccellenza in Calabria e nel Mezzogiorno e un segno di speranza e di cambiamento per la nostra terra.

ARTURO BOVA (PRESIDENTE COMMISSIONE CONTRO LA ‘NDRANGHETA)

“L’incendio che ha colpito la scorsa notte una parte dei terreni che fanno capo alla Comunità ‘Progetto Sud’ di don Giacomo Panizza, simbolo della lotta antimafia, e prete di frontiera in una terra difficile, desta profonda inquietudine”.
A dichiararlo è il presidente della Commissione contro la ‘ndrangheta Arturo Bova
che aggiunge: “Già in passato questa bella realtà cooperativistica nata a Lamezia Terme, grazie all’impegno e alla sensibilità di don Panizza, era stata oggetto di intimidazioni che fermamente condanniamo, certi che il riscatto della Calabria possa ripartire proprio da qui”.
“Siamo grati a don Giacomo per la sua testimonianza di carità e fratellanza in nome del bene e contro i pericoli dell’individualismo e gli rinnoviamo incondizionato sostegno e piena solidarietà. Altrettanto facciamo nei confronti di Fabio Marra, segretario del Circolo del Pd di Sant’Alessio in Aspromonte, a seguito dell’atto vandalico consumato ai danni della sede intitolata a Sandro Pertini. Non passa giorno – prosegue il Presidente – senza registrare nuove intimidazioni e minacce tese ad ostacolare anche le dinamiche di confronto e partecipazione democratica, motore dello sviluppo e della crescita dei nostri territori. Siamo certi che questi episodi – conclude Arturo Bova – non riusciranno a scalfire l’entusiasmo e le ambizioni della Calabria onesta e di buona volontà”.

STEFANIA COVELLO (PD)

Piena solidarietà e sostegno a don Giacomo Panizza e alla sua Comunità Progetto Sud, per il nuovo e grave atto intimidatorio subito la notte scorsa. Le fiamme sono state indirizzate contro un terreno a Lamezia Terme, all’interno di un appezzamento a coltivazione biologica della cooperativa “Le agricole” di don Panizza.
I gravi danni non fermano la meritevole azione della Comunità che da anni è fortemente impegnata nel sociale, nella difesa della legalità, nella promozione umana e culturale della nostra terra. Noi siamo tutti al loro fianco. Al fianco di don Giacomo che con coraggio e determinazione opera costantemente in prima linea.

UNIVERSO MINORI

L’ associazione “Universo Minori” con la presidente Rita Tulelli esprime solidarietà a Don Giacomo Panizza per il vile atto intimidatorio subito. Questo ennesimo atto fa capire di quanto la Calabria ha bisogno di legalità. La legalità non è solo un valore, è la precondizione perché possa farsi una vita in comune. Per la Calabria legalità significa, anzitutto, contrasto chiaro, aperto ed incessante alla criminalità organizzata, creando regole e meccanismi amministrativi in grado di impedire ogni incidenza mafiosa degli appalti e nell’erogazione dei flussi
finanziari pubblici. L’impegno per la legalità e la sicurezza sociale è una leva decisiva per ridare speranza ai calabresi, per accrescere l’attrattività della nostra regione, per dare futuro alle ragazze ed ai ragazzi che vogliono costruire la loro vita in Calabria. Don Giacomo più volte è stato presente ai convegni riguardanti la legalità organizzati dal sodalizio, la sua sensibilità a questa tematica merita di essere presa come esempio dagli erga omnes.

ACLI TERRA CATANZARO

“Le Acli Terra esprimono grande vicinanza e solidarietà a chi tutti i giorni lavora per affermare e ristabilire i valori della legalità e della trasparenza”, ha dichiarato il Vice Commissario Caterina Basile, “Si tratta dell’ennesimo ignobile atto intimidatorio. Quotidianamente, Don Giacomo Panizza e la sua comunità si impegnano per il cambiamento, a sostegno dei cittadini più fragili ed a rischio di marginalizzazione socio-economica. La bassezza delle intimidazioni e la meschinità delle minacce che ha ricevuto in questi anni, non hanno mai fermato, ma anzi reso più forte e determinato, il suo coraggio nella costruzione quotidiana di percorsi di legalità e giustizia.” Ed è proprio in questi momenti, conclude Caterina Basile, che è necessario che quest’ultimi, non si sentano soli in questa battaglia, stando al loro fianco ed organizzando delle iniziative che richiamino a raccolta tutti coloro che hanno a cuore il ristabilimento della legalità”.

CONFCOOPERATIVE CALABRIA

Confcooperative Calabria è al fianco di GOEL Bio, Progetto Sud e Don Giacomo Panizza
dopo questi atti intimidatori, che cercano di limitare l’azione rigenerante avviata
a Lamezia Terme e in Calabria negli ultimi anni da questi e altri soggetti meritori,
troppo spesso minacciati.
L’attività e la vitalità generata da Don Giacomo Panizza e da tutta l’Associazione
Progetto Sud a Lamezia e da GOEL nella Locride, in tutte le forme e molteplici attività,
è la dimostrazione che l’illegalità può solo impoverire un territorio, mentre
la solidarietà e l’onestà generano sviluppo.
Per questo, dopo l’ennesimo attacco subito questa volta dalla cooperativa sociale
“Le Agricole” a Lamezia e da “Briatico Welfare” una cooperativa vibonese
aderente a GOEL Bio, la Confederazione calabrese non può che essere al fianco di
GOEL, di Don Giacomo e delle socie e dei soci delle cooperative, e sostenere tutte
le persone che animano questi progetti di concreta rigenerazione urbana e sociale.

ENZO BRUNO

In seguito all’ennesimo atto intimidatorio ai danni della comunità Progetto Sud, il presidente della Provincia di Catanzaro, Enzo Bruno, esprime vicinanza e solidarietà a don Giacomo Panizza, ai dirigenti ed ai lavoratori della cooperativa “Le Agricole”. “Siamo davanti ad un altro gesto vigliacco, indirizzato a persone coraggiose che operano in maniera incondizionata e gratuita per il bene della collettività. Ad essere colpita è l’intera comunità e il territorio in cui don Giacomo e i suoi operano dedicandosi agli ultimi, agli emarginati, ai bisognosi svolgendo un lavoro di recupero e integrazione straordinario – afferma il presidente Bruno -. Cittadini e istituzioni devono fare scudo per difendere quanti con il proprio operato quotidiano si battono contro la prepotenza e la prevaricazione criminale, per il bene della comunità, usando il lavoro come strumento di riscatto sociale e civile. Siamo certi che le forze dell’ordine faranno piena luce su quanto accaduto, ma nel frattempo invitiamo don Giacomo ad andare avanti, a non retrocedere consapevole della vicinanza delle forze sane della società che vogliono combattere con determinazione per restituire alla nostra regione speranza, a partire dall’affermazione dei principi di democrazia, libertà e partecipazione”.