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TAURIANOVA (RC), MARTEDì 30 APRILE 2024

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Inaugurazione Anno Giudiziario 2015 a Catanzaro Candido e Ruffa (Radicali italiani): pure in Calabria i Radicali ripartono dalla giustizia e dal messaggio del presidente Napolitano

Inaugurazione Anno Giudiziario 2015 a Catanzaro Candido e Ruffa (Radicali italiani): pure in Calabria i Radicali ripartono dalla giustizia e dal messaggio del presidente Napolitano
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Per corrispondere in una sede istituzionale a quel messaggio del Presidente
Napolitano inviato alle Camere l’8 ottobre 2013 e rimasto praticamente
inascoltato,
anche in Calabria, a Catanzaro, una delegazione del Partito della
nonviolenza ha chiesto di prendere parola durante la cerimonia
d’inaugurazione dell’Anno Giudiziario che si terrà presso la Corte
d’Appello di Catanzaro sabato 25 gennaio. Con la mozione della segretaria
di Radicali Italiani, Rita Bernardini, approvata lo scorso 18 gennaio 2015
dal Comitato nazionale, è stato, infatti, deciso di porre quel messaggio di
Napolitano al centro dell’iniziativa politica del movimento, in ogni modo e
in ogni occasione istituzionale”.

A comunicarlo, con una nota stampa, sono Giuseppe Candido, segretario
dell’associazione Non Mollare, membro del Comitato nazionale di Radicali
italiani e l’ing. Rocco Ruffa, militante di Radicali italiani appositamente
delegato dalla segretaria Rita Bernardini ad intervenire e prender parola a
nome del partito di Pannella e Bonino.

“Anche quest’anno, come Radicali del Partito Radicale Nonviolento
Transnazionale e Transpartito e come Radicali Italiani” – si legge nella
nota stampa – “abbiamo deciso di essere presenti, chiedendo di poter
intervenire, anche a Catanzaro, in occasione dell’inaugurazione dell’anno
giudiziario, per leggere lo stesso testo, in ogni corte d’Appello, con
spirito di dialogo e di confronto verso le istituzioni che hanno la
responsabilità di occuparsi della giustizia.

“La giustizia è divenuta per cittadini e imprese” – queste sono le parole
del Ministro Orlando pronunciate alla Camera dei Deputati lo scorso 19
gennaio 2015 – “non la sfera a cui rivolgersi per vedere garantiti diritti
o dare tutela ai propri legittimi interessi, non la dimensione dove anche
il più debole tra i cittadini possa trovare riparo dai soprusi del più
forte, ma il simbolo di un calvario da tenere il più lontano possibile
dalla propria vita”.

La mozione approvata il 18 gennaio dal Comitato nazionale di Radicali
italiani – proseguono Candido e Ruffa nella nota – non soltanto ha rilevato
il permanere dell’illegalità in cui versa il sistema della giustizia con la
sua immonda appendice carceraria, le violazioni dei diritti umani dei
detenuti e quelle concernenti la durata non ragionevole dei processi
condannate in forma di messaggio solenne nel messaggio alle Camere del
Presidente della Repubblica l’8 ottobre del 2013; ma come Radicali abbiamo
con forza denunciato – come si legge nella mozione – il comportamento degli
interlocutori istituzionali del Presidente (Parlamento, in primis) che
hanno sistematicamente negato dignità al testo formale proveniente dalla
più alta carica dello Stato nell’esercizio della sua massima autorità
magistrale e volto a richiamare gli improcrastinabili obblighi di riforma
strutturale della Giustizia a partire da un provvedimento di amnistia e
indulto. All’uscita del Palazzo della Corte d’Appello – conclude la nota –
terremo, con i compagni che ci potranno raggiungere, una breve conferenza
stampa”.