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TAURIANOVA (RC), GIOVEDì 02 MAGGIO 2024

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In Siria è ancora alta la tensione

In Siria è ancora alta la tensione

21 i manifestanti uccisi

 

In Siria è ancora alta la tensione

21 i manifestanti uccisi

(ANSA) BEIRUT – Sale a 21 dimostranti uccisi in diverse città siriane il bilancio della repressione delle manifestazioni anti-regime. Lo riferisce la tv panaraba al Arabiya, citando fonti di attivisti per i diritti umani. Testimoni oculari riferiscono di almeno quattro morti caduti a Barze, quartiere periferico di Damasco.
TV, CARRI ARMATI ENTRANO A MARRAT NUMAN NEL NORD – Carri armati siriani sono penetrati oggi a Maarrat an Numan, nel nord della Siria, una delle località dove nelle scorse settimane si erano registrate le manifestazioni anti-regime più massicce. Lo riferiscono testimoni sul posto citati dalla tv panaraba al Arabiya.
TV, IN MIGLIAIA IN PIAZZA IN REGIONE DRUSA – Migliaia di persone sono scese per la prima volta in strada nella regione a maggioranza drusa di Suwayda, nel sud della Siria. Lo riferisce la tv panaraba al Arabiya, citando testimoni sul posto. All’inizio di aprile un centinaio di persone avevano manifestato a Suwayda, ma da allora in quella regione confinante con la Giordania e con il governatorato di Daraa non vi erano state più mobilitazioni anti-regime. FARNESINA, VERSO SANZIONI UE CONTRO ASSAD – Si va verso sanzioni Ue che riguarderanno direttamente il presidente siriano Bashar al Assad. Il consiglio dei ministri degli Esteri europei che si riunirà lunedì a Bruxelles esaminerà infatti l’ipotesi di ampliare la lista delle persone soggette a sanzioni, comprendendo anche il presidente Assad. Lo ha detto il portavoce della Farnesina Maurizio Massari. Sull’ipotesi di estendere le sanzioni al presidente siriano “c’é già il consenso a livello tecnico” e ora la discussione passerà ai ministri degli Esteri dell’Ue tra i quali c’é comunque “consenso” anche a livello politico. Di certo la riunione si chiuderà con conclusioni formali riguardo alla Siria. L’ipotesi è quella di estendere le sanzioni che hanno toccato già 13 personalità ad un’altra decina di persone che hanno rapporti con il regime siriano, tra i quali lo stesso Assad, che si fondano sugli stessi tre criteri delle precedenti. “Occorre fermare le violenze – ha detto Massari – aprire al dialogo nazionale ed avviare le riforme annunciate, fino ad ora non c’é stato ascolto all’invito dell’Ue e della Comunità internazionale in questo senso, le violenze sono continuate. Auspichiamo che queste precondizioni vengano realizzate altrimenti c’é il rischio di una chiusura definitiva della già stretta finestra di opportunità concessa alla Siria”.
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