In Calabria la quarta edizione di ‘Musilegalità’. Vescovo Cosenza: “Mafiosi uomini deboli”
Dic 14, 2013 - redazione
La manifestazione si è aperta con un messaggio di Maria Falcone: “Le regioni del sud hanno tanto bisogno di legalità”
In Calabria la quarta edizione di ‘Musilegalità’. Vescovo Cosenza: “Mafiosi uomini deboli”
La manifestazione si è aperta con un messaggio di Maria Falcone: “Le regioni del sud hanno tanto bisogno di legalità”
COSENZA – Si è aperta con il messaggio di Maria Falcone, sorella del giudice Giovanni Falcone, la quarta edizione di Musilegalità, la manifestazione ideata ed organizzata da Salvatore Magarò, consigliere regionale e presidente della Commissione regionale contro la ‘ndrangheta. L’iniziativa, coordinata da Orena Ventura, cui era presente anche l’arcivescovo metropolita di Cosenza-Bisignano Salvatore Nunnari, si è svolta a San Pietro in Guarano, piccolo centro della Presila cosentina, nella chiesa di Santa Maria in Gerusalemme. Maria Falcone, presidente della Fondazione Giovanni e Francesca Falcone, è intervenuta in collegamento telefonico da Palermo. “Le regioni del sud – ha detto tra l’altro – hanno tanto bisogno di legalità, quella legalità che è insita nel messaggio di Giovanni Falcone, di Paolo Borsellino e di quanti, come loro, sono stati vittime della mafia. La speranza è riposta nelle giovani generazioni. Dobbiamo aiutare loro a credere nella democrazia, nelle istituzioni e nella giustizia”. Poi, è scritto in un comunicato, ” le note del Concerto di Natale e della legalità, hanno avuto il sopravvento. I talenti del Conservatorio Fausto Torrefranca di Vibo Valentia, diretti da Antonella Barbarossa, hanno eseguito i più suggestivi brani della tradizione natalizia. Sull’altare si sono alternati i violini di Irene Aristippo e Manuela Stillitani, il flauto di Fabio Pepe, il coro diretto da Gianfranco Cambareri, accompagnati dall’orchestra composta da circa cento elementi”. Musica e parole contro la ‘ndrangheta per diffondere “una cultura nuova di pace, legalità e libertà” come ribadito da mons. Salvatore Nunnari, intervenuto al termine della prima parte del concerto. “I mafiosi – ha proseguito il presule – sono uomini deboli. Nei loro bunker si circondano di immagini di santi e di madonne. Ma in loro niente è cristiano perché chi semina morte offende Dio ogni giorno. Nella chiesa c’è un grande dibattito sul perdono. Ma il cristiano deve distinguere tra ‘pentitismo’ e pentimento, tra perdono e condono. La mafia non si vince con i cortei e neppure con i personaggi antimafia. Ho visto crescere Rosy Canale: è terribile per i nostri giovani vedere coloro che, fino a ieri, erano un esempio di lotta alla mafia, finire in manette. La generazione nuova siete voi: voi siete la nuova pianta di una primavera che dobbiamo coltivare”. Poi la musica è tornata protagonista della serata. Il calendario dei concerti di Musilegalità proseguirà con altre tre successive iniziative. Il 20 dicembre il concerto si svolgerà a Gerace nella Cattedrale, il 21 dicembre a Catanzaro, nella Basilica dell’Immacolata ed il 23 dicembre a Vibo Valentia nella Chiesa di Santa Maria La Nova, sempre alle ore 18.