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TAURIANOVA (RC), GIOVEDì 02 MAGGIO 2024

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Impianti sportivi Rende, chiesto consiglio straordinario Miceli (M5s): "Questione fondamentale da discutere in Aula per far ripartire lo sport nella nostra città"

Impianti sportivi Rende, chiesto consiglio straordinario Miceli (M5s): "Questione fondamentale da discutere in Aula per far ripartire lo sport nella nostra città"
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Rende – Abbiamo promosso un Consiglio Comunale straordinario per parlare della gestione degli impianti sportivi comunali nella nostra città. Una discussione che è stata ritenuta necessaria anche da altri gruppi di minoranza (firmatari della richiesta Franchino De Rango, Andrea Cuzzocrea, Carlo Scola, Carlo Petrassi, Massimiliano De Rose e Franco Beltrano).

“Come Movimento 5 Stelle crediamo che la cultura dello sport a Rende abbia bisogno di un rilancio immediato. Non possiamo aspettare la Cittadella dello Sport per far ripartire un settore in declino. Altri dubbi li nutriamo sulla gestione e sugli affidamenti degli impianti sportivi, recentemente al centro di polemiche sulla stampa e di lamentele diffuse in città – dice il portavoce M5S al Comune di Rende, Domenico Miceli -. È bene che la maggioranza spieghi alla città gli obiettivi che intende raggiungere attraverso l’esplicazione di un programma chiaro e trasparente che possa essere giudicato nel tempo. Non possiamo assistere a iniziative borderline che lasciano il tempo che trovano, come la passeggiata della domenica, progetto già finito nel dimenticatoio e annullato, come da noi previsto, nel silenzio dallo stesso esecutivo che lo aveva propagandato, anche attraverso manifesti abusivi sparsi per le vie della città.

Siamo convinti che nel settore dello sport serva una programmazione attenta e puntuale, un rilancio degli impianti sportivi a tutto vantaggio delle casse dell’ente comunale e del benessere dei cittadini. Per stroncare sul nascere le accuse strumentali portate avanti da una maggioranza che preferisce decidere tutto nelle segrete stanze e che dimostra di essere infastidita e impreparata al dibattito democratico in Aula, abbiamo chiesto che questo punto possa essere accorpato all’ordine del giorno di un altro Consiglio Comunale, naturalmente sempre nel rispetto dei 20 giorni che impone il nostro regolamento”.