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TAURIANOVA (RC), VENERDì 03 MAGGIO 2024

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Il Consiglio regionale approva la proposta di legge sui servizi socio-educativi

Il Consiglio regionale approva la proposta di legge sui servizi socio-educativi

Il plauso di Imbalzano, Salerno e Nucera

Il Consiglio regionale approva la proposta di legge sui servizi socio-educativi

Il plauso di Imbalzano, Salerno e Nucera

 

 

REGGIO CALABRIA – “Esprimo la mia particolare soddisfazione per l’approvazione, dopo quasi 40 anni, della proposta di legge presentata fin dal mese di Ottobre 2010, che disciplina, finalmente, i servizi socio – educativi, per la prima infanzia”, afferma il Presidente della Commissione “Bilancio, Attività Produttive e Fondi Comunitari”, promotore della legge stessa.

“È stato un iter particolarmente tormentato, frutto di un proficuo e sinergico lavoro con il Dipartimento per le politiche per la famiglia e con i rappresentanti delle scuole materne reggine e calabresi alle quali va il mio sincero ringraziamento, per il contributo fornito per colmare un vuoto legislativo ormai insostenibile. Una legge che rappresenta uno strumento normativo altamente innovativo, degno di essere considerato un sicuro punto di riferimento per tante altre Regioni del Paese”, continua l’on. Imbalzano.

“È un risultato straordinario che permette alla Calabria di poter accedere alle ingenti risorse, oltre 60 milioni di euro, già deliberate dal Ministero della Coesione Sociale, e che saranno preziose per aiutare il settore a compiere quel salto di qualità da tutti auspicato”, aggiunge Candeloro Imbalzano.

“Una legge, unificata con l’analoga proposta del collega Nucera, che mette al centro della nostra attenzione la famiglia, i bambini e la donna, oggi più che mai soggetti attivi centrali in una società equilibrata e principali protagonisti della esperienza educativa. Una legge – conclude l’on. Imbalzano – che garantisce forme moderne di partecipazione a tutti i soggetti comunque interessati, soprattutto in ordine alla co-progettazione educativa e conseguente realizzazione di programmi mirati alla promozione ed alla crescita del settore delle Politiche per la famiglia,” conclude il Presidente Imbalzano.

SALERNO

“La legge sulla prima infanzia permette di colmare un vuoto normativo di quaranta anni e con esso tutto un sistema che, di anno in anno, diventava sempre più debole al cospetto delle crescenti esigenze di un settore così importante”.

A dirlo, è il presidente della terza Commissione consiliare Nazzareno Salerno relatore in Aula della proposta di legge approvata nella seduta odierna.

“Si è finalmente disegnato un sistema educativo integrato dei servizi per bambini da zero a tre anni costituito da nidi d’infanzia e centri per piccoli ed adulti, spazi gioco e servizi nel contesto domiciliare. Di significativo c’è anche un altro aspetto – conclude Salerno-: ovvero, il fatto che il via libera dato alla legge consente l’utilizzo dei Fondi statali ed europei”.

NUCERA

“Con l’approvazione in Consiglio regionale della legge ‘Norme sui servizi socio-educativi per la prima infanzia’ si colma definitivamente un ritardo inaccettabile accumulato negli anni dalla Calabria in un settore delicato che misura anche il grado di civiltà e sensibilità conseguito dalla politica e dalle Istituzioni”.

E’ quanto asserisce il segretario-questore del Consiglio regionale Giovanni Nucera che aggiunge: “Questa legge è frutto di un mio preciso impegno che si è concretizzato in una proposta di legge sintesi delle esigenze, dei bisogni e delle attese. Oggi dunque è stato posto un nuovo tassello nella costruzione di un welfare sempre più presente nelle risposte alla domanda di servizi adeguati e di qualità. Un grande traguardo soprattutto alla luce dei bisogni sempre più stringenti di una comunità che sconta anche le pesanti difficoltà legate alla crisi economica. Si superano con successo incongruenze e ritardi che in passato hanno ostacolato il varo di un provvedimento che si caratterizza all’insegna dell’impegno solidaristico”.

“Questa mia proposta di legge, condivisa all’unanimità dal Consiglio regionale, – sottolinea – riafferma con forza il ruolo fondante della famiglia e tiene conto anche del maggiore impegno delle donne sul mercato del lavoro”.

“Si tratta di uno strumento normativo moderno e innovativo, un testo frutto anche della costante sinergia con il sistema delle scuole materne private che, in passato hanno spesso svolto compiti sostitutivi delle istituzioni pubbliche. Per questa via, si potrà dunque garantire parità di accesso e conseguire un miglioramento generale dei servizi”.