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TAURIANOVA (RC), VENERDì 13 DICEMBRE 2024

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Il vicesindaco Carmelo Versace risponde al già Senatore Auddino: “Sul Guerrisi di Cittanova solo becero populismo” "Alzi la mano chi, fra i cittadini e gli elettori calabresi, ricordi un solo intervento dell'ex senatore Giuseppe Auddino in favore, non dico del Paese e nemmeno della regione Calabria, ma anche soltanto della sola provincia reggina"

Il vicesindaco Carmelo Versace risponde al già Senatore Auddino: “Sul Guerrisi di Cittanova solo becero populismo” "Alzi la mano chi, fra i cittadini e gli elettori calabresi, ricordi un solo intervento dell'ex senatore Giuseppe Auddino in favore, non dico del Paese e nemmeno della regione Calabria, ma anche soltanto della sola provincia reggina"

| Il 09, Ott 2024

“Alzi la mano chi, fra i cittadini e gli elettori calabresi, ricordi un solo intervento dell’ex senatore Giuseppe Auddino in favore, non dico del Paese e nemmeno della regione Calabria, ma anche soltanto della sola provincia reggina cui egli stesso appartiene. Personalmente, ho difficoltà a rammentarlo, ma proverò, ugualmente, a sforzarmi per farlo. Giuro”. Scrive così il vicesindaco della Città Metropolitana di Reggio Calabria Carmelo Versace rispondendo alle affermazioni pubbliche del già senatore Giuseppe Auddino sul Liceo Scientifico M. Guerrisi di Cittanova.
“Così – scrive Versace – nel mentre pensavamo se ne fossero definitivamente perse le tracce, Auddino torna a farsi vivo dal proscenio preferito di Facebook, postando una riflessione sulle condizioni della facciata del Liceo Scientifico “Guerrisi” di Cittanova. Lo fa lanciando accuse insensate e prive di qualsiasi fondamento alla Città Metropolitana di Reggio Calabria”.
“Ecco, se ai tempi in cui fu senatore, il buon Auddino, avesse fatto soltanto la metà di quanto prodotto, in questi anni, da Palazzo Alvaro nei confronti del glorioso istituto pianigiano e dell’intera edilizia scolastica del comprensorio, probabilmente i reggini ed i calabresi non avrebbero tanto imbarazzo nel provare a ricordarne le gesta che, suo malgrado, galleggiano nell’oblio della nostra Repubblica”.
“Tutto, avrei potuto pensare, ma non certo che l’ex senatore, al solo ed evidente scopo di gettare fango nel circuito del confronto politico, potesse lanciarsi anche in un esercizio di scadente e becero populismo che evidenzia, lapalissianamente, l’inconsistenza della sua esperienza passata fra i banchi di Palazzo Madama. Sia il sindaco metropolitano Giuseppe Falcomatà, sia il sottoscritto quale delegato all’Edilizia scolastica, così come ogni professionalità al servizio del settore e dell’Ente, abbiamo prodotto il massimo sforzo per rendere moderno e accogliente il “Guerrisi”. L’elenco delle cose fatte è lungo: realizzazione del più grande e moderno palazzetto dello sport dell’intera area metropolitana, assegnazione di 40.000 euro di budget, lavori di ristrutturazione esterna, reimpermeabilizzazione del palazzetto e lavori esterni per circa 520.000 euro, progettazione esecutiva cantierabile per l’intervento di ristrutturazione totale dell’immobile per circa 11 milioni di euro e programmazione di riqualificazione energetica GSE, in fase di redazione, per ulteriore 1,5 milioni di euro”.
“Giuseppe Auddino, evidentemente, non è avvezzo all’approfondimento, preferendo la scorciatoia del dileggio e dell’analisi posticcia e approssimativa. Vendere populismo solo per raccogliere qualche “like” svilisce, davvero, la funzione di chi dovrebbe – o avrebbe dovuto – occuparsi della collettività e del bene pubblico. Cosa abbia prodotto, poi, l’ex senatore nel suo soggiorno romano – scrive Versace – resta francamente un mistero”.
“Zero, infatti, risultano essere le risorse individuate per il suo “amato” liceo di Cittanova, come zero è il numero delle proposte accolte dalla sua stessa maggioranza. Presenzialismo, conferenze, elucubrazioni giornalistiche sono, invece, le attività lasciate in eredità dal suo fugace passato senatoriale. Anzi, un’iniziativa giova ricordarla, mi ero ripromesso di farlo: di Auddino resta agli archivi una proposta di legge per vietare il fumo all’aperto, persino fuori da bar, dai ristoranti o alle fermate dei bus. Ecco, per un ex senatore “tutto fumo e niente arrosto”, anche questa risuona come un estremo paradosso”.