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TAURIANOVA (RC), MARTEDì 30 APRILE 2024

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Il sindaco Speranza conferisce la cittadinanza onoraria al direttore della Fao

Il sindaco Speranza conferisce la cittadinanza onoraria al direttore della Fao

Ecco l’intervento integrale del direttore generale della FAO

Il sindaco Speranza conferisce la cittadinanza onoraria al direttore della Fao

Ecco l’intervento integrale del direttore generale della Fao

 

 

Professore Gianni Speranza, Sindaco di Lamezia Terme

Dott. Antonio Reppucci,  Prefetto di Catanzaro

S.E. Luigi Cantafora Vescovo di Lamezia Terme

Autorità presenti

Signore e Signori,

1. E’ con grande emozione che mi trovo oggi qui davanti a voi.

2. E’ passato quasi un secolo da quando i miei nonni materni emigrarono in Brasile. Quella traversata,  fatta allora  da migliaia di altre famiglie italiane, ha contribuito a costruire il Brasile di oggi.

3. I miei nonni, attraversarono l’Atlantico ma mantennero un legame molto forte con la loro terra natía. Portarono con se le loro tradizioni, cultura e conoscenze, ed un affetto speciale per questa terra che è sempre rimasta vicina ai loro cuori.

4. Anche se lontana, l’Italia è sempre stata presente nella nostra vita. Ho sempre chiamato i miei nonni materni “nonna” e “nonno”, non usando mai la parola brasiliana “avo”.

5. Il contatto con loro, è stato sempre marcato dalla loro storia vissuta in Calabria.

6. Parlando di ricordi, con mia nonna, ho imparato a fare le conserve di verdure, i dolci di frutta, i succhi e anche i liquori di agrumi.

7. Ricordo che uno dei premi più ambiti della settimana era quando ricevevamo un bicchiere di vino prima del pranzo della domenica per stimolare l’ appetito.

8. Con mia nonna, ho imparato il valore degli alimenti e l’importanza di evitare gli sprechi.

9. Oggi, ogni anno, si buttano più di seicento (600) milioni di tonnellate di cibo; cioè circa un sesto della produzione annuale di alimenti.

10. Tra quello che si perde nel processo produttivo e quello che si butta, perdiamo la possibilità di usufruire di un miliardo di tonnellate di cibo ogni anno.

11. Questo spreco è maggiore nei paesi industrializzati, e include alimenti che i consumatori buttano, e quelli che i venditori scartano a causa della loro apparenza e gli alimenti che non sono più vendibili dopo il periodo di scadenza. I numeri sono impressionanti.

12. La sola quantità di alimenti buttati dai consumatori  dei paesi industrializzati, circa 222 mila di tonnellate di beni alimentari, è  equivalente a tutta la produzione dell’Africa sub-sahariana.

13. In Europa e nel Nord America, ogni consumatore spreca, in media, centocinque (105) chili di cibo. In contrasto, nell’Africa sub-sahariana, lo spreco è in media di nove (9) chili, come nel sud e sud-est asiatico.

14. Se riusciremo a ridurre queste perdite e lo spreco di solo il venticinque (25) percento, avremmo cibo per alimentare circa cinquecento (500) milioni di persone senza dover produrre di più.

15. Questo dato diventa ancora più rilevante quando ci rendiamo conto che la popolazione mondiale andrà oltre i nove (9) miliardi di persone nel duemila e cinquanta (2050). Possiamo alimentare il mondo. Possiamo dare cibo a tutti, ma dobbiamo farlo, e possiamo farlo, preservando l’ambiente.

16. Pertanto, ridurre lo spreco, dev’essere un obbligo di tutti noi. Non solo delle nostre nonne!

17. C’è un’altra lezione che il mondo deve imparare: mangiare bene, basando la propria dieta su alimenti salutari a nutritivi.

18. La dieta mediterranea, un tempo basata principalmente su frutta e verdure fresca, è stata gradualmente sostituita da una alimentazione più calorica e più grassa.

19. Non è difficile vedere le conseguenze di questo cambio: quando vediamo che esistono più di 900 milioni di persone che soffrono la fame nel mondo, la realtà ci confronta con  un numero ancora maggiore di persone che soffrono di  problemi di sovrappeso e obesità.

20. La FAO, l’Organizzazione che sono stato chiamato a dirigere dal gennaio di quest’anno rappresenta un punto di riferimento per tutto il mondo per gli sforzi di ridurre la fame e la malnutrizione. Sono impegnato in un grande lavoro di rinnovamento e di adeguamento di questa grande organizzazione perché sia più vicina a chi ne ha bisogno.

21. Sono convinto che le miei origini calabresi, la sensibilità che mi viene dai miei nonni, abbiano avuto un ruolo fondamentale nel farmi avvicinare alle tematiche e al lavoro dell’Organizzazione.

Signore e Signori,

22. Credo, che per risolvere i problemi che abbiamo di fronte, dobbiamo guardare al passato.  E parte della mia storia comincia da qui.

23. Per questo è un grande onore per me ricevere la Cittadinanza Onoraria di Lamezia Terme. Ricevere questa onorificenza è per me più che un riconoscimento, un modo per ritornare, e riprendere contatto con la mia storia, con il mio passato. Esprimo il mio profondo riconoscimento alle autorità qui presenti. Sono particolarmente lieto di ricevere questa onorificenza dall’Amministrazione Comunale di Lamezia Terme e dal suo Sindaco, professor Gianni Speranza, che so particolarmente impegnato  per il rinnovamento e lo sviluppo di questa Regione d’Italia a me molto cara.

24. A nome mio e dei miei familiari qui presenti – mia moglie, mio figlio e i miei nipoti – desidero ringraziarvi sentitamente dal profondo del cuore.

Redazione@approdonews.it