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Il sindaco di Polistena Michele Tripodi replica a Giovanni Laruffa

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“Chi ha fallito non merita il consenso dei cittadini”

Il sindaco di Polistena Michele Tripodi replica a Giovanni Laruffa

“Chi ha fallito non merita il consenso dei cittadini”

 

 

Riceviamo e pubblichiamo:

Se c’è qualcuno che ha portato Polistena nella palude quello è Giovanni Laruffa insieme agli uomini della compagine che lo ha sostenuto ed avallato al comune, nel periodo dal 2005 al 2010, in tutte le sue scelte fallimentari e disastrose.
Il fallimento dell’Amministrazione Laruffa non sarà dimenticato o cancellato da finti pentimenti, che non meritano il perdono dei cittadini, anzi finiranno per amplificare il disgusto verso chi ancora insiste a rincorrere la poltrona per la quarta volta consecutiva dopo la sonora bocciature ricevuta nel 2010.
Solo dopo l’insediamento della nostra Amministrazione possiamo affermare che la città di Polistena ha imboccato un percorso di risalita, fondato su risultati concreti, su una nuova concezione dell’etica pubblica e del fare politica al servizio esclusivo del popolo.
Fosse stato per la precedente amministrazione che aveva azzerato la raccolta differenziata, oggi Polistena non sarebbe una città pulita con un livello di RD al 40% e la tassazione mantenuta bassa ed equa come per l’IMU abolita sulla prima casa. Fosse stato per Laruffa, Polistena non avrebbe oggi avuto traffico zero con una viabilità trasformata da problema ad opportunità di occupazione per i giovani, o non avrebbe visto riaperto il mercato coperto. Viceversa Parco Juvenilia sarebbe stato lasciato al pascolo delle pecore, lo sport e gli spazi per i giovani sacrificati e la cultura ancora concepita come ghiotta occasione di sperpero di quattrini o per finanziare manifestazioni grette come la sagra della capra.
Per non parlare delle campagne, prima abbandonate a se stesse, dove oggi l’attuale Amministrazione sta asfaltando strade, completando servizi, con estensione di rete fognante e illuminazione, riqualificando i quartieri popolari con scelte strategiche come a via Turati dove si stanno per collocare la farmacia comunale ed altri servizi sanitari.
Fossero rimaste ferme le lancette del tempo a quella pagina buia, ci ritroveremmo ancora con due sindaci, uno sulla carta e l’altro portavoce, con l’urbanistica ad personam ed i concorsi-farsa, e di certo senza l’assegno di sopravvivenza ai giovani e più bisognosi verso cui l’attuale Amministrazione dimostra massima vicinanza.
Quella triste pagina di storia amministrativa fortunatamente è stata chiusa e mai più ritornerà.
La città oggi sta crescendo in cultura, lotta alle mafie, in trasparenza, in diritti, in equità e giustizia sociale, e la fiducia della gente aumenta soprattutto tra i giovani con cui è facile dialogare e confrontarsi. Anche dall’esterno tutti riconoscono nel nostro modo di amministrare onesto, lineare ed innovativo, un modello da prendere a riferimento. Solo chi è accecato dall’odio, dalla brama del potere, fa finta di non accorgersi del grande lavoro di cambiamento portato avanti dall’attuale Amministrazione Comunale.
A Laruffa ed a tutti coloro pronti all’ammucchiata, simbolo del “rinnovato rinnovamento a parole” di Polistena non possiamo che rivolgere un “in bocca al lupo”, ben sapendo che alla fine saranno proprio i lupi della propria stessa mandria a sfociare nel cannibalismo.

Michele Tripodi
SINDACO DI POLISTENA