Il segretario-questore Nucera al XVI Congresso nazionale dei chimici in corso a palazzo Campanella
Mag 29, 2014 - redazione
“Una preziosa occasione per studiosi, ricercatori e docenti ma anche per i tanti giovani che si stanno accostando agli studi scientifici e che coltivano il sogno ambizioso di dare, in futuro, un contributo alla ricerca, vera chiave di volta nei progetti di sviluppo, strumento decisivo per l’acquisizione di conoscenze innovative e rivoluzionarie per il progresso della scienza”
Il segretario-questore Nucera al XVI Congresso nazionale dei chimici in corso a palazzo Campanella
“Una preziosa occasione per studiosi, ricercatori e docenti ma anche per i tanti giovani che si stanno accostando agli studi scientifici e che coltivano il sogno ambizioso di dare, in futuro, un contributo alla ricerca, vera chiave di volta nei progetti di sviluppo, strumento decisivo per l’acquisizione di conoscenze innovative e rivoluzionarie per il progresso della scienza”
“Non poteva esserci migliore sede di Reggio Calabria per ospitare il XVI Congresso nazionale dei Chimici ‘Vecchie eccellenze e nuove frontiere della Chimica italiana a due secoli dalla nascita di Raffaele Piria”, uno dei padri fondatori della chimica nel nostro Paese, figura di riferimento non solo per le significative scoperte scientifiche compiute, ma anche per la straordinaria capacità di trasmettere quella passione per la ricerca a tanti giovani allievi, divenuti poi, a loro volta, grazie anche al suo luminoso esempio, professori e studiosi di livello”.
Queste le parole del segretario-questore del Consiglio regionale Giovanni Nucera in occasione dell’apertura dei lavori a Palazzo Campanella del XVI Congresso nazionale dei chimici che si concluderà il prossimo 31 maggio.
“Una preziosa occasione per studiosi, ricercatori e docenti ma anche per i tanti giovani che si stanno accostando agli studi scientifici e che coltivano il sogno ambizioso – sottolinea Nucera – di dare, in futuro, un contributo alla ricerca, vera chiave di volta nei progetti di sviluppo, strumento decisivo per l’acquisizione di conoscenze innovative e rivoluzionarie per il progresso della scienza”.
“Per queste ragioni – prosegue il segretario- questore – non posso che esprimere, a nome della massima istituzione calabrese, un doveroso ringraziamento al Consiglio nazionale dei chimici per aver scelto la città dello Stretto quale cornice di questa prestigiosa assise che richiama illustri studiosi da tutto il Paese, nella consapevolezza che il dialogo costruttivo tra mondo scientifico ed accademico debba svolgersi sul terreno privilegiato di proposte serie ed innovative. La cultura scientifica – continua l’esponente politico – rappresenta strumento indispensabile per creare progresso e recuperare i ritardi accumulati, specie nella nostra regione, dove insistono preziose risorse ambientali in grado di contribuire a dischiudere insperati scenari di crescita – si pensi agli studi sul bergamotto – e per fare in modo che i tanti talenti possano rimanere a lavorare in Calabria collaborando a scrivere una bella pagina di sviluppo. Dobbiamo dunque ripartire dalle nostre università e far capire al Governo centrale come all’Unione Europea, che la quota di bilancio da destinare alla ricerca debba essere considerevolmente accresciuta, invertendo la pericolosa rotta intrapresa che vede, purtroppo invece, il costante ridimensionamento dei fondi”.
Secondo Giovanni Nucera, “Occorre dar vita ad una collaborazione costruttiva tra mondo scientifico, accademico e comparto imprenditoriale per condividere conoscenze capaci di produrre positive ricadute economiche sul territorio. Tutto questo riportando al centro delle politiche e degli interventi, l’uomo, la sua dignità ed il suo rispetto in un momento di crisi economica e di valori che, se non adeguatamente arginata ed affrontata con gli opportuni strumenti, può pericolosamente travolgere e trascinare via il bagaglio di civiltà fin qui costruito. Rischio, quest’ultimo che dobbiamo assolutamente allontanare”.
“Il ‘900 è stato un secolo di grandi traguardi; circa il 60% delle scoperte scientifiche della storia è da inserire in questi cento anni, ricchi di grandi acquisizioni. Dobbiamo rinnovare in questa sede il nostro tributo a Raffaele Piria, studioso che ha portato alto il nome della nostra terra e testimone della migliore calabresità” – ha concluso il segretario-questore del Consiglio regionale Giovanni Nucera.