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Il rischio di divorziare è scritto nel Dna

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Il divorzio potrebbe essere scritto nei geni. Già in passato numerosi studi avevano
evidenziato che il divorzio ricorre in famiglia nel corso delle generazioni, ma questo
non basta a dire se sia effetto dell’esistenza di ”geni del divorzio” ovvero tratti
genetici ereditari che predispongono alla dissoluzione del matrimonio o piuttosto
una trasmissione legata a fattori sociali, psicologici, insomma “all’insegnamento
ricevuto” dai propri genitori divorziati. Per capirlo gli esperti hanno attinto ai
registri delle adozioni in Svezia perché i figli adottivi respirano un ambiente
familiare distinto da quello della famiglia biologica di origine da cui deriva il
loro Dna. Quindi se i figli adottivi e i genitori biologici tendono entrambi a divorziare
significa che vi sono fattori genetici trasmessi di padre in figlio che rendono inclini
al divorzio. Se invece i figli adottivi e la famiglia adottiva tendono entrambi a
divorziare, ma non i genitori biologici di origine significa che la scelta del divorzio
è influenzata da fattori di natura sociologica, psicologica ambientale ma non genetica.
Ebbene con tre diversi gruppi di figli adottivi (decine di migliaia), gli esperti
hanno dimostrato che questi tendono a divorziare di più quando i genitori biologici
hanno vissuto a loro volta l’esperienza del divorzio, che non quando il divorzio
è avvenuto nella famiglia adottiva, segno che vi sono fattori ereditari (genetici)
legati al rischio individuale di divorziare. Il lavoro è stato pubblicato, evidenzia
Giovanni D’Agata, presidente dello “Sportello dei Diritti”, sulla rivista
Psychological Science, condotto tra Virginia Commonwealth University (VCU) a Richmond
(Usa) e Università di Lund (Svezia).