“Sono venuta a Rosarno perchè invitata dal sindaco, Elisabetta Tripodi, e dalla sua collega di Montasterace, Maria Carmela Lanzetta, che, quando mi hanno invitato, non hanno posto l’accento sulle minacce e sugli attentati che hanno subito, ma mi hanno solo chiesto attenzione per il loro territorio”
Il presidente della Camera Laura Boldrini in visita a Rosarno
“Sono venuta a Rosarno perchè invitata dal sindaco, Elisabetta Tripodi, e dalla sua collega di Montasterace, Maria Carmela Lanzetta, che, quando mi hanno invitato, non hanno posto l’accento sulle minacce e sugli attentati che hanno subito, ma mi hanno solo chiesto attenzione per il loro territorio”
Boldrini: “In minacce a donne sindaco anche sessismo”
ROSARNO (REGGIO CALABRIA) – Nelle minacce alle donne sindaco c’è “anche una componente sessista. E questo nel senso che per un certo tipo di mentalità come quella mafiosa, intimidire una donna è più facile. A loro voglio dimostrare vicinanza sia come donna che come Presidente della Camera”. Lo ha detto la presidente della Camera, Laura Boldrini, nella sua visita a Rosarno, in cui ha parlato delle minacce a Elisabetta Tripodi e Maria Carmela Lanzetta.
“Sono venuta a Rosarno perchè invitata dal sindaco, Elisabetta Tripodi, e dalla sua collega di Montasterace, Maria Carmela Lanzetta, che, quando mi hanno invitato, non hanno posto l’accento sulle minacce e sugli attentati che hanno subito, ma mi hanno solo chiesto attenzione per il loro territorio”, ha spiegato la presidente. A proposito di Maria Carmela Lanzetta e del suo recente annuncio di dimissioni, la presidente Boldrini ha detto di non volere “entrare nel merito della sua scelta, per la quale credo – ha aggiunto – tutti siamo tenuti al massimo rispetto. Quanto è accaduto, però, dimostra come sia complesso amministrare questa terra bellissima e difficile e quanto sia arduo mantenere la schiena dritta qui più che altrove e non essere lasciati soli”.
La ‘ndrangheta lede diritti umani, come in Paesi guerra
Quanto e’ accaduto di recente al sindaco di Nicotera, Francesco Pagano, contro l’abitazione del quale sono state sparate alcune raffiche di kalashnikov, “mi ricorda le scene cui ho assistito in passato nelle zone di guerra, in Paesi cioé che non riconoscono lo Stato di diritto. La presenza della ‘ndrangheta, ormai, e’ una vera e propria lesione ai diritti umani”. Lo ha detto a Rosarno la presidente della Camera, Laura Boldrini.
”Non si può chiedere ai cittadini di essere eroi – ha aggiunto Laura Boldrini – in un territorio in cui la presenza invasiva ed asfissiante della criminalità organizzata è un’autentica lesione dei diritti umani. Chi vive qui è un cittadino a libertà limitata”. “I problemi già gravi della Calabria – ha detto ancora il Presidente della Camera – sono resi più complessi dalla presenza della ‘ndrangheta. So che nella regione, ed in particolare a Rosarno, molto e’ stato fatto dalla magistratura e dalle forze dell’ordine, ma sono consapevole che le azioni repressive da sole non basteranno mai senza una svolta culturale”.
Cronisti locali rischiano vita
“Mi ha sempre colpito che in Calabria i quotidiani nazionali non hanno redazioni. Chi è esposto, invece, sono i cronisti locali, che mettono a repentaglio la loro vita per accendere i riflettori sulla regione”. Lo ha detto a Rosarno la presidente della Camera, Laura Boldrini. “In questo senso è significativo il fatto – ha aggiunto – che su quanto è accaduto al sindaco di Nicotera non ho trovato mezza riga sui giornali nazionali”.
Boldrini, politica rifletta su parole Papa
Politiche migratorie vanno governate con lucidità
“La politica, in materia di immigrazione, dovrebbe riflettere sulle parole di papa Francesco, che a Lampedusa ha parlato della nostra incapacità di piangere e di assumerci le nostre responsabilità”. Lo ha detto a Rosarno la presidente della Camera, Laura Boldrini. “La politica – ha aggiunto – dovrebbe anche uscire dalle contrapposizioni ideologiche, dal populismo e dall’utilizzo strumentale della materie migratorie, che devono essere governate con lucidità”.
“Non si può non riconoscere – ha detto ancora la presidente Boldrini – che anche sul tema dell’emergenza immigrazione la politica ha avuto e continua ad avere responsabilità. Non è accettabile l’improvvisazione, nè lasciare che i migranti vivano in condizioni disumane. Così come non è accettabile che i sindaci ed i cittadini della Piana di Gioia Tauro siano lasciati soli quando si occupano di immigrazione”. “Lo stesso atteggiamento di indifferenza che c’è stato nei confronti dei migranti – ha sottolineato Laura Boldrini – è stato riservato ai giovani calabresi vittime della crisi economica e che sono facile preda della ‘ndrangheta”.
Camera dia segnale unità
“Proprio ieri la Commissione Giustizia della Camera ha approvato all’unanimità la riforma della norma sul voto di scambio, per la quale si è tanto battuto don Luigi Ciotti. Ci auguriamo che anche l’Aula dia lo stesso segnale”. Lo ha detto a Rosarno la presidente della Camera, Laura Boldrini. “Nella riforma, che lunedì arriverà in Aula – ha aggiunto – si stabilisce che perchè si configuri il voto di scambio politico-mafioso non sia necessaria una dazione di denaro, ma anche ogni altra utilità”.
“Sempre alla Camera – ha aggiunto la presidente Boldrini – sono state presentate due proposte di legge in tema di confisca di beni. La Camera ha già approvato, inoltre, l’istituzione anche in questa legislatura della Commissione antimafia. Questo per mettervi al corrente dei provvedimenti in tema di lotta alla mafia che sono all’esame della Camera”. “In un’economia debole come quella calabrese – ha concluso Laura Boldrini – la criminalità organizzata ha mano libera. Contro questa tendenza bisogna rendere ancora più efficaci alcuni strumenti legislativi”.
Non lasciamo sole donne pentite
”Non lasciamo sole le donne appartenenti a famiglie di ‘ndrangheta che si sono pentite”. Lo ha detto a Rosarno la presidente della Camera, Laura Boldrini. “La Calabria – ha aggiunto – ha visto nascere una primavera femminile che va sostenuta. Vanno valorizzati, dunque, i percorsi di chi ha dimostrato un grande coraggio decidendo di collaborare con la giustizia, pur provenendo da potenti famiglie mafiose”.
”Quando parlo di sostegno – ha aggiunto la presidente Boldrini – penso ad una donna come Giusy Pesce, che si è ribellata alla sua famiglia decidendo di collaborare con la giustizia”. “Occorre rendere omaggio, inoltre – ha detto ancora la Presidente della Camera – a figure come Lea Garofalo e Maria Grazia Cacciola, che hanno pagato con la vita il loro coraggio. Occorre ricordare queste giovani vite parlandone nelle scuole e dedicando loro intere giornate di riflessione”.