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TAURIANOVA (RC), DOMENICA 05 MAGGIO 2024

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Il Pdl chiede al ministro Cancellieri l’invio di una Commissione antimafia al comune di Rende

Il Pdl chiede al ministro Cancellieri l’invio di una Commissione antimafia al comune di Rende

Attraverso un’interpellanza, diversi deputati chiedono la nomina di una Commissione di accesso citando anche l’iscrizione nel registro degli indagati dell’ex sindaco della città oggi consigliere provinciale del Pd

Il Pdl chiede al ministro Cancellieri l’invio di una Commissione antimafia al comune di Rende

Attraverso un’interpellanza, diversi deputati chiedono la nomina di una Commissione di accesso citando anche l’iscrizione nel registro degli indagati dell’ex sindaco della città oggi consigliere provinciale del Pd

 

 

RENDE – I deputati del Pdl Giovanni Dima, Iole Santelli, Lella Golfo, Nino Foti, Giuseppe Galati, Michele Traversa, hanno rivolto un’interpellanza urgente al minitro dell’Interno Anna Maria Cancelieri, chiedendo la nomina di una commissione d’accesso al Comune di Rende, grosso centro dell’hinterland cosentino, affinchè verifichi eventuali infiltrazioni mafiose. I parlamentari, fra l’altro, evidenziano che «con l’operazione «Terminator 4» della Direzione Distrettuale Antimafia di Catanzaro, che ha portato nel mese di dicembre 2011 all’esecuzione di 18 ordinanze di custodia cautelare in carcere nei confronti di esponenti e gregari della cosca Lanzino/Ruà di Cosenza, è emersa la capacità della ‘ndrangheta di controllare il voto in occasione delle competizioni elettorali. A seguito di questa operazione antimafia, – aggiungono – sono stati iscritti nel registro degli indagati per concorso esterno in associazione mafiosa, corruzione e voto di scambio l’ex sindaco del Comune di Rende (CS), attuale consigliere provinciale del Partito democratico, e l’ex assessore dello stesso Comune, già assessore provinciale in quota al Partito democratico e successivamente autosospesosi dall’incarico pubblico perchè rinviato a giudizio in un’altra inchiesta della DDA di Catanzaro con l’accusa di usura aggravata dalle modalità mafiose». Nell’interpellanza si evidenzia inoltre che «secondo quanto emerso dagli atti d’indagine, i due esponenti politici in questione, nelle vesti di sindaco ed assessore comunale del Comune di Rende, avrebbero affidato alla cooperativa «Rende 2000» l’esecuzione di alcuni lavori in cambio di voti e sostegno elettorale in occasione della competizione per il rinnovo del Consiglio provinciale di Cosenza del 2009 che si è conclusa con l’elezione di entrambi. La cooperativa in questione, – scrivono i deputati – che si è occupata, per conto del Comune di Rende, dello svolgimento di servizi di competenza comunale come la manutenzione delle fognature, la nettezza urbana, la cura del verde, i servizi cimiteriali, la manutenzione e la sorveglianza dei beni municipali, sarebbe stata gestita, secondo gli inquirenti, da esponenti di primo piano della criminalità organizzata locale destinatari dei provvedimenti giudiziari legati a questa operazione antimafia». Da qui la richiesta al ministro «se non ritenga necessario e non più differibile, visto il notevole lasso di tempo trascorso dall’emersione dei gravi fatti contestati dalla magistratura inquirente ai due ex amministratori comunali, promuovere l’accesso presso il Comune di Rende al fine di chiarire un quadro che, per come emerge dagli atti dell’inchiesta, sarebbe di un’evidente serietà». I deputati del Pdl Giovanni Dima, Iole Santelli, Lella Golfo, Nino Foti, Giuseppe Galati, Michele Traversa, hanno rivolto un’interpellanza urgente al ministro dell’Interno Anna Maria Cancelieri, chiedendo la nomina di una commissione d’accesso al Comune di Rende, grosso centro dell’hinterland cosentino, affinchè verifichi eventuali infiltrazioni mafiose.