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Il Parco dell’Aspromonte protagonista della riapertura del Museo nazionale di Reggio Calabria

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Su circa trentamila tagliandi d’ingresso campeggia la “firma” dell’Ente Parco, con la pubblicità dell’Aspromonte che “affianca” i due Guerrieri

Il Parco dell’Aspromonte protagonista della riapertura del Museo nazionale di Reggio Calabria

Su circa trentamila tagliandi d’ingresso campeggia la “firma” dell’Ente Parco, con la pubblicità dell’Aspromonte che “affianca” i due Guerrieri

 

 

L’Ente Parco dell’Aspromonte diventa protagonista della riapertura del Museo Nazionale di Reggio Calabria e del ritorno dei Bronzi di Riace nella loro “casa” naturale.
Su circa trentamila tagliandi d’ingresso, infatti, campeggia la “nostra firma”, con la pubblicità dell’Aspromonte che “affianca” i due Guerrieri, nuovamente visitabili nella moderna ed avanguardistica struttura di piazza De Nava inaugurata sabato scorso.
“Siamo convinti che bisogna agire su due fronti simultaneamente – ha affermato il Presidente dell’Ente Parco Giuseppe Bombino. – Da un lato tutelando e salvaguardando gli aspetti paesaggistici e naturalistici della nostra montagna, dall’altro valorizzando ogni singolo tratto che ne caratterizza il suo valore unico attraverso connotazioni marcate e risonanti. L’ente Parco ha accolto con grande entusiasmo la notizia della riapertura del Museo di Reggio Calabria e del ritorno dei Bronzi nella loro sede istituzionale, decidendo di cofinanziare circa trentamila tagliandi. Siamo convinti – ha concluso il Presidente Giuseppe Bombino – che non ci possa essere sviluppo per il nostro territorio senza un’adeguata e capillare promozione dell’eccellenze culturali che ne contraddistinguono la storia e la tradizione. In sinergia con gli altri Enti cercheremo di programmare una strategia comunicativa più ampia, che possa favorire un rilancio in chiave turistico-culturale del nuovo sito reggino nella piena coscienza che i due Bronzi di Riace rappresentino per questa terra un inesauribile patrimonio artistico, culturale e, se adeguatamente valorizzati, anche economico”.