Image Image Image Image Image Image Image Image Image Image

TAURIANOVA (RC), SABATO 04 MAGGIO 2024

Torna su

Torna su

 
 

Il Movimento per la vita approda a Cosenza

Il Movimento per la vita approda a Cosenza

Donne calabresi in rete: “Continueremo a dichiarare con forza che in questa società il diritto alla vita, alla pace, alla dignità è messo in pericolo non certo dalle nostre scelte, ma da una cultura patriarcale che continua a desiderare il controllo e il dominio sui nostri corpi”

Il Movimento per la vita approda a Cosenza

Donne calabresi in rete: “Continueremo a dichiarare con forza che in questa società il diritto alla vita, alla pace, alla dignità è messo in pericolo non certo dalle nostre scelte, ma da una cultura patriarcale che continua a desiderare il controllo e il dominio sui nostri corpi”

 

 

Riceviamo e pubblichiamo:

Sabato l’Arcivescovado ha accolto l’«inaugurazione» del Movimento per la Vita nella città di Cosenza. Le parole di Benedetto XVI, rilanciate da tutti gli organi di stampa il 14 dicembre, e la lettera del Vescovo di Locri-Gerace del 16 dicembre, delineano un attacco sempre più mirato e martellante alla libertà e l’autodeterminazione, in primo luogo delle donne. Noi continueremo a dichiarare con forza che in questa società il diritto alla vita, alla pace, alla dignità è messo in pericolo non certo dalle nostre scelte, ma da una cultura patriarcale che continua a desiderare il controllo e il dominio sui nostri corpi. L’attacco strisciante alla legge 194 si è fatto negli ultimi mesi più pressante e più subdolo: gli strumenti prescelti non sono più quelli dell’attacco diretto alla norma, per ottenerne l’abrogazione; piuttosto, l’altissimo (e crescente) numero di obiettori di coscienza, e la modifica legislativa della disciplina dei consultori familiari (attraverso – fra l’altro – l’ingresso in questi ultimi del Movimento per la Vita) stanno di fatto svuotando la legge stessa, rendendo sempre meno praticabile l’interruzione di gravidanza legale. Un’invasione sempre più autoritaria che vuole nuovamente relegare il corpo della donna a mero ‘riproduttore obbligato’ della specie. Contro questi attacchi noi rispondiamo rivendicando la necessaria libertà dei nostri corpi e delle nostre parole, la nostra autodeterminazione e agiremo nelle prossime settimane per promuovere momenti di riflessione e di lotta sul territorio regionale.

DCR – Donne Calabresi in Rete

donnecalabresiinrete.wordpress.com