Ministro Lorenzin inaugura Cardiochirurgia a Reggio
Nov 08, 2016 - redazione
Un momento dell'inaugurazione
REGGIO CALABRIA – Il ministro della Sanità Beatrice Lorenzin ha inaugurato negli Ospedali Riuniti di Reggio Calabria i nuovi reparti di Cardiochirurgia, Pronto soccorso e Neonatologia.
Al taglio del nastro hanno partecipato tra gli altri il presidente della Regione Calabria Mario Oliverio, il commissario straordinario per la sanità Massimo Scura, il prefetto Michele Di Bari e il direttore generale dell’Azienda ospedaliera Frank Benedetto.
“Quello che sta succedendo oggi a Reggio Calabria – ha detto la Lorenzin – è la dimostrazione che le cose si possono fare.
Servono tre cose: perseveranza, onestà e buona fede e risorse umane non solo sanitaria perché anche la politica deve fare la sua parte con decisioni ed obiettivi, con atti di indirizzo in grado di indicare il percorso. Tre componenti – ha aggiunto il ministro – che si sono incontrate in questo ospedale dove si apre un reparto che un polo d’attrazione non solo regionale”.
Alessandro Nicolò
“Quando la politica, anche se con i gradi di colonnello come nel caso del ministro per la Salute, diventa slogan del momento e si crogiola nei tagli dei nastri con chiari scopi elettoralistici, dimenticando che per realizzare la cardiochirurgia a Reggio Calabria l’impegno risale al 2009 – prima con il presidente Loiero e dopo con l’accelerata del presidente Scopelliti – rischia di degradare nella propaganda più becera e nell’annullamento della verità. E di fornire, così facendo, concime al populismo e all’antipolitica galoppante”. E’ quanto sostiene il capogruppo di Forza Italia in Consiglio regionale Alessandro Nicolò che aggiunge: “Si è trattato di un evento propagandistico e paradossale. Con l’effetto grottesco di un ministro della Repubblica che non solo strumentalizza l’inaugurazione della cardiochirurgia in piena campagna elettorale per il referendum del 4 dicembre, ma addirittura, pur sapendo che il presidente Oliverio e il commissario Scura sono il diavolo e l’acqua santa, ringrazia il commissario per il lavoro svolto. Quale lavoro svolto, se è lecito, egregio ministro? La sanità – sottolinea Nicolò – in Calabria, aldilà delle eccellenze che pure vi sono nonostante le disattenzioni del Governo Renzi, è subissata di inadempienze, criticità, inefficienze e sacrifici immani per i cittadini che avrebbero bisogno di prestazioni dignitose e invece vedono quotidianamente violato il diritto costituzionale alla salute. Questo è il disastro vero di cui il Governo non parla e di cui la Giunta regionale si disinteressa, presa com’è, quest’ultima, dalla ostinata quanto inutile richiesta al Governo di rimozione del commissario”.
Giuseppe Mangialavori
“La sanità calabrese, per virtù di spirito referendario, smette di colpo d’essere l’opaco mondo in cui accadono le peggiori nefandezze e, per bocca della ministra Lorenzin che taglia il nastro della cardiochirurgia reggina ascrivendosene i meriti, assurge – sostiene il consigliere regionale della Casa delle libertà Giuseppe Mangialavori – a luogo eccelso in cui tutto va bene madama la marchesa. E chi dice il contrario, o ricorda che in ogni territorio della Calabria gli ospedali non funzionano mentre pullulano i disservizi a danno della salute del cittadino, magari si becca l’accusa di gufismo. Una rappresentazione così falsata e distorta delle condizioni vere in cui soggiace la sanità pubblica – aggiunge Mangialavori – non s’era mai vista. Ma ciò che impressiona, aldilà dell’utilizzo politico dell’evento che denota poca considerazione della libertà d’opinione dei cittadini, è l’accondiscendenza passiva e irriguardosa del diritto alla verità del presidente Oliverio. Il quale, anche dinanzi agli osanna della ministra indirizzati alla struttura commissariale che in Calabria ha palesemente acuito ogni disagio piuttosto che alleviarlo fin da quando s’è insediata, incredibilmente tace. E, pur di tenere il gioco propagandistico in atto per non scontentare il renzismo a caccia di consensi per il sì, sopporta che le bugie straccino lo stesso principio di realtà”. Conclude il consigliere regionale d’opposizione: “I calabresi però hanno gli occhi aperti e le orecchie ben allertate. E la risposta, a queste messinscene a uso di telecamere, web e taccuini, la daranno nell’urna, quando il 4 dicembre diranno no, tondo e secco, a una riforma pasticciata della Costituzione e ad ogni tentativo di mistificazione della realtà”.