C’è il timore di accorpamenti. Commissariato Cittanova in vantaggio su Taurianova e Polistena, la differenza la fanno gli alloggi. All’interno della news l’articolo de La stampa a firma di Massimo Numa, nel quale si evidenzia la volontà del Governo di chiudere i commissariati per contenere le spese
dell’editore LUIGI LONGO
Paventata chiusura Commissariato Taurianova: l’intervento del sociologo Petullà
Il Governo taglia, commissariati a rischio chiusura
C’è il timore di accorpamenti. Commissariato Cittanova in vantaggio su Taurianova e Polistena, la differenza la fanno gli alloggi. All’interno della news l’articolo de La stampa a firma di Massimo Numa, nel quale si evidenzia la volontà del Governo di chiudere i commissariati per contenere le spese
dell’editore Luigi Longo
TAURIANOVA – La nostra supposizone di un eventuale accorpamento dei commissariati della piana di Gioia Tauro è divenuta realtà. Ci fa piacere che tutta la stampa calabrese abbia dato risalto ad una nostra preoccupazione. La nostra battaglia non vuole essere un’iniziativa campanilistica, e ci guardiamo bene dal fare una guerra tra poveri con i nostri comuni vicini. Ma come abbiamo detto, la città di Taurianova oggi merita di non perdere il commissariato di Ps locale, per una serie di ragioni: innanzitutto la presenza massiccia ed asfissiante di macro e micro criminalità. In un anno si sono registrate oltre 100 macchine bruciate, rapine e furti in appartamanento, senza dimenticare gli atti intimidatori subiti dai politici locali, con in testa il sindaco della città Domenico Romeo. Oggi chiudere il commissariato di Taurianova significherebbe un abbandono della città da parte dello Stato, mortificando un’intera comunità. Taurianova con questi numeri criminali ha bisogno di una tutela maggiore, altro che chiudere un apparato di sicurezza. A Roma si guardano i conti, il commissariato di Taurianova è quello messo più male in termini di spese e benefici, deve pagare l’affitto dei locali alla curia di Oppido- Palmi. A Cittanova invece la struttura è tutta gratis, così come a Polistena che però deve pagare il pernottamento (alloggi) al proprio personale di fuori regione.
Alla luce di questo, è chiaro perchè Cittanova ha tutte le caratteristiche per essere in vantaggio sugli altri commissariati. Abbiamo chiesto al sindaco di Taurianova di occuparsi della vicenda, e la risposta è stata positiva, ci auguriamo che nel giro di pochi giorni il nostro sindaco possa trovare una soluzione operativa che permetta l’abbinata affitto + alloggi per gli agenti di polizia. Confidiamo che la nostra deputata Angela Napoli continui nella sua e nostra battaglia a difesa della città di Taurianova, e che i partiti di opposizione possano fungere da stimolo per la maggioranza, nell’interesse dell’intera comunità
ARTICOLO APPARSO SU “LA STAMPA” DI MASSIMO NUMA:
TORINO – La scure del ministro dell’Interno forse sarà un po’ meno pesante rispetto alle previsioni, dopo il summit sindacati-Cancellieri avvenuto a Roma nei giorni scorsi, ma i timori di un drastico ridimensionamento dei servizi per la tutela del territorio piemontese sono tutt’altro che fugati. Tra le ipotesi, per quanto riguarda la metropoli, l’accorpamento di alcuni commissariati cittadini, in particolare quelli delle periferie e della collina. Si torna, almeno in teoria, ai poli, un progetto nato nel 2000 e poi abbandonato nel volgere di un paio d’anni.
Concretamente, se i tagli dovessero trasformarsi in realtà, riguarderebbero soprattutto la percezione della sicurezza da parte dei cittadini; la chiusura di un commissariato, in una delle aree urbane più a rischio, può essere interpretata come una ritirata dello Stato anche se, in realtà, per quanto riguarda turni, numero di pattuglie, uffici amministrativi, non cambierebbe nulla.
L’obiettivo è quello di non disperdere energie preziose, per concentrarsi via via sulle vere emergenza. I presidi Tav non subiranno alcun tipo di conseguenze e vengono modulati in base alle esigenze del momento, mentre – secondo le indicazioni del ministero – ci sarà una razionalizzazione delle forze in campo. Spiega il consigliere nazionale del Sap Massimo Montebove: «Siamo riusciti a ottenere dal ministro la promessa che non saranno tagliati posti in Polstrada, Polfer e postale. E’ necessario ora evitare l’accorpamento dei commissariati perché i presidi del territorio offrono servizi fondamentali ai cittadini. Lo diremo con forza al questore».
L’incontro tra i segretari di tutte le sigle della polizia e il questore Aldo Faraoni si terrà tra pochi giorni; sul tavolo una lunga serie di problemi, legati non solo ai probabili tagli, ma anche legati alla stessa fisionomia dell’attuale struttura della sicurezza. Si parlerà degli assetti futuri, quando tutte le forze in campo dovranno fare i conti con scenari (e risorse finanziarie) completamente diversi. Più sinergia tra polizia e carabinieri per evitare doppie presenze sullo stesso territorio, tipo una compagnia e un commissariato nella stessa cittadina. E poi il ruolo delle specialità della polizia.
Il distaccamento di Pinerolo sembra ormai destinato alla chiusura, con il trasferimento degli agenti a Torino e nelle sedi superstiti, mentre alcuni uffici Polfer potrebbero essere accorpati nel prossimo futuro. Tra sindacati e ministero è in atto una tregua, ma i problemi sono stati solo rinviati, e di poco. Tagli a parte, resta la drammatica questione delle risorse, ridotte ai minimi termini. Mancano auto, mezzi tecnici. Persino la carta per fotocopiatrici.