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TAURIANOVA (RC), GIOVEDì 02 MAGGIO 2024

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Il Governo scioglie il consiglio comunale di Canolo Riscontrate possibili infiltrazioni della 'ndrangheta

Il Governo scioglie il consiglio comunale di Canolo Riscontrate possibili infiltrazioni della 'ndrangheta
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CANOLO – È stato sciolto per sospette infiltrazioni della criminalità organizzata il consiglio comunale di Canolo. La decisione del Governo Gentiloni, su proposta del ministro dell’Interno Marco Minniti, è giunta durante la seduta del Consiglio dei ministri che si è svolta oggi 5 maggio. Il piccolo Comune era finito sotto la lente della Prefettura lo scorso 13 ottobre quando era stata inviata la commissione di accesso agli atti per verificare se ci fossero ingerenze della ‘ndrangheta nell’attività amministrativa.

Su delega del Ministro dell’Interno, infatti, il prefetto di Reggio Calabria, Michele di Bari, aveva ordinato un accesso ispettivo antimafia presso il Comune del centro montano della Locride. La Commissione d’indagine era composta dal viceprefetto aggiunto Eugenia Salvo, da Eugenio Barillà, funzionario amministrativo e da Pietro Maldonato, funzionario economico finanziario, tutti in servizio presso la Prefettura di Reggio Calabria.

A Canolo il sindaco in carica era una donna, Rosita Femia, che aveva ottenuto il secondo mandato nel 2014 arrivando al 58,58 per cento dei voti superando la rivale Raffaella Cortale che si era attestata al 41,41 per cento. Femia era stata eletta, a 29 anni, per la prima volta sindaco di Canolo con la lista Unione e Progresso, il 7 giugno del 2009 ottenendo 377 preferenze contro le 205 di Francesco Franconeri della lista Democrazia e Lavoro per la Rinascita di Canolo.