Il deputato del Pd Ernesto Magorno contro la dismissione della Commercio e Finanza Spa
Nov 02, 2013 - redazione
Presentata un’interrogazione a risposta scritta al Ministro del lavoro e delle politiche sociali e al Ministro dello sviluppo economico
Il deputato del Pd Ernesto Magorno contro la dismissione della Commercio e Finanza Spa
Presentata un’interrogazione a risposta scritta al Ministro del lavoro e delle politiche sociali e al Ministro dello sviluppo economico
Il Deputato del Pd Ernesto Magorno ha presentato una interrogazione a risposta scritta al Ministro del lavoro e delle politiche sociali e al Ministro dello sviluppo economico. Nell’interrogazione Magorno chiede ai due Ministri: <<Per quanto di competenza, quali iniziative intendano avviare al fine di scongiurare la dismissione della Commercio e Finanza spa, unica società di leasing ben strutturata e presente nel Sud, in cui vi operano oltre 100 lavoratori tra dipendenti, agenti e collaboratori e che si è distinta per aver dato un notevole contribuito all’economia del Meridione >>. In premessa il Deputato spiega i diversi passaggi che hanno prodotto le problematiche attuali: << La Commercio e Finanza spa con sede a Napoli opera da oltre 30 anni nel settore del leasing e del factoring; è il frutto dell’accorpamento del parabancario in un’unica società deciso dal Banco di Napoli, che era inizialmente entrato nel settore unitamente a Barclays. La vocazione meridionale si sviluppa negli anni ’80 tramite il convenzionamento con la Cassa per il Mezzogiorno che porta la società a diventare leader al Sud per le operazioni di leasing agevolato. Nel 2002, a seguito dell’acquisizione del Banco Napoli da parte del San Paolo, la Commercio confluisce nel gruppo Cassa di Risparmio di Ferrara (Carife); con una rete iniziale di 9 agenzie esclusive su tutto il territorio, profonda esperienza del management e una struttura snella ed efficiente, la società porta subito a Carife oltre 30 milioni gli utili netti nel periodo 2003-2009, tra l’altro alimentando la provvista in prevalenza con operazioni di cartolarizzazione dei crediti leasing. Dal 2008 – scrive ancora Magorno – alla crisi sistemica si aggiunge quella di Carife, che riduce progressivamente la propria quota di provvista e l’operatività sul mercato di Commercio e Finanza: lo stipulato leasing passa dai 680 milioni di euro del 2007 ai 102 del 2012, il factoring da un investimento di 400 milioni di euro a 90 milioni. Pertanto negli anni 2010-2012, a causa dei pesanti accantonamenti, la società registra perdite complessive per quasi 2 milioni di euro. Nonostante la nuova proprietà, rimane la caratterizzazione meridionale della società, che ha continuato ad investire in prevalenza al Sud (65 per cento lo stipulato leasing nel 2012, mentre il factoring è rimasto tutto in Campania), specializzandosi nel frattempo nella gestione delle operazioni con ricorso al fondo di garanzia. Il Ministro dell’economia e delle finanze, con decreto n. 151 del 27 maggio 2013, ha disposto, su proposta della Banca d’Italia – intervenuta a seguito delle sfavorevoli risultanze degli accertamenti ispettivi di vigilanza –, lo scioglimento degli organi con funzioni di amministrazione e controllo della Cassa di Risparmio di Ferrara spa e la sottoposizione della stessa ad amministrazione straordinaria, a decorrere dal 30 maggio 2013. I commissari puntano ad un drastico ridimensionamento del personale da 63 a 13 unità, con l’obiettivo di dismettere l’attività rilevando per Commercio e Finanza l’impossibilità di reperire il funding necessario e il grave squilibrio gestionale tra costi e ricavi. Le periodiche verifiche della vigilanza su Commercio e Finanza, anche recenti, non hanno rilevato alcuna anomalia e, nonostante la crisi economica, l’attività della società sostanzialmente procede bene>>. Da qui la richiesta ai Ministri competenti di un impegno per questa Società ed evitare – dice Magorno – << Che il sud non venga privato di un importante attore economico che ha ben operato nel corso della sua attività e che venga altresì scongiurata la paventata e drastica, riduzione di personale nella Commercio e Finanza >>.
Interrogazione a risposta scritta 4-02355 presentato da MAGORNO Ernesto testo di Mercoledì 30 ottobre 2013, seduta n. 108
MAGORNO. — Al Ministro del lavoro e delle politiche sociali, al Ministro dello sviluppo economico. — Per sapere – premesso che:
la Commercio e Finanza spa con sede a Napoli opera da oltre 30 anni nel settore del leasing e del factoring;
è il frutto dell’accorpamento del parabancario in un’unica società deciso dal Banco di Napoli, che era inizialmente entrato nel settore unitamente a Barclays;
la vocazione meridionale si sviluppa negli anni ’80 tramite il convenzionamento con la Cassa per il Mezzogiorno che porta la società a diventare leader al Sud per le operazioni dileasing agevolato;
nel 2002, a seguito dell’acquisizione del Banco Napoli da parte del San Paolo, la Commercio confluisce nel gruppo Cassa di Risparmio di Ferrara (Carife);
con una rete iniziale di 9 agenzie esclusive su tutto il territorio, profonda esperienza del management e una struttura snella ed efficiente, la società porta subito a Carife oltre 30 milioni gli utili netti nel periodo 2003-2009, tra l’altro alimentando la provvista in prevalenza con operazioni di cartolarizzazione dei crediti leasing;
dal 2008 alla crisi sistemica si aggiunge quella di Carife, che riduce progressivamente la propria quota di provvista e l’operatività sul mercato di Commercio e Finanza: lo stipulatoleasing passa dai 680 milioni di euro del 2007 ai 102 del 2012, il factoring da un investimento di 400 milioni di euro a 90 milioni;
pertanto negli anni 2010-2012, a causa dei pesanti accantonamenti, la società registra perdite complessive per quasi 2 milioni di euro;
nonostante la nuova proprietà, rimane la caratterizzazione meridionale della società, che ha continuato ad investire in prevalenza al Sud (65 per cento lo stipulato leasing nel 2012, mentre il factoring è rimasto tutto in Campania), specializzandosi nel frattempo nella gestione delle operazioni con ricorso al fondo di garanzia;
il Ministro dell’economia e delle finanze, con decreto n. 151 del 27 maggio 2013, ha disposto, su proposta della Banca d’Italia – intervenuta a seguito delle sfavorevoli risultanze degli accertamenti ispettivi di vigilanza –, lo scioglimento degli organi con funzioni di amministrazione e controllo della Cassa di Risparmio di Ferrara spa e la sottoposizione della stessa ad amministrazione straordinaria, a decorrere dal 30 maggio 2013;
i commissari puntano ad un drastico ridimensionamento del personale da 63 a 13 unità, con l’obiettivo di dismettere l’attività rilevando per Commercio e Finanza l’impossibilità di reperire il funding necessario e il grave squilibrio gestionale tra costi e ricavi;
le periodiche verifiche della vigilanza su Commercio e Finanza, anche recenti, non hanno rilevato alcuna anomalia e, nonostante la crisi economica, l’attività della società sostanzialmente procede bene –:
se i Ministri interrogati siano a conoscenza di quanto esposto e, per quanto di competenza, quali iniziative intendano avviare al fine di scongiurare la dismissione della Commercio e Finanza, unica società di leasing ben strutturata e presente nel Sud, in cui vi operano oltre 100 lavoratori tra dipendenti, agenti e collaboratori e che si è distinta per aver dato un notevole contribuito all’economia del Meridione. (4-02355)