Editoriale di Maurizio Compagnone
Il debito pubblico italiano barattato con i principali brand italiani?
Editoriale di Maurizio Compagnone
L’Italia con 2,9 trilioni di euro di debito, con un governo incapace e congelato dalla Merkel versa in uno stato di disperazione. Fino ad oggi la BCE grazie a Draghi ha comprato titoli italiani alleggerendo la pressione sul debito. Ma a breve la BCE non potrà più continuare a comperare i titoli italiani, chi pensate possa essere, tra gli investitori esteri, interessato ai titoli italiani?
In ambienti riservati i titoli sono considerati carta straccia.
La tranquillità del governo italiano lascia basiti, uno tsunami si sta per abbattere sui titoli italiani, ma il governo sembra non essere interessato, assumono sempre la posizione di osservatori passivi, mai che prendano decisioni in anticipo.
Vorremmo ricordare al governo Renzi, che nel 2014 le banche nazionali italiane dovranno ridurre l’acquisto del debito italiano, e non è possibile che si risponda – Il Ministero del Tesoro emetterà più titoli rispetto al debito – se questa è la formula magica, ricordiamo che i sacchetti di sabbia possono solo rallentare l’energia cinetica di un’Onda in arrivo ma non possono fermarla.
La domanda è d’uopo “Chi comprerà il surplus di titoli, soprattutto alla luce delle nuove direttive della BCE che impone alle banche italiane di ridurre il trend di acquisto utilizzato fino ad oggi?
Perché il Governo non informa i cittadini sul rischio “Titoli”, sarebbe più produttivo se il Ministro Padoan informasse il Paese.
Un altro paese membro della UE la “Spagna” nelle medesime condizioni dell’Italia ha annunciato che nel 2014 emetterà meno debito, questo sì che significa parlare, non posizionare sacchetti di sabbia, come ha sempre fatto l’Italia, ma barriere di roccia.
L’economia spagnola rispetto l’Italia è più performante soprattutto dopo che sono stati aperti canali commerciali con il Marocco e un altro punto a favore i costi inferiori della produzione la rendono più competitiva.
L’economia italiana soffre di una stagnazione che si porta da lungo tempo a causa di diversi fattori, l’accesso al credito tra i principali, il ritardo del pagamento delle Pubbliche Amministrazioni che hanno ucciso molte imprese, e la perdita di competitività nelle esportazioni.
In parole povere l’Italia la politica l’ha messa in ginocchio.
Nell’incontro, più uno scontro a detta dei partecipanti, tra alti funzionari di Bruxelles e di Berlino, i tedeschi hanno sottolineato che la Germania è poco propensa di continuare a finanziare i paesi del Mediterraneo.
Anche i rapporti tra il Presidente Draghi/BCE e Bundesbank sono molto tesi, la Banca tedesca ha ricordato a Draghi che la BCE non può continuare ad essere la croce rossa dell’Italia.
L’Italia non è più nelle condizioni di onorare i debiti contratti. Il caso Italia sta diventando disperato ma la politica sembra non accorgersene è necessario un immediato cambio di rotta, prima che il contagio esploda anche alla Francia terza economia europea.
In Italia sono bravissimi nella finanza creativa, nessun uomo di governo ha mai rivelato che alle Banche italiane veniva imposto di comprare titoli italiani, ora che i nodi vengono al pettine e le banche italiane non potranno più soccorrere il debito italiano, chi comprerà la quota che le banche non potranno più comprare, con questa spada il Ministero pensa di emettere più titoli rispetto al debito? Qualcosa ci sfugge.
L’Europa ha riempito i forzieri delle Banche italiane per finanziare le imprese e non pompare nel debito, come hanno fatto.
La vittoria della Merkel nelle ultime elezioni hanno accresciuto il peso della Germania in Europa.
La BCE non può pensare di continuare a pompare denaro all’Italia se il denaro non viene usato nel giusto modo. Piuttosto meglio rafforzare la Germania volano economico dell’Europa.
In Italia siamo abituati a voli pindarici, andiamo a caldeggiare i nostri titoli nel paese del Sol Levante sperando in una magnanimità di Abe.
Le Banche italiane hanno un altro gap rispetto agli istituti di credito esteri, la loro esposizione è legata anche ai derivati che ammontano a a 31,7 miliardi di Euro.
Mario Draghi non poteva non sapere, all’epoca era direttore generale del Tesoro italiano e lavorava con Vincenzo La Via, capo del dipartimento debito e la sig.ra Cannata, funzionario al debito e al deficit contabilità. La Via ha lasciato il Tesoro nel 2000 e da capo dipartimento, grazie alla buona amicizia con Draghi è stato nominato direttore generale, in novembre 2013 l’ex Ministro Saccomanni lo ha nominato capo del comitato per le privatizzazioni di cui fanno parte la Anna Maria Artoni, Angelo Provasoli. Massimo Capuano, Piergaetano Marchetti.
Quindi non poteva non sapere dell’esposizione delle Banche italiane verso i derivati. Alla BCE bocche cucite anche se qualcuno dice: “Draghi era presente alla approvazione dei contratti derivati nel 1990 prima di approdare alla Goldman Sachs nel 2002”. Parole brevi ma eloquenti
Un altro aspetto inquietante: La sig. Cannata la funzionaria della gestione del debito, è la stessa Maria Cannata che fu visitata dalla Guardia di Finanza nell’aprile del 2012 a cui la GDF si è rivolta per i derivati? E’ la stessa signora che nella TV di stato ha dichiarato in novembre 2013 che le banche italiane non avrebbero più comprato titoli italiani?
La Cannata subito dopo la laurea in Matematica, dopo un anno come insegnante e 1 anno nelle Ferrovie dello Stato, è entrata nel Ministero del Tesoro come analista statistico esperta nella gestione del debito pubblico. Ha seguito per il Tesoro in prima persona, la transizione da Lira a Euro.
E’ membro del sottocomitato UE per i disegni di legge nei mercati obbligazionari, membro della gruppo direttivo dell’OCSE per la gestione del debito pubblico e della Governance dell’OCSE .
Quindi come è possibile che Draghi affiancato da una donna che mangiava debito in tutti suoi incarichi non sapesse dei derivati?????
Tutte le parole trionfaliste che la Cannata ha pronunciato con Draghi sono piene di falsità. La Cannata ha “ACCANNATO” il dormiente popolo italiano.
Quello che ha dichiarato la Cannata non sposa con la tabella del debito di cui lei, massima esperta, non poteva non sapere.
Tutto questo ci porta a pensare che Draghi sistemando tutte le sue persone nei posti chiave, ha il controllo che l’informazione rimanga riservata. Mirabilmente tutte le persone dello staff di Draghi che hanno seguito il “debito” sono posizionati in posti chiave in Italia e in Europa.
La finanza creativa in voga in Italia altera i dati statistici della vera realtà del Paese e cosi non viene detto che le sue finanze sono in una situazione disperata, il debito continua a crescere e ad erodere il potere di acquisto. Nonostante tale scenario la classe politica non propone manovre definitive al rilancio dell’economia del paese unica strada per abbattere il debito pubblico.
Chi sarà quel folle che intende nel 2014 investire nel debito italiano? La Cannata pensa al Sol Levante, dimentica che i giapponesi prima di compiere una operazione ci pensano non 100 ma 1000, volte e aspettare tanto significa mandare nel precipizio il paese.
I leader dei 2 partiti di governo puntano ad un accordo della riforma costituzionale per risolvere l’annoso problema della ingovernabilità del paese.
L’ingovernabilità rappresenta solo uno dei 2 aspetti, quale è il rischio per il nostro paese con i nuovi governanti? Una Italia in Saldo???
Intanto il problema del debito pubblico, priorità del paese, rimane non una priorità
Il governo è talmente superficiale che si attarda nelle misure atte ad impedire che il debito divori la ricchezza del Paese.
L’Italia rappresenta un caso disperato al pari della Grecia, funzionari corrotti che alterano i bilanci per far apparire all’investitore quello che l’Italia non è. Un paese da rifondare le infrastrutture per la corruzione sono fatiscenti, i finanziamenti vengono assorbiti dal cancro della corruzione, ma il popolo sonnecchia.
In paesi che stavano meglio dell’Italia il POPOLO ha occupato il parlamento e l’Italia… aspetta…..
L’Italia nel 2013 ha falsificato i dati statistici economici di un intero trimestre.
Sul Paese divorato da una classe dirigente corrotta e incompetente si sta per abbattere una delle più pesanti catastrofi economiche. La Grecia sorride dopo un periodo buio, le carceri sono piene di corrotti, ex Ministri del Pasok, industriali, giudici, banchieri, ecc ecc
La Grecia si risolleva dopo essere stata ripulita dai faccendieri che l’hanno divorata, qualche hanno fa sarebbero passati indenni dalle forche della giustizia, oggi non è più così. I dossier sui politici greci sono in mano a giudici di seconda linea che cercano il riscatto dopo anni di oscuramento. In Italia non c’è uomo politico che non abbia un suo dossier, qualcuno con un dossier di oltre 800 pagine per affari sporchi in Sicilia è stato promosso da uno che della Giustizia ne ha fatto un sua Cupola personale, questa è la fotografia emblematica dell’Italia. Un paese in mano a faccendieri, affaristi, politici al servizio delle mafie, purtroppo la corruzione è scesa anche in periferia non c’è sindaco o piccolo amministratore che ha un suo dossier.
Questa è la terribile fotografia di un Paese allo sbando. Pensare ad ribaltamento dello Status Quo è estremamente pericoloso, si rischia di mettere il Paese in uno stato di Vacatio, molto pericoloso per la democrazia. Le forze armate dovranno sostituirsi alle istituzioni. La Spagna sta attuando una politica di pulizia al suo interno e si sta aprendo ai mercati del nord africa.
I governanti italiani più che amministrare, fanno comunicazione, metabolizzano i malumori del popolo italiano e lo applicano alle ricette statistiche, cucite sui malumori di quel popolo che tutti i giorni si reca al mercato.
La comunicazione è un mezzo molto delicato ed è facilmente condizionabile, la stampa libera in Italia non esiste, non c’è editore che non sia plagiabile. C’è chi ha parenti stretti che lavorano nel più importante giornale italiano, pensate voi se si permette l’editore di attaccare il governo.
Quindi il debito italiano che nel 2010 era al 116% oggi ha sforato il 133% dati ufficiali, ma sia nel 2010 che a fine 2013 i dati statistici sono stati volutamente sottostimati.
Ci domandiamo se la scelta della Cannata sia stata ponderata per ACCANNARE il popolo italiano credulone.
Nessuno è innocente, durante i governi Berlusconi, enormi capitali sono evaporati sotto numerosi capitoli di spesa a ragnatela, difficile secondo la loro logica da individuare.
Dimenticano che ogni spostamento pur complicato che sia ha una partenza e un arrivo, basta seguire la rotta giusta e tutti i pezzi tornano al loro posto, i fili intrecciati si sciolgono e diventano fili retti.
Il denaro veniva spalmato sulle fondazioni ONLUS sociali, dove guarda caso nel consiglio c’era un referente, che triangolava il denaro ottenuto dal governo Berlusconi verso conti privati. Le ONLUS non sono soggette a controlli, ma pure se lo fossero la politica ha inserito ai vertici della GDF uomini “morbidi”.
Il patriottismo del popolo italiano non ha confronti, nel 2014 gli italiani hanno messo mano al portafoglio per comprare 1,7 Mld di bond a scadenza 2028 ad un costo agevolato.
Questi salvatori della patria sanno cosa può accadere ai loro risparmi se l’Italia è inadempiente?
L’Italia tra le grandi economie europee è il Paese che ha il più alto debito in rapporto al Pil, i titoli italiani hanno la più alta percentuale di debito sia a breve termine che a medio termine.
Il 70% del debito italiano è intorno al 7° anno, mentre il tasso variabile si assottiglia a lungo termine..
Vi allegheremo una tabella di sintesi, dove si nota che il tasso variabile scende mentre sale il tasso fisso.
La colonna gialla rappresenta l’index-linked “forma di investimento dove il rendimento è legato all’andamento di uno o più indici azionari, di solito viene associato a polizze assicurative sulla vita, pensionistiche in parole povere a tutela del tenore di vita nel tempo. Nel grafico che verrà allegato si vede che la percentuale è cresciuta 10 volte in 10 anni.
E’ come dire che chi ha pensato di garantirsi una pensione con una polizza vita in realtà la stessa è legata alla crescita del paese più povero del pianeta lo Zimbabwe.
Eppure il paese ha avuto la sua opportunità ma non ha saputo coglierla, governi poco audaci che hanno sempre più pensato alla sopravvivenza politica che al vero problema del paese, le riforme strutturali. I governanti vivono di illusione che trasmettono al popolo vedrete che domani… dopo domani…. E via dicendo le cose cambieranno.
Intanto il settore bancario ha bruciato il denaro ricevuto dalla BCE per comprare titoli di stato come qualcuno ha imposto loro, piuttosto che finanziare famiglie e imprese tessuto produttivo del Paese.
Queste banche ora sono al collasso. Le sofferenze crescono l’NPL (crediti finanziari non performing) oggi sono tre volte superiori a quante erano sei anni fa siamo al 14% e continuano a crescere, le famiglie continuano ad indebitarsi, le imprese che hanno ricevuto negli anni passati crediti non riescono più a restituire i prestiti ricevuti. La perdita di case delle famiglie è in aumento, molte famiglie non riescono più a far fronte al pagamento dei mutui. Ormai gli istituti di credito italiani a rischio sono il 30% e sono in crescita, anche per mancanza di prospettive economiche in un contesto economico debole dell’economia italiana.
L’Italia ha bisogno al più presto di un rilancio economico, ma la Luce alla fine del tunnel è lontana. E prospettive non ce ne sono in quanto è iniziato il declino economico planetario.
Le scarse risorse dei cittadini consumatori non possono permettere il rilancio dell’economia, la concentrazione della ricchezza in poche mani impedisce lo sviluppo dell’economia. Esempio un magnate con capitali economici miliardari potrà comprare 5-10-20 vetture 2-3-4 aerei ma poi si ferma li, se invece il capitale del magnate fosse ripartito su milioni di persone i beni acquistati sarebbero distribuiti sul milione di persone. Pensate al Pil del pianeta in mano a pochi se fosse ridistribuito tra gli abitanti del pianeta. Non ci sarebbe povertà l’economia sarebbe florida in ogni paese.
Ma non è così e quindi bisogna tornare all’amara realtà. L’Italia avrà un Pil statico nel 2014 per tornare ad una timida crescita dello 0,6% nel 2015. Con queste prospettive sarà un 2014 difficilissimo. In Italia negli anni 2003-2013 mentre gli altri paesi crescevano registrando ottime performance, in Italia la crescita, anche per mancanza di guida, si è attestata ad un misero 0,5%. Questo dimostra che è un paese che soffre di un peso strutturale che la sta soffocando, l’aumento della spesa dello Stato si sta pericolosamente ripercuotendo sul debito pubblico a lungo termine. In parole povere l’Italia è un malato di cancro che sopravvive solo per le terapie tumorali, ma quando le metastasi si impadroniranno di tutto il corpo, dell’Italia rimarrà solo lo scheletro asciutto.
Il Governo Renzi, non ha la forza e la libertà di mettere mano alle riforme strutturali, deve pensare alla sopravvivenza del governo e non ha tempo di attuare riforme necessarie.
Meglio qualche balzello in più IMU-Mini IMU- Super IMU- Super Mario-, ulteriori tagli al Welfare per una parvenza di efficienza, le maggiori entrate da nuove tasse vengono usate per maggiori spese dello Stato, piuttosto che essere dirottate all’abbassamento del debito. Abbassare il debito significa meno rata per il mutuo, meno costo del denaro ecc ecc.
Una maggiore tassazione è benedetta dai nostri governanti perché generano un surplus di cassa. Renzi ancora non ha detto come pensa di mettere il freno a mano al crescente debito arrivato a 2.089,5 Mld, 20,3 Mld in più solo nel mese di Gennaio.
L’unica cosa che abbiamo sentito dalla Cannata ormai ha preso anche il posto di Renzi, “I rimborsi dei titoli in scadenza del Tesoro e la copertura del fabbisogno di cassa dello Stato verranno garantiti attraverso una strategia di finanziamento del mercato”. Avete notato che viene detto chi garantirà l’emissione del debito, forse la Cannata ha dimenticato di dire chi pagherà la liquidazione del debito allo scadenza. L’Italia è il Paese dell’Europa che emette più obbligazioni 260 Mld ben ¼ di tutte le emissioni degli altri paesi membri. La Commissione Europea è intervenuta con maniere forti sui piccoli paesi che hanno un debito eccessivo, l’Italia non è un paese piccolo eppure la Commissione Europea è pronta a scendere a Roma per imporgli misure drastiche, e questo spiega perché il governo italiano non ha ancora spiegato i piani che verranno applicati per onorare i pagamenti del debito del 2014.
Sicuramente il debito del 2014 con difficoltà l’Italia riesce ad onorarlo, il problema si presenta nel 2015, pochi sanno che l’Italia dovrà trovare 200 Mld in pagamenti per riscatto, ci pensate 3 volte la Spagna.
Una follia, meglio non pensarci manca 1 anno, il governo cambia e la palla tocca agli entranti..
Pensate che l’Italia abbia la forza per onorare questa cifra mostruosa? Per l’Italia sarà la morte, sarà divorata dalle sue scarse capacità di incidere sulla macchina dello stato, per mantenere i privilegi di pochi. Se l’Italia non onorerà il debito entrerà in una recessione permanente con crescita nel 2014 dell’0,0%; 0,1% nel 2015 e 0,2% nel 2016. Con questi risultati l’Italia non potrà risollevarsi. Schizzare dal 133% attuali al 140% sarà facilissimo dal 140% si entra nella fase del non ritorno. Siamo secondi solo alla Grecia in discesa al 169,1%.
Fino ad oggi qualcuno ha protetto tutto questo comprando il debito obbligazionario italiano e perché? Semplice nascondere i falsi dati statistici ma Super Mario pensava di poter usare la BCE come suo bancomat?
Qualcuno nella BCE ha chiesto conto e ora la BCE non potrà più comprare titoli emessi dal Tesoro italiano, in questa prospettiva l’Italia si troverà sul groppone titoli da mettere sul mercato.
E Renzi è l’uomo giusto, imposto dalla Finanza internazionale, per incidere pesantemente sul debito pubblico. Come? Vendendo i principali brand italiani?
Maurizio Compagnone
Opinionista de “La Gazzetta italo brasiliana”