Il consigliere metropolitano Mantegna: “Princi prova a difendere l’indifendibile”
Ago 07, 2022 - redazione
Esistono almeno tre circostanze che la Vicepresidente Princi probabilmente
non conosce e che la inducono in errore nelle sue valutazioni. La prima è
che è proprio una lettera del Dirigente Generale del Dipartimento
Programmazione Unitaria della Regione Calabria che ammette in maniera
chiara l’invio ritardato dei progetti che riguardano la Città Metropolitana
di Reggio Calabria, parlando, alla data del 14 febbraio 2022, di una
mancata inclusione nell’invio precedente del 15 dicembre 2021 a causa di un
non meglio precisato “errore informatico”. La seconda è che la stessa
Agenzia della Coesione in data 21 gennaio, quindi più di 20 giorni prima
del secondo tardivo invio, afferma che è stata conclusa la fase
preistruttoria del Contratto Istituzionale di Sviluppo, circostanza per la
quale è evidente che i progetti inviati dopo quella data non sono stati
proprio presi in considerazione. A riprova di ciò, la terza circostanza che
la Vicepresidente probabilmente non conosce, è che l’Agenzia per la
Coesione risponde alla richiesta di accesso agli atti da parte della Città
Metropolitana con una lettera che nemmeno cita i progetti trasmessi
tardivamente dalla Regione, quindi sostanzialmente confermando che questi
ultimi non sono stati recepiti e quindi nemmeno valutati dall’Agenzia,
producendo in sostanza un danno, come già detto dal sindaco facente
funzioni, di ben 25 milioni di euro per il nostro territorio”. E’ quanto
afferma in una nota il Consigliere delegato della Città Metropolitana
Domenico Mantegna rispondendo nel merito alle affermazioni della
Vicepresidente della Regione Calabria circa il mancato finanziamento,
dovuto ad un errore di trasmissione da parte della Regione, dei progetti
della Città Metropolitana di Reggio Calabria.
“Ciò che è più grave – chiosa Mantegna – non è tanto l’aspetto burocratico
in sè, che risulta già francamente incredibile agli occhi di chi osserva e
per il quale la Città Metropolitana ha già deciso di tutelarsi in sede
legale, ma la posizione politica assunta oggi dalla Vicepresidente Princi.
Invece di schierarsi dalla parte del suo territorio infatti, cercando
magari un modo per risarcirlo rispetto al danno prodotto dal mancato
finanziamento causato dal colpevole ritardo, la Vicepresidente sceglie la
ragion di partito, e si arrocca in una strenua difesa del vertice della
Cittadella e, peggio ancora, della sua burocrazia che ha recentemente
goduto di ulteriori e laute prebende. Dispiace che abbiano deciso di
lasciare proprio a lei, reggina, la patata bollente di una risposta piccata
alle legittime istanze del proprio territorio di provenienza,
sostanzialmente confermando la tendenza di una guida regionale che
evidenzia una spiccata trazione antireggina, desiderosa di penalizzare il
nostro territorio e di giustificarsi nascondendosi dietro l’alta e
profumatamente pagata burocrazia regionale”.
“D’altronde – conclude Mantegna – dalle analisi condotte dai nostri uffici
circa le risultanze dei progetti finanziati dal Cis Calabria rapportati
alla popolazione residente nelle cinque province calabresi, si evince come
il territorio della Città Metropolitana di Reggio Calabria sia il più
penalizzato, con un indice di investimento che è sostanzialmente la metà di
territori come quello di Vibo Valentia, da cui casualmente proviene la
Sottosegretaria Nesci, o da quello di Cosenza, da cui proviene il
Presidente Occhiuto. Su questo nemmeno una parola dalla Princi. Senza voler
necessariamente correre a semplicistiche allusioni, vorrei evidenziare alla
Vicepresidente, e con lei all’intera delegazione reggina che costituisce la
maggioranza alla guida della Regione Calabria, che a pensar male a volte si
fa peccato, ma spesso ci si azzecca…”.