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TAURIANOVA (RC), DOMENICA 05 MAGGIO 2024

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Il 4 marzo si vota e tutti giù per terra Povera Italia, povera Calabria!

Il 4 marzo si vota e tutti giù per terra Povera Italia, povera Calabria!
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Prefazione: “La corruzione è una nemica della Repubblica. E i corrotti devono essere colpiti senza nessuna attenuante, senza nessuna pietà. E dare la solidarietà, per ragioni di amicizia o di partito, significa diventare complici di questi corrotti” (Sandro Pertini)

A pochi giorni dal voto del 4 marzo, non potevo non ricordare Sandro Pertini nel ventottesimo anniversario della sua morte, e con una frase tratta dal suo discorso di fine anno del 1979. Ovvero, quasi qarant’anni fa e cos’è cambiato oggi, nel terzo millennio? Nei fatti, nulla!

“L’onestà è la miglior politica” ci diceva Cervantes, ma lui era solo un idealista, un povero illuso come il suo personaggio Don Chisciotte, ignaro che quei mulini a vento oggi sono rappresentati dalla memoria che perde pezzi in ogni tempo che passa, creando ritorni di eventi con l’anacronismo di personaggi inopportuni, i quali in un paese civile non dovrebbero nemmeno esistere. Un revival dell’anacronismo amorale. A poco più di una settimana dal voto, cerchiamo di comprendere bene le parole e soprattutto i toni di questa campagna elettorale. Premetto che non farò nomi dei candidati di questa circoscrizione per due motivi, il primo per correttezza morale perché questa rubrica è molto letta e non vorrei creare confusioni o “dirottamenti”. E l’altro per onestà intellettuale in quanto la libertà di voto ha il suo rispetto costituzionale, a prescindere. E poi, ci stanno pensando i “lacchè di giornata” e gli accoliti (con e senza stipendio dalla politica) a invadere il social, visto che i cartelloni elettorali nelle città sono quasi privi di manifesti e i pienoni nei comizi li fanno solo i pentastellati. D’altronde si è passati dagli “utili idioti” agli inutili lacchè (affetti da provincialismo acuto con la morale a orologeria).

La cosa più importante (ma che fa ribrezzo) è la legge elettorale, appositamente studiata per creare ingovernabilità. Per poter vincere la coalizione dovrebbe arrivare in linea di massima al 42%, difficilissimo (ma non impossibile) per qualsiasi coalizione, visto che le tre forze che si contenderanno il numero maggiore di voti saranno, il Centrodestra (Forza Italia, Fratelli d’Italia, Lega e Noi con l’Italia), il Centrosinistra (PD, Insieme, Civica Popolare e +Europa) e il M5S. Poi altri tra cui “Liberi e Uguali”. Il pensar male è d’obbligo, visto che molto spesso si indovina: questa legge è stata fatta appositamente per eliminare i Pentastellati (sic!). Ovviamente il popolo è sovrano e saprà per chi votare, da quelle mani ne scaturirà il futuro di un paese che cade a pezzi. Un paese che è diventato una macelleria sociale, non esiste più il ceto medio, ci sono i ricchi e i poveri, stop. È un paese che secondo i dati Istat ha circa cinque milioni di poveri e oltre il venti per cento a rischio povertà. È un paese che secondo i dati Eurostat è il più povero d’Europa per numero di indigenti.

È un paese in cui il Centrodestra dice che cambierà radicalmente perché il Centrosinistra ha creato disastri, promettendo l’inverosimile. Un Centrodestra che ha il maggior partito con un leader 82enne, scongelato per l’occasione, oltretutto un pregiudicato e un interdetto ai pubblici uffici. Mentre il Centrosinistra dice che è tutto a posto, l’Italia sta bene e viaggia a gonfie vele, è uscita dalla crisi, loro come governo uscente hanno fatto tanto. Però, c’è ancora gente che muore di fame e altri che rubano nei supermercati pur di mangiare, oltre al numero aumentato di pasti caldi alla Caritas, non è retorica, ma è il paese reale. Nei fatti lo “Stai sereno Enrico” è stato trasformato in: State sereni italiani! È come quello con la macchina a strapiombo in un burrone e sta per cadere e dice, “Tutto a posto”. Questa è l’Italia! E poi, ci sono loro, i Cinque Stelle, bombardati da lezioni di moralità da tutto il resto perché i loro soldi non li hanno versati al movimento di appartenenza. Ripetiamo tutti insieme.

Non sono soldi rubati, sono soldi loro che hanno trattenuto invece che darli come contributo al fondo per le PMI, ma che hanno fatto il trucco di annullare i bonifici (dei loro soldi e non di quelli rubati nei fatti dei rimborsi lucrati di denaro pubblico, di corruzione negli appalti pubblici oppure dei circa 2.500 creditori che hanno iniziato una class action contro la banca Etruria che li ha portati al lastrico). Non hanno versato (i loro soldi), non hanno rispettato un contratto interno, moralmente discutibile, ma c’è di molto peggio in questa Italia. I Cinque Stelle non brilleranno di trasparenza, ma alla fine sono quelli che riceveranno un massiccio voto di protesta contro la partitocrazia predominante e lo stragrande potere delle banche che hanno sempre deciso le sorti del paese Italia. Ogni cittadino saprà valutare con coscienza, purché non ometta che le sorti del paese dipendono da quella matita.

Le lezioni morali si fanno con la coscienza, con chi ad esempio è sceso a patti con la mafia, con Cosa Nostra, con chi ha sovvenzionato la mafia, organizzazione criminale che ha ucciso molti servitori dello Stato e uomini della legalità come giornalisti seri, coraggiosi e non prezzolati. La lezione morale è prendere le distanze dalla criminalità organizzata. Non ho sentito nessuno (tranne forse i Cinque Stelle, ma loro sono contro a prescindere), parlare contro la mafia, del voto di scambio mafioso, di intimidazione mafiosa. Forse che forse, magari agli altri, i voti servono per vincere, a prescindere da chi provengono? Se posso, vorrei fare un appello a tutti i candidati, con assoluta sincerità e soprattutto con accorata veemenza, visto che mancano pochi giorni al voto, di gridare a voce alta quello che non hanno detto ancora, ovvero che la Mafia esiste, che in Calabria la ‘Ndrangheta c’è! Sono fenomeni pericolosi che hanno soffocato un intero territorio e che grazie a questi cancri non c’è mai stato sviluppo. Dire ciò senza timore di “guastarsela” fa onore anche se si perdono quei voti mafiosi (o presunti tali), i quali ancora spostano con la strategia della paura, un numero consistente di voti. Perché quei voti fanno schifo, puzzano di Merda!