Il luogo del ritrovamento del corpo dell’elettrauto di Gioia Tauro diventa una discarica abusiva

di LL

Il 15 maggio riprende il processo per l’omicidio di Fabrizio Pioli

Il luogo del ritrovamento del corpo dell’elettrauto di Gioia Tauro diventa una discarica abusiva

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Il 15 maggio riprende il processo per l’omicidio dell’elettrauto di Gioia Tauro Fabrizio Pioli, barbaramente ucciso per aver intrapreso una relazione con una donna sposata. Un efferato omicidio che ha riportato le lancette del tempo indietro di 60 anni, un omicidio d’onore che ha suscitato lo scalpore dei mass media, della carta stampata nazionale e l’indignazione di un intero paese. La procura di Palmi, con in testa il procuratore Creazzo e il pm Pantano, in sinergia con i carabinieri di Gioia Tauro, hanno svolto un lavoro certosino e fin da subito hanno avuto un quadro ben chiaro e preciso su quelle che sono state le responsabilità individuali di ogni singolo componente della famiglia Napoli di Melicucco, i parenti della donna con cui Fabrizio aveva intrapreso una relazione. Ha poi suscitato lo sdegno generale, la crudeltà e le modalità con cui il giovane è stato ucciso e poi bruciato. Lo stesso procuratore Creazzo, durante la conferenza stampa tenutasi a Reggio Calabria, ha definito l’omicidio, “una barbarie che non viene riservata nemmeno alle bestie”. Le sue parole non lasciano dubbi sulla crudeltà con cui Fabrizio Pioli è stato ucciso sconvolgendo le coscienze di ogni singolo cittadino. Una storia macabra che continua a registrare ingiustizie. E’ di questi giorni infatti la notizia che il luogo del ritrovamento del corpo dell’elettrauto è diventata una discarica abusiva. A questo punto la domanda nasce spontanea: come è possibile che un’area posta sotto sequestro, ancora a disposizione dei periti per ulteriori rilievi, possa essere violata e trasformarsi in una discarica a cielo aperto? Speriamo vivamente che venga fatta luce sulla vicenda e che . vengano al più presto accertate le responsabilità.