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TAURIANOVA (RC), MERCOLEDì 01 MAGGIO 2024

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I nonni hanno diritto a vedere i nipoti. Italia condannata dalla Corte di Giustizia Riconosciuti i danni morali ai nonni tenuti lontani per 12 anni dalla bimba. I giudici europei condannano il nostro Paese per i ritardi di Tribunale e servizi sociali. Non tutelati i legami familiari

I nonni hanno diritto a vedere i nipoti. Italia condannata dalla Corte di Giustizia Riconosciuti i danni morali ai nonni tenuti lontani per 12 anni dalla bimba. I giudici europei condannano il nostro Paese per i ritardi di Tribunale e servizi sociali. Non tutelati i legami familiari
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Ben dodici anni i nonni tenuti lontani dalla propria nipote a seguito di una decisione
dei tribunali italiani presa dopo che la madre della bimba, moglie del figlio aveva
accusato il marito di abusi sessuali sulla figlia. E’ la Corte europea dei diritti
dell’uomo ha mettere fine a questa triste storia con una sentenza che per Giovanni
D’Agata, presidente dello “Sportello dei Diritti”, è assai esemplare in
quanto non solo è stata rilevata la violazione del diritto dei nonni al rispetto
della vita familiare, ma ha anche condannato l’Italia a risarcirli con 16 mila
euro per danni morali. Per i giudici europei le autorità italiane non hanno fatto
tutto quanto dovevano per assicurare ai due anziani la possibilità di vedere la
nipote.Nel caso di specie, i nonni di origine piemontese non hanno più avuto la
possibilità di vedere la nipote dal 2002, quando la bambina aveva cinque anni. In
realtà prima della “separazione” avevano rapporti costanti con la minore. Ciò fino
a quando la moglie del figlio ha chiesto la separazione, rivolgendo tra l’altro contro
l’uomo la gravissima ed infamante accusa di aver molestato la piccola. Incriminazione
da cui il genitore era stato completamente assolto nel lontano 2006 «perché il
fatto non sussiste».In principio, il tribunale dei minori di Torino aveva ordinato
ai servizi sociali di mettere in atto le misure per ripristinare i rapporti tra nonni
e nipote, ma poi aveva confermato il divieto in base ai rapporti forniti dai servizi
sociali, secondo i quali la piccola li associava a quanto riteneva di aver subito
dal padre.Ma i nonni non hanno desistito e adita la Corte europea, questa ha stabilito
che le autorità italiane hanno violato il diritto della madre e del padre del genitore
della bambina a mantenere i contatti con la nipote. E ciò soprattutto perché l’autorità
giudiziaria ha impiegato tre anni a decidere sulla richiesta dei due anziani di vedere
la nipote, mentre i servizi sociali non hanno fatto incontrare i nonni e la nipote
per due anni, nonostante fosse stato ordinato loro di attuare tutte le misure necessarie.
D’altro canto, i nonni avevano comunque seguito tutte le misure prescritte dai servizi
assistenziali. Per Strasburgo, nonostante «la grande prudenza che si impone in questi
casi» e il fatto che «le misure prese per proteggere il minore possono porre dei
limiti ai contatti con i membri della famiglia», le autorità competenti «non hanno
fatto tutti gli sforzi necessari per salvaguardare il legame familiare e non hanno
reagito con la coscienza richiesta».