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TAURIANOVA (RC), MARTEDì 30 APRILE 2024

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‘Guerinoni è padre di Bossetti’. Il pm: Dna faro nelle indagini

‘Guerinoni è padre di Bossetti’. Il pm: Dna faro nelle indagini

Il procuratore: sui soldi spesi nelle indagini polemiche aride. ‘Indagine faticosissima. Nei primi mesi è stato un incubo’. La madre del presunto assassino: ‘La scienza sbaglia, conoscevo Guerinoni ma non sono mai stata con lui’

‘Guerinoni è padre di Bossetti’. Il pm: Dna faro nelle indagini

Il procuratore: sui soldi spesi nelle indagini polemiche aride. ‘Indagine faticosissima. Nei primi mesi è stato un incubo’. La madre del presunto assassino: ‘La scienza sbaglia, conoscevo Guerinoni ma non sono mai stata con lui’

 

 

(ANSA) ”Dopo aver riesumato il cadavere di Guerinoni, non abbiamo avuto più nessun dubbio sul fatto che fosse il padre del soggetto che stavamo cercando”: è quanto ha detto Letizia Ruggeri, pm titolare dell’indagini sul caso Yara.

Dopo i primi tre mesi ”da incubo”, il ritrovamento del cadavere di Yara ha dato una svolta alle indagini: ”E’ stato di un grande aiuto, come è noto i cadaveri danno informazioni e sapere che sugli slip è stato localizzato questo Dna. A questo punto il Dna è stato il faro alla luce del quale proseguire le indagini”, ha aggiunto.

”Non ci sono state contraddizioni nel percorso investigativo basato su una linea operativa strettamente scientifica, dall’individuazione della madre del presunto autore fino all’individuazione della persona che conoscete ”, ha detto il procuratore di Bergamo Francesco Dettori.

Il magistrato ha definito ”aride e stupide” le polemiche sui milioni di euro spesi durante le indagini. ”Per trovare la verità sul caso di una ragazza di 13 anni non si bada a spese” ha sottolineato.

”E’ stata un’indagine faticosissima, ma ogni giorno qualche tassello andava a completare il puzzle”, ha detto Letizia Ruggeri. ”Non avete idea di quanta fatica è stata fatta in un’indagine a elenchi, con nessun testimone e ben poche telecamere funzionanti. Nei primi mesi è stato un incubo”.

Anche se il figlio confessasse l’omicidio di Yara Gambirasio non gli crederebbe ”perché non è vero”. Ester Arzuffi, madre di Massimo Giuseppe Bossetti, rompe il silenzio in un’intervista al Corriere della Sera in cui afferma di non aver mai avuto una relazione extraconiugale con Giuseppe Guerinoni – da cui sarebbe nato l’uomo accusato dell’omicidio di Yara Gambirasio – e che la scienza ha sbagliato: ”Ne sono la prova”.

”Per gli investigatori è così”, ovvero che Massimo non è figlio di suo marito ma di Giuseppe Guerinoni, ed è Ignoto 1, il presunto killer di Yara, ”per me no – spiega Ester -, al cento per cento. Non sono mai stata con Guerinoni”. ”A meno che il mio cervello non abbia resettato tutto, questa è la verità”. ”Sì, vivevo a Ponte Selva come lui (Guerinoni, ndr)”, ”ma era solo una conoscenza”

. ”Mio marito voleva cambiare lavoro, quindi ci siamo messi in macchina e siamo andati alla ricerca di un altro posto. L’abbiamo trovato alla Filco di Brembate Sopra”. ”Ci siamo trasferiti nel 1969, sarà stato marzo o aprile, e loro (i gemelli, ndr) sono nati a ottobre del 1970, per altro con un mese di anticipo. Mi dice come possono essere figli di Guerinoni?”. In famiglia si parlava del caso di Yara, ”perché abitava a Brembate Sopra” e da suo figlio Massimo dice di non aver mai ”captato nulla”.

”Con il carattere che ho, se lo avessi visto lì fisso a guardare i servizi sulla bambina e avessi dubitato di lui, gli avrei detto: ‘Vai dai carabinieri’. Lo avrei trascinato”. La nuora, che non le crede, ”mi ha ferito”, dice Ester. ”I genitori di Yara sono andati dal parroco e gli hanno detto che sono vicini alla nostra famiglia – aggiunge -. Sono brave persone. Prima o poi andrò a trovarli e un abbraccio glielo devo dare”.