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TAURIANOVA (RC), DOMENICA 28 APRILE 2024

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Guccione: “No a favoritismi riparto risorse a privati”

Il consigliere regionale del Pd presenta un’interrogazione

Guccione: “No a favoritismi riparto risorse a privati”

Il consigliere regionale del Pd presenta un’interrogazione

 

REGGIO CALABRIA – Il consigliere regionale Carlo Guccione, del Pd, partendo dal presupposto che ”le liste di attesa per gli esami delle diverse patologie registrano tempi di attesa lunghissimi e che col Decreto 119 del 2 agosto scorso sono stati determinati i tetti di spesa delle prestazioni ospedaliere da privato pari, a circa 180 milioni di euro, chiede di sapere, in un’interrogazione, ”quali sono i criteri del riparto che stanno alla base della suddivisione delle risorse per province, anche perché tali criteri non vengono né citati nè spiegati nel suddetto decreto”. Guccione chiede anche ”secondo quali modalità è stato suddiviso l’incremento di circa sei milioni del tetto di spesa per le prestazioni ospedaliere da privato rispetto all’anno precedente” e ”per quali ragioni è sta concessa delega ai Direttori generali delle Asp di ripartire il tetto di spesa provinciale per singola struttura senza indicare i criteri di ripartizione. Si ricorda che, per l’anno precedente, tale ripartizione era stata effettuata per ogni singola struttura dall’Ufficio del commissario del Piano di Rientro dal debito sanitario (vedi Decreto 189/2012)”. Un ulteriore richiesta che viene fatta da Guccione è ”di voler intraprendere tutte le iniziative idonee e necessarie per ripartire, in modo chiaro e trasparente, le risorse finalizzate alle prestazioni ospedaliere da privato stabilite dal Decreto 119, evitando possibili discrezionalità e favoritismi e stabilendo criteri oggettivi e validi per tutte le Asp che operano sul territorio calabrese, premiando la qualità e l’efficienza di tali prestazioni. Si rende necessario, inoltre, verificare con urgenza e tempestività i motivi delle liste di attesa per le diverse patologie e rimuovere le cause che stanno alla base dei gravi ritardi che potrebbero compromettere la salute dei cittadini”.