Image Image Image Image Image Image Image Image Image Image

TAURIANOVA (RC), VENERDì 03 MAGGIO 2024

Torna su

Torna su

 
 

Guccione: “Dove sono i fondi per la legge del termalismo?”

Il consigliere regionale del Pd presenta un’interrogazione a Scopelliti

Guccione: “Dove sono i fondi per la legge del termalismo?”

Il consigliere regionale del Pd presenta un’interrogazione a Scopelliti

 

 

REGGIO CALABRIA – “Dove è finito, che fine ha fatto il milione di euro che era stato previsto e che doveva servire per la copertura dell’esercizio finanziario 2012 dalla legge n. 38 dello 03.09.2012 denominata ‘Valorizzazione e promozione del termalismo in Calabria’ e finalizzata al decollo di un settore strategico fondamentale per lo sviluppo della nostra regione?”. E’ quanto chiede il consigliere regionale del Pd Carlo Guccione in un’interrogazione presentata oggi al Presidente della Regione Calabria, Giuseppe Scopelliti. “Questa legge – prosegue Guccione – approvata con un ritardo di circa venti anni rispetto alle altre regioni italiane, rappresenta un fattore innovativo ed importante perché prevede interventi sui beni culturali, sull’ambiente e sul turismo, tre settori fondamentali per la crescita della nostra regione e promuove e incentiva lo sviluppo termale attraverso l’ammodernamento e la realizzazione di strutture per il tempo libero e per la riconversione, l’ampliamento e l’ammodernamento degli stabilimenti termali. Per la prima volta, inoltre, con questa legge i comuni di Lamezia Terme, Galatro, Antonimina, Bivongi, Spezzano Albanese, Guardia Piemontese, Acquappesa, Cassano allo Jonio, Cerchiara e Cotronei sono stati individuati ed elencati come comuni termali nell’articolo 2 della stessa legge”. “La sua approvazione – aggiunge – venne subito salutata con grande entusiasmo da parte dei comuni e delle aziende termali interessate che si diedero subito un gran da fare per presentare progetti per accedere al finanziamento quantificato in un milione di euro per l’anno 2012. Purtroppo, però, come capita spesso in Calabria, ora pare che tale finanziamento non sia più disponibile. Se ciò dovesse risultare vero si chiede di conoscere le ragioni e le motivazioni per cui tutto ciò è avvenuto, producendo un danno enorme a tutti quei comuni e quelle aziende termali che, molto prima dell’apertura della stagione delle cure termali, avevano presentato progetti per migliorare ed implementare la qualità dell’offerta dei propri servizi”.