Image Image Image Image Image Image Image Image Image Image

TAURIANOVA (RC), MERCOLEDì 09 OTTOBRE 2024

Torna su

Torna su

 
 

Gravissimo atto unilaterale delle Ferrovie della Calabria. Soppressa la tratta Cinquefrondi-Gioia Tauro

Gravissimo atto unilaterale delle Ferrovie della Calabria. Soppressa la tratta Cinquefrondi-Gioia Tauro

| Il 06, Giu 2011

Nessun servizio sostitutivo previsto. Il timore è  che la soppressione, da provvisoria nasconda una volontà di dismissione
Di Luigi Mamone

Gravissimo atto unilaterale delle Ferrovie della Calabria. Soppressa la tratta Cinquefrondi-Gioia Tauro

Nessun servizio sostitutivo previsto. Il timore è  che la  soppressione da provvisoria nasconda  una volontà di dismissione

 

GIOIA TAURO – Stato di emergenza  per le Ferrovie delle Calabria.  Come un fulmine  a ciel sereno   e , soprattutto senza la previsione di alcun servizio sostitutivo su ruote,  sono state soppresse  da domani  tutte le corse dei treni – le mitiche littorine – sulla tratta fra Gioia Tauro e Cinquefrondi: una delle poche tratte  delle vecchie taurensi che ancora oggi presenta un volume di traffico passeggeri   significativamente importante e che soprattutto , con riferimento all’utenza della fascia  del preaspromonte assicura ancora oggi a centinaia di studenti la possibilità di raggiungere le sedi scolastiche di Polistena , Cittanova, Taurianova e Gioia Tauro garantendo  al contempo  anche  il collegamento con la Rete ferroviaria di Trenitalia.

L’allarme in seno all’azienda è scattato immediatamente: l’azienda ha giustificato la decisione con una asserita mancanza di alcune condizioni di sicurezza  sulla tratta. Il timore è che   la giustificazione nasconda una decisione ancora più drastica destinata a prolungare sine  die la soppressione del servizio e – dunque – lo stesso mantenimento  della tratta.

Per domani  mobilitazione  del personale  e assemblea  alla quale parteciperanno  moltissimi sindaci dei comuni interessati .

La vicenda desta preoccupazione: E’ l’ennesima conferma del male oscuro che ormai attanaglia la Calabria e  la provincia di Reggio in ogni settore.  Non si comprendono le ragioni per le quali nelle altre regioni , le linee ferroviarie minori – simili alle taurensi- siano state modernizzate e potenziate e riescano a produrre  servizi e  a garantire economicità  gestionale. La Piana – diversamente dalle linee  cosentine e  catanzaresi  per le quali sono stati progettati  studi di ammodernamento- da decenni langono nell’attesa di qualcosa che non accade in una sorta di abbandono  pilotato  e finalizzato ad una eutanasia  mascherata – in questo caso – da  necessità di adeguamento delle condizioni di sicurezza.

Sullo sfondo della vicenda  – a mezza voce – si sente mormorare di lobby di  affaristi interessati al trasporto su ruota e di altrettante lobby  pronte a ghermire  le tratte dimesse.

Non è possibile che  il “pubblico” aziendalisticamente faccia acqua in siffatto modo: E’ inammissibile che esigenze di  potenziamento e di riconversione  di una struttura che mantiene inalterata la sua validità concettuale di ferrovia interna  venga penalizzata da un  managing che non comprende le necessità di riconvertire e di innovare il concetto di trasporto su rotaia.

Per intanto  gli studenti saranno i primi a patire i disagi derivanti dal disservizio,  e la mancata previsione di  servizi sostitutivi da la misura di quanto  poco interesse l’azienda intenda manifestare verso la difesa di una linea che storicamente  oltre al trasporto passeggeri ha contributo moltissimo alla crescita economica  della piana  assicurando il trasporto delle merci.