Image Image Image Image Image Image Image Image Image Image

TAURIANOVA (RC), SABATO 04 MAGGIO 2024

Torna su

Torna su

 
 

Giro d’Italia in Calabria, Oliverio protesta con la Rai Monta la polemica sul ritrovamento di una nave dei veleni nelle acque antistanti a Cetraro. Le reazioni del mondo politico locale

Giro d’Italia in Calabria, Oliverio protesta con la Rai Monta la polemica sul ritrovamento di una nave dei veleni nelle acque antistanti a Cetraro. Le reazioni del mondo politico locale
Testo-
Testo+
Commenta
Stampa

A seguito del servizio giornalistico della Rai nell’ambito del Giro d’Italia nel quale è stata data notizia del ritrovamento di una nave dei veleni nelle acque antistanti a Cetraro, il Consigliere regionale, già Sindaco di Cetraro, Giuseppe Aieta, ha subito informato il Presidente della Regione, Mario Oliverio, che ha immediatamente contattato i vertici Rai al fine di rettificare le notizie infondate sul mare di Cetraro.

“Ho parlato con i responsabili del servizio Rai del Giro d’Italia – ha dichiarato Oliverio – chiedendo una immediata rettifica delle notizie che hanno riguardato una vicenda archiviata dalla magistratura antimafia ormai molti anni fa. Il Giro d’Italia, che è un veicolo di promozione del territorio – e per questo sostenuto dalla Regione Calabria – non può trasformarsi in uno sfregio per questa terra tra l’altro riportando notizie smentite dagli organi giudiziari e ormai datate negli anni. Sarebbe stato opportuno, invece, parlare di Cetraro ed esaltare il riconoscimento della Bandiera Blu ottenuto proprio qualche giorno fa. Cetraro, infatti, si pone tra le mete turistiche più importanti della nautica internazionale come il riconoscimento ottenuto dimostra”.

“Così come confermatomi degli organizzatori del Giro d’Italia – conclude Oliverio – attendo fiducioso una rettifica riparatoria di un danno arrecato ad una splendida località turistica calabrese qual è Cetraro”.

DOMENICO BEVACQUA

“I pregiudizi sono duri a morire, specie quando nascono da una scarsa conoscenza dei fatti. Ma diventano insopportabili quando a veicolarli è quello che dovrebbe essere il servizio pubblico radiotelevisivo, il quale dovrebbe, per definizione, essere latore di un’informazione solidamente ancorata a fonti attendibili e verificate”. È quanto dichiara il consigliere Bevacqua in merito all’episodio odierno che, a seguito delle affermazioni di un giornalista Rai, ha visto protagonista, suo malgrado, la cittadina di Cetraro, in una giornata che avrebbe dovuto essere di festa e di promozione turistica in occasione del passaggio del Giro d’Italia.

“Associare Cetraro – afferma Bevacqua – esclusivamente alla vicenda cosiddetta “nave dei veleni” è a dir poco sconcertante, specialmente se si pone mente al fatto che la vicenda medesima è stata archiviata dalla Procura Nazionale Antimafia, essendosi rivelata la menzogna di un pentito di ndrangheta”. “Ci tengo a ricordare – prosegue Bevacqua – che la Commissione Ambiente da me presieduta ha dedicato una lunga analisi, anche con sedute apposite e in loco, per comprendere al meglio lo stato dei fatti, interloquendo con i comitati territoriali e coinvolgendo l’Arpacal e i vertici dell’Asp. L’esito delle indagini intraprese è stato negativo: nulla è emerso rispetto a quanto con leggerezza era stato diffuso. Ciò non vuol dire che, naturalmente, in presenza di nuove, non ci si attiverà come doverosamente si è sempre agito. Resta fermo, però, che Cetraro, il Tirreno e la Calabria tutta non possono essere identificate con la cronaca nera. A nessuno è concesso insozzare le vite di tanta gente onesta che ogni giorno si impegna per un presente migliore”. “Ecco perché – conclude Bevacqua – condivido l’allarme delle comunità interessate e degli amministratori dei territori e sono al loro fianco nel rivendicare rispetto per la verità”.