Giovani e impresa, da Confindustria l’invito a sfruttare le opportunità di “Start-up”
Apr 15, 2013 - redazione
Illustrati i contenuti dell’iniziativa che sta riscuotendo successo tra i rappresentanti del mondo imprenditoriale reggino
Giovani e impresa, da Confindustria l’invito a sfruttare le opportunità di “Start-up”
Illustrati i contenuti dell’iniziativa che sta riscuotendo successo tra i rappresentanti del mondo imprenditoriale reggino
La sede reggina di Confindustria ha ospitato la presentazione del bando “Start-up”, finanziato dal Ministero dell’Istruzione, dell’Università e della Ricerca (MIUR).
I contenuti dell’iniziativa che ha riscosso grande interesse fra i rappresentanti del mondo imprenditoriale reggino, sono stati illustrati da Angelo Marra, presidente del Gruppo Giovani imprenditori di Confindustria Reggio Calabria. All’incontro ha preso parte anche Andrea Cuzzocrea, presidente dell’associazione di via Torrione, che non ha mancato di esprimere «vivo compiacimento per l’organizzazione di un evento caratterizzato in modo significativo dalla massiccia partecipazione di giovani».
Creare impresa in una regione “difficile”. Questa la direzione impressa ad un percorso di rilancio dell’imprenditoria giovanile calabrese e reggina in particolare, che Marra ha sintetizzato in tre passaggi essenziali: «La presentazione del bando del Miur, che si svolge su quattro linee di intervento (big data, social innovation cluster, beni culturali, pubblica amministrazione); l’illustrazione da parte dei giovani calabresi dei 18 progetti vincitori di un precedente bando del Miur dedicato alla Social Innovation; infine, la comunicazione della creazione di uno sportello virtuale presso Confindustria Reggio Calabria per l’incentivazione di nuove imprese sul territorio calabrese».
Quest’ultima iniziativa, in particolare, che verrà presentata ufficialmente il 9 maggio, secondo il presidente Marra «offrirà supporto e assistenza a tutti i giovani che hanno intenzione di presentare un’idea imprenditoriale innovativa, dalla fase della progettazione fino alla sua realizzazione».
Sulla centralità delle nuove tecnologie per il mondo dell’impresa, si è poi soffermato Domenico Rositano, presidente dell’associazione “Calabresi Creativi” (co-organizzatore dell’evento), nata grazie al bando “Smart cities and communities and social innovation” finanziato dal Miur. Rositano ha posto l’accento sull”importanza «nella società moderna dei social network, quali Facebook o Twitter, anche per la creazione di nuove attività imprenditoriali. Quegli stessi strumenti, infatti, hanno dato l’input alla creazione di realtà associative come “Calabresi Creativi”. Un progetto innovativo rivolto ai giovani under 30 che creano impresa con il preciso obiettivo di produrre ricadute positive sul proprio territorio, attraverso l’uso delle nuove tecnologie».
Di grande interesse infine, il contributo offerto da Fabrizio Cobis, funzionario del MIUR ma soprattutto autorità di gestione del PON Ricerca e Competitività 2007 – 2013, che ha ribadito l’importanza «di un costante rapporto di fiducia tra la pubblica amministrazione e i giovani, fondato su un dialogo costruttivo e trasparente».
Cobis ha inoltre illustrato le linee guida del bando “Start up”, rivolto alle imprese esistenti da meno di sei anni nelle 4 Regioni dell’obiettivo Convergenza (Calabria, Puglia, Sicilia, Campania). Una misura voluta per la promozione di progetti di ricerca industriale aventi come finalità l’individuazione di soluzioni innovative in campi di particolare rilievo ed attualità per lo sviluppo sociale ed economico dei territori. I progetti, è stato spiegato, si devono concludere con la realizzazione del prototipo di un prodotto. L’importo del bando è di 30 milioni di euro e prevede 3 linee di intervento:
• i Big Data (realizzazione di strumenti per le PP.AA. per la gestione delle grosse quantità di dati);
• Cultura ed impatto ambientale;
• Social Innovation Cluster (realizzazione di progetti di innovazione sociale attraverso una partecipazione attiva della società).
I progetti devono avere un valore compreso tra 400mila e 1,2 milioni di euro. Il MIUR rimborsa tra il 50% ed il 70% dei costi.