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TAURIANOVA (RC), VENERDì 03 MAGGIO 2024

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Gioia Tauro, un progetto per riscoprire i cunicoli sotterranei del centro storico

Gioia Tauro, un progetto per riscoprire i cunicoli sotterranei del centro storico

Si pensa che in una di quelle “stanze” ci sia la statua di una Madonna

di CATERINA SORBARA

Gioia Tauro, un progetto per riscoprire i cunicoli sotterranei del centro storico

Si pensa che in una di quelle “stanze” ci sia la statua di una Madonna

 

di Caterina Sorbara

 

 

Stamattina abbiamo fatto una passeggiata nel centro storico di Gioia Tauro, denominato
“Piano delle Fosse”, un luogo a dir poco incantevole, testimone e custode della

nobile storia della città. Di quello che fu l’antico borgo, oggi rimane in parte
il suo aspetto originario con due vie principali longitudinali rispetto al pianoro,
alcuni vicoli di servizio ed almeno quattro torri del circuito medievale, assieme
ad alcune aperture e postierle ancora visibili.
Possiamo ammirare in tutta la sua nobile bellezza Palazzo Baldari, che risale al
1700. Realizzato con pietre a vista, è formato da due livelli. Fu utilizzato come
gendarmeria dai Borboni e forse ospitò anche Giuseppe Garibaldi. Dal terrazzo del
palazzo, lo sguardo si perde nel mare, infinita distesa d’azzurro, il panorama che
si gode da lassù è alquanto suggestivo, soprattutto al tramonto. Oggi Palazzo Baldari
ospita la Biblioteca comunale e grazie all’Amministrazione guidata dall’avv. Renato
Bellofiore, ospita anche il museo Metauros, ricco di reperti che provengono da una
necropoli alto arcaica (VII secolo a. C.) individuata in località Pietra, presso
l’attuale marina di Gioia Tauro. Da visitare anche la Chiesetta di Sant’Antonio.
Passeggiare all’interno del borgo vuol dire calarsi in un’atmosfera di sogno, fatta
di principi e principesse, di fate e di elfi, di poeti e narratori. Sembra di sentire
il poeta taurianovese Emilio Argiroffi recitare la sua opera: “Le pescatrici del
Piano delle Fosse”, scritta in onore delle donne del borgo rapite dai pirati. Chissà
se qualcuna di loro è stata capace di entrare nellle grazioe di qualche sultano?
Chissà se prima di morire hanno sognato il loro borgo?
A farci da Cicerone per le vie del borgo c’è il Presidente dell’Associazione culturale
centro storico Piano delle Fosse Alfonso Italiano, al quale abbiamo chiesto lumi
su questa associazione.
Il Presidente ci spiega che l’Associazione era nata nel 1999 e dopo un periodo di
fermo è rinata nel mese di febbraio dell’anno 2012, con lo scopo di valorizzare
la storia, la cultura, le antiche tradizioni e, non ultimo l’aspetto estetico del
Borgo.
Il Presidente Italiano ci spiega che con l’aiuto di un valido direttivo, in passato
hanno già organizzato degli eventi importanti come un concerto dei Mattanza, delle
serate di teatro con la compagnia gioiese “Giangurgolo”, del cabaret e un mercatino
artigianale.
Adesso di concerto, con l’Amministrazione comunale si faranno dei lavori per riscoprire
i cunicoli sotterranei, dove si pensa che in una di quelle “stanze” ci sia la statua
di una Madonna. Si vuole inoltre, riportare al vecchio splendore tutte le stradelle
e valorizzarlo sotto tutti gli aspetti.
L’Amministrazione Comunale, affinché l’associazione abbia una sede propria, le ha
concesso un locale.
Alla fine della mattinata abbiamo ascoltato anche l’avv. Bellofiore, che ha puntualizzato
che la rinascita culturale può essere un volano per la città, un punto di partenza
per un futuro migliore, per questo continuerà ad impegnarsi, anche di concerto
con l’Associazione, affinché il Piano delle Fosse rinasca a nuova vita, portando
linfa nuova alla città.