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TAURIANOVA (RC), GIOVEDì 02 MAGGIO 2024

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Gioia Tauro, in Piazza Duomo il “Presepe della Fratellanza”

Gioia Tauro, in Piazza Duomo il “Presepe della Fratellanza”

Si è conclusa oggi l’iniziativa che ha avuto il suo esordio martedì 17 dicembre e che ha visto come protagonisti gli alunni delle classi 2 A e 2 B della Scuola Primaria Paolo VI

di MARIA TERESA BAGALA’

Gioia Tauro, in Piazza Duomo il “Presepe della Fratellanza”

Si è conclusa oggi l’iniziativa che ha avuto il suo esordio martedì 17 dicembre e che ha visto come protagonisti gli alunni delle classi 2 A e 2 B della Scuola Primaria Paolo VI

 

di Maria Teresa Bagalà

 

 

Si è concluso oggi in Piazza Duomo a Gioia Tauro, con una grande zeppolata alla quale ha partecipato anche la Protezione Civile cittadina “le Aquile”, la prima edizione del “Presepe della Fratellanza”. Un’iniziativa che ha avuto il suo esordio martedì 17 dicembre e che ha visto come protagonisti gli alunni delle classi 2 A e 2 B della Scuola Primaria Paolo VI. La manifestazione, ideata dalle insegnanti dell’istituto Libertino Lorenza, Piromalli Domenica, Inzitari Carmela, Raco Rosanna, Caruso Giuseppina e Spadaro Lucia, è nata dalla consapevolezza che ormai le nostre scuole sono frequentate da bambini non solo italiani, ma di diverse nazionalità; oltre a quelli di etnia Rom che ormai vivono stabilmente in città.
Ecco perché si è voluto fare questo presepe proprio in una piazza, che si sa per antonomasia è il luogo dell’incontro, dello scambio reciproco. E questo è stato proprio il messaggio che si è voluto trasmettere; un messaggio di pace, fratellanza, integrazione.
Entusiaste le docenti pioniere dell’iniziativa, le quali hanno già annunciato che quella di quest’anno è stata solo la prima edizione del loro progetto. Un disegno che hanno intenzione di portare avanti e far crescere negli anni.
Un’ idea che ha visto la massima partecipazione delle famiglie, le quali hanno contribuito in tutti i modi alla realizzazione della manifestazione. Alcune di loro si sono fatte carico anche dei costumi dei bambini che non avevano la possibilità di averne uno; purché tutti gli alunni partecipassero al presepe vivente, anche quelli di diverse religioni. E’ così è stato! Emozionante vedere degli alunni così piccoli che nelle capanne realizzate per l’occasione si sono impegnati ad impersonare i pastori che adorarono Gesù duemila anni fa. Essi si sono cimentati negli antichi mestieri dell’epoca. Immancabili dunque il fornaio, le ricamatrici, le lavandaie, il calzolaio, l’osteria, il pastorello che si scaldava con il fuoco … e poi la capanna della natività, con tanto di angioletti e re magi che hanno portato in dono l’oro, l’incenso e la mirra al bambino appena nato (anche questo impersonato da un bimbo vero).
Importante è stato anche il contributo dei commercianti della zona, che nei giorni della manifestazione sono stati vicini alla scolaresca inviando loro roba da mangiare ed altro.
Anche la chiesa del Duomo ha partecipato trasmettendo musiche religiose che hanno permesso di sentire ancora di più l’atmosfera del Natale.
Insomma una bella manifestazione che ha dimostrato come l’interculturalità sia ormai una realtà nelle nostre scuole, una realtà che bisogna valorizzare e tenere nella giusta considerazione per cercare di sviluppare nelle nuove generazioni il senso della fratellanza e dell’uguaglianza tra i popoli.