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TAURIANOVA (RC), DOMENICA 16 GIUGNO 2024

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Gioia Tauro, il sindaco Alessio a muso duro risponde alla candidata a sindaco Scarcella, “anziché illustrare i suoi programmi attacca il sindaco uscente” In questo vedo povertà intellettuale intrisa di odio e veleno, che mai dovrebbe accompagnare il sogno di indossare la fascia tricolore assegnata soltanto dalla volontà popolare

Gioia Tauro, il sindaco Alessio a muso duro risponde alla candidata a sindaco Scarcella, “anziché illustrare i suoi programmi attacca il sindaco uscente” In questo vedo povertà intellettuale intrisa di odio e veleno, che mai dovrebbe accompagnare il sogno di indossare la fascia tricolore assegnata soltanto dalla volontà popolare

Francamente non sapevo di essere diventato il quinto candidato a sindaco di Gioia Tauro. Ed è alquanto singolare che una candidata a Sindaco (la Scarcella), che già prima ancora del voto, in un manifesto elettorale, si intitola già Sindaco di Gioia Tauro, anziché illustrare alla Città i suoi programmi e gli strumenti per realizzarli, non trova di meglio da fare che attaccare il sindaco uscente, tra l’altro non candidato per ragioni personali, come aveva già pubblicamente annunciato, sin dal mese di marzo 2023.
Apprendo invece – dal ripetitivo e banale comizio di apertura – di essere diventato, per qualcuno, un vero e proprio incubo.
In questo vedo povertà intellettuale intrisa di odio e veleno, che mai dovrebbe accompagnare il sogno di indossare la fascia tricolore assegnata soltanto dalla volontà popolare.
Questa candidata, per diventare sindaco ha chiesto man forte a due baldi giovani “cavalieri”, mai visti prima a Gioia Tauro e mai sentiti nominare per aver difeso una giusta causa del territorio della Piana. Quando finirà questa campagna elettorale assieme a quella delle europee, i giovani leoni senza macchia e senza paura di Reggio Calabria e di Rosarno, come è ben noto, ritorneranno nuovamente da dove sono venuti, per occuparsi dei loro affari. La posta in gioco è alta: oggi si punta a conquistare la Città, trampolino di lancio, per mettere le mani sul Porto di Gioia Tauro. Si, proprio loro che mai si sono occupati dei lavoratori del Porto, che mai hanno fatto un passo per il loro lavoro e che oggi, per fare accalappiare qualche voto alla loro protetta, giocano sulla disperazione delle famiglie, facendo promesse, millantando crediti politici e protezioni.
Le dichiarazioni fatte durante l’apertura della campagna comunale da parte della candidata Simona Scarcella sono uno squallido tentativo di infangare il buon operato di questa Amministrazione, che ha lavorato – e lavorerà fino all’ultimo giorno del suo mandato – in condizioni difficilissime e complesse, e, nonostante tutto, (dissesto di bilancio, due anni di Covid-19, Pianta organica sottodimensionata, mancanza di figure apicali, mancanza di liquidità, ecc.), è riuscita a portare a termine la sindacatura lasciando in eredità un programma corposo di opere pubbliche di € 73.693.282,32 , che la Città nella sua storia non ha mai avuto e che cambieranno completamente il volto della città.
La candidata, ne prendiamo atto, ha scelto di attaccare questa Amministrazione uscente anziché raccontare il suo programma elettorale. Mi chiedo, tutti ci chiediamo, dunque ed a questo punto, se ne abbia uno ..
O ha pensato veramente, che di fronte al fango gettato dal palco, nessuno le avrebbe risposto?
In merito alle sue accuse, io e l’amministrazione replichiamo con assoluta tranquillità: la candidata Scarcella parla di cose che non sa o fa finta di non sapere. Ha fatto con riferimento alle questioni inerenti il termovalorizzatore e le relative royalties, dicendo che queste sarebbero ferme alle originarie previsioni di 20 anni fa. La informiamo, invece, che proprio questa amministrazione, con dura determinazione, è riuscita a fare aumentare a € 720.000 il precedente importo di € 500.000. Ma non solo: già abbiamo preso accordi con l’Arrical, così nel nuovo bando di gara per l’individuazione del nuovo gestore dell’impianto saranno inserite anche la royalties da riconoscersi al Comune di Gioia Tauro. Viene da chiedersi se la candidata conosce tutto questo o se si candida senza conoscere un tema fondamentale per la città.
Evidentemente era troppo impegnata ad attaccarci per spiegare invece quali siano le sue idee sul termovalorizzatore e soprattutto per pronunciarsi sul raddoppio previsto dal governo regionale, nonostante l’opposizione netta di tutto il consiglio comunale. O forse ha paura di fare un torto al suo amico Cannizzaro o al suo partito? Su questa questione si schieri pro o contro. La città merita di saperlo.
Ancora: la Scarcella parla di una città distrutta, tornata indietro di trent’anni, come se fosse una “verginella”, come se non avesse avuto a che fare, in questi ultimi 25 anni, con il Comune di Gioia Tauro, anche quando ha indossato abiti e ruoli non suoi o che non le appartenevano.
E invece dovrebbe spiegare e rendere conto di parecchie cose.
La stessa ha raccontato alle non numerose persone (nonostante le truppe cammellate venute da fuori Gioia Tauro) che assistevano alla performance di Cannizzaro, che l’amministrazione non avrebbe preso finanziamenti per le scuole. Ha naturalmente tralasciato di precisare che i finanziamenti relativi alle scuole Eugenio Montale e Stella Maris (€ 2,5 milioni) sono stati persi dall’ente, a causa di un errore compiuto per il caricamento di dati sbagliati sulla piattaforma informatica, nel settembre 2019 (appena tre mesi dopo l’insediamento dell’amministrazione), dal RUP e dal Responsabile del settore ufficio tecnico, (quest’ultimo è suo marito). Difficile credere che non lo sapesse. Questa Amministrazione, nonostante tutto, ha ottenuto invece finanziamenti fondamentali, come quello per la realizzazione del primo asilo nido pubblico (€ 1.210.000), per la riqualificazione e messa in sicurezza delle palestre delle scuole Montale (€ 506.000) e Stella Maris (€ 506.000). Proprio riguardo la Stella Maris, è bene dire che la palestra, il 23 maggio prossimo, sarà intitolata a Celestino Fava, vittima di mafia. Ci siamo impegnati per non perdere somme disponibili sin dal 2015 (Patti per il Sud) e somme mai utilizzate per incapacità di chi dirigeva l’ufficio tecnico, per la messa in sicurezza dell’Eugenio Montale (€ 1.000.000), il rifacimento di tratti fognari (€ 3.000.000), i Pozzi Gillè (€ 500.000). Per non parlare di Agenda Urbana, progetti incomprensibili per i passati dirigenti dell’Ufficio tecnico comunale, quali la ristrutturazione e riqualificazione degli edifici scolastici comunali (€ 2.000.000), realizzazione alloggi sociali ed abitativi (€ 1.200.000), realizzazione laboratori creativi (€ 3.653.633). Abbiamo ottenuto diversi finanziamenti, quali “L’Aspromonte in Città” con il Parco dei Cardi (€ 6.413.000), o quello della” Città tra due fiumi” (€ 4.920.00), o “Percorsi verdi in città” (€ 4.350.000). Per non dimenticare che da anni prima del mio insediamento l’Autorità Portuale riportava puntualmente e annualmente in bilancio la somma di € 500.000 per la sistemazione delle strade adiacenti l’ingresso della sede della stessa Autorità Portuale, che nessun dirigente dell’ufficio tecnico ha mai saputo utilizzare, né tantomeno la candidata, che lavora tutt’oggi all’Autorità Portuale, che così tanto dice di amare la sua Città, ha mai sollecitato i dirigenti dell’ufficio tecnico comunale, suo marito compreso, ad utilizzare quelle importanti e necessarie risorse economiche messe a disposizione della Città. Quella strada, alla fine, l’abbiamo fatta noi! E l’abbiamo fatta quando siamo venuti a conoscenza della disponibilità di quelle somme.
Perché la candidata Scarcella omette volontariamente di spiegare alla città che, per esempio, i ritardi sulla raccolta differenziata sono stati anche dovuti a gare fatte male o non sapute fare (che sono quindi andate deserte per anni) e indette proprio dal responsabile dell’ufficio tecnico dell’epoca? Non lo sapeva? Difficile crederlo. La stessa poi omette anche di dire che suo marito è stato per anni anche il responsabile dell’ufficio ambiente e della raccolta della nettezza urbana. Comunque, anche su questo fronte, grazie ai fondi PNRR, l’amministrazione ha ottenuto finanziamenti pari a più di 900.000 mila euro, da impegnare per il potenziamento della raccolta differenziata e la sua digitalizzazione. Si tratta di investimenti già aggiudicati. Il Comune ha acquistato i mezzi per la raccolta dei rifiuti, che l’Ufficio diretto dal marito non era riuscito ad acquistare. Abbiamo realizzato l’isola ecologica in località Pontevecchio su immobili confiscati ai mafiosi e ben lontani dal quartiere “Fiume”, dove altri volevano collocarla con il placet degli allora responsabili degli uffici tecnici e finanziari. Sulla toponomastica, poi, la Scarcella dovrebbe chiedere conto a chi è stato responsabile dell’urbanistica in questi ultimi 20 anni, quindi sempre a suo marito. Le vie senza nome sono state da noi denominate per il tramite il lavoro della commissione toponomastica. Abbiamo già in deposito la segnaletica acquistata e stiamo completando la gara per il posizionamento della stessa nelle diverse vie della città.
Dal palco ci ha detto che, pur essendo una esperta di porti, non ci parlerà del porto. Il solo fatto che una persona lavora presso l’Autorità portuale non significa che automaticamente sia un esperto di porti. Quindi la invitiamo a dirci da dove deriva la sua elevata esperienza in materia, qual’è la sua ricetta sul porto di Gioia Tauro e cosa ne pensa della richiesta avanzata da più parti di applicare l’art. 17 della legge 84/90 sulla disciplina della fornitura del lavoro portuale temporaneo?
La gentile candidata a Sindaco ha ironizzato, pensando di raccontare favole populiste, affermando che avremmo utilizzato i fondi PNRR per la realizzazione del Parco dei Cardi anziché per le strade, marciapiedi o le fogne. Dovrebbe sapere la stessa che i fondi PNRR sono vincolati a fini specifici relativi alla transizione ecologica e la riqualificazione di aree abbandonate. La Scarcella, dunque, o è in mala fede o ha evidentemente bisogno di informarsi meglio. Tuttavia riguardo alle strade e alle fogne, può interrogarsi sulle iniziative intraprese dallo stesso responsabile del settore tecnico negli anni addietro e darcene conto. Sui ferri emergenti sul muretto del lungomare, dovrebbe interrogarsi piuttosto su chi ha eseguito quei lavori e chi ha certificato che gli stessi furono fatti a regola d’arte e nel rispetto del progetto approvato. E tutti sappiamo chi sia stato.
Sull’ospedale di Gioia Tauro, apprendiamo che il Direttore Generale dell’Asp, dott.ssa Lucia Di Furia, assieme al comitato di rappresentanza della Conferenza dei sindaci, sono stati entrambi sostituiti dall’On.le Cannizzaro, che, quindi, sta facendo tutto lui.
Infine stendiamo, anche, un velo pietoso sulle promesse elettorali, perché riteniamo che, quelle della candidata Scarcella, siano semplicemente chiacchiere da bar.
Speravo in una campagna elettorale serena, per ritrovare una transizione alla normalità che la mia Amministrazione ha pervicacemente ricercato approvando tutti i bilanci che le amministrazioni ordinarie e straordinarie non avevano approvato sin dal 2016 (8 bilanci previsionali triennali e 7 rendiconti di gestione e ci apprestiamo ad approvare l’ottavo rendiconto di gestione quello del 2023) e con le difficoltà di uno stratosferico dissesto, non ancora definito dalla Terna straordinaria di liquidazione, dopo ben sette anni di lavoro. Il nostro impegno era dovuto e lo abbiamo svolto con dignità ed onore. E’ sempre stato il mio stile, consapevole di avere onorato il mandato elettorale.