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TAURIANOVA (RC), LUNEDì 06 MAGGIO 2024

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Gestione tributi, Idal Coop risponde a sindaco Gioia Si discute sul riconoscimento dei crediti dopo oltre dieci anni di lavoro

Gestione tributi, Idal Coop risponde a sindaco Gioia Si discute sul riconoscimento dei crediti dopo oltre dieci anni di lavoro
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Riceviamo e pubblichiamo

La vita amministrativa del comune di Gioia Tauro attraversa un momento di crisi che non tocca a noi giudicare. Dispiace che il sindaco e l’assessore al bilancio, nella foga polemica contro l’opposizione guidata da Aldo Alessio, utilizzino a sproposito la vicenda della cooperativa Idal, alla quale dal tribunale, con sentenza passata in giudicato, sono stati riconosciuti circa 227.000,00 Euro oltre interessi ed Iva come importo parziale sul dovuto dall’incarico ad oggi. Sembrerebbe quasi una colpa aver ottenuto parziale riconoscimento dei propri crediti dopo oltre dieci anni dal lavoro svolto.

Per evitare strumentalizzazioni è giusto chiarire di cosa si parla. Nel 1998 l’amministrazione guidata da Aldo Alessio ha fatto un bando per l’affidamento della creazione di una banca dati ai fini della formazione dei ruoli per la riscossione dei tributi comunali ICI, TARSU, ICIAP, TOSAP. Vince la gara la cooperativa IDAL.

La cooperativa, nei termini previsti dal contratto, ha fornito la banca dati su supporto informatico e cartaceo con bonifica di tutte le banche dati relative alle proprietà immobiliari e con il fascicolo di ogni contribuente con dimostrazione della posizione di ognuno in riferimento a tutti i tributi dell’ente. Oltre a questo il comune veniva messo nelle condizioni di conoscere, oltre la proprietà effettiva degli immobili e dei terreni, anche il numero degli affittuari, il numero degli anziani soli, il numero delle famiglie con persone disabili, con minori, al fine di poter quantificare il peso sulle entrate di eventuali politiche sociali di abbattimento dei tributi a favore delle fasce deboli.

Essendo il comune nell’impossibilità con i propri uffici di predisporre le cartelle, evadere eventuali reclami sugli accertamenti effettuati, la cooperativa ha assicurato la redazione, stampa e imbustamento delle cartelle, notificate dopo la vidimazione dell’ufficio tributi. Su oltre 35.000 cartelle notificate sono state pochissime le richieste di verifica dell’accertamento e di ricorso alla commissione tributaria, quale riconoscimento della serietà e professionalità del lavoro di accertamento svolto.

La cooperativa ha risposto a tutti i reclami, procedendo a una nuova misurazione degli edifici, con soddisfazione del contribuente, e ha dato la propria assistenza tecnico-giuridica per predisporre la difesa del comune in commissione tributaria, dove sono stati vinti tutti i ricorsi in cui il comune si è costituito.
Per memoria di tutti voglio ricordare la vittoria avverso il ricorso presentato da MCT con conseguente iscrizione a ruolo annuale.

Dall’amministrazione succeduta a quella di Aldo Alessio, di opposta tendenza politica, vista la correttezza e la professionalità dell’operato della Idal nei confronti sia dei contribuenti che dell’Ente, la cooperativa ha avuto l’incarico dell’aggiornamento della banca dati, aggiornamento continuato con i commissari straordinari, e della gestione del condono, scelta fatta dall’Amministrazione Comunale. Questo dovrebbe fare giustizia una volta per tutte della vulgata che identificava l’Idal come la cooperativa di Aldo Alessio.

Per l’incarico avuto dall’amministrazione Alessio l’offerta della cooperativa prevedeva un aggio solo sui maggiori incassi, rispetto ai ruoli esistenti, con un anticipo sui maggiori tributi definitivamente accertati e con saldo sull’effettivamente pagato dal contribuente, fermo rimanendo l’impegno del comune ad operare tutte le iniziative previste dalla legge per incassare il dovuto.

Se il contribuente non pagava e il comune aveva espletato tute le iniziative coattive per recuperare il tributo, l’anticipo dato veniva conguagliato con quanto dovuto sull’effettivamente incassato. La cooperativa ha anticipato tutto l’ingente capitale necessario per l’espletamento dell’incarico in macchinari, programmi informatici, sedi operative, cancelleria, personale (all’inizio hanno lavorato per la misurazione delle case circa 80 persone di cui almeno 60 sul campo, tutti geometri o periti agrari ), essendo coscienti che non si sarebbe visto un soldo prima di due anni.

Il comune ha incassato direttamente ingenti risorse aggiuntive rispetto al passato non avendo convenzioni con enti di riscossione. Correttezza amministrativa vorrebbe che l’aggio a noi dovuto venisse messo da parte e non considerato a disposizione del comune per le proprie spese. E’ successo l’inverso, costringendoci, dopo anni di inutili tentativi di avere il dovuto, anche proponendo dilazioni, transazioni, di ricorrere all’autorità giudiziaria, anche perché le anticipazioni effettuate sporadicamente e su nostre continue sollecitazioni fino al 2005 non sono state sufficienti a saldare i debiti maturati sia per investimenti effettuati dai dirigenti della Idal, sia per i debiti di lavoro contratti con i lavoratori per espletare il lavoro affidatoci. La somma riconosciuta in sentenza copre parzialmente questi debiti.

La nostra correttezza verso l’Ente, che c’è sempre stata indipendentemente da chi lo ha guidato, e non da meno la necessità di bloccare cause di lavoro in itinere, ci ha portati a proporre agli attuali amministratori una transazione che prevedeva da parte nostra la rinuncia agli interessi maturati sull’importo in sentenza, da parte vostra il pagamento immediato e diretto delle Cessioni di Credito da noi sottoscritte con i nostri debitori, puntualizzando che sono tutti debiti da lavoro e prioritari, permettendoci di conseguenza di bloccare cause di lavoro in corso.

Quindi, Lei, signor Sindaco, deve criticare chi ha speso quei soldi che non erano suoi, ma frutto del lavoro di persone che hanno lavorato per il comune, sulla base di una grande iniziativa amministrativa che ha portato grande giovamento al comune e ai cittadini, grandi problemi alla Idal ed alla S.I.T. Service socio e direttore tecnico dei lavori.
Oggi si ritrova Lei ad ottemperare a una sentenza del giudice che ripara parzialmente a questi danni.

Il presidente di IDAL Coop,
Bruno Morgante